Moto2 | GP Francia 2025, il weekend di Barry Baltus: da scudiero senza appello a rivelazione

Autore: Alyoska Costantino
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Pubblicato il 13 Maggio 2025 - 17:00
Tempo di lettura: 8 minuti
Moto2 | GP Francia 2025, il weekend di Barry Baltus: da scudiero senza appello a rivelazione
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La crescita del belga, passato quest’anno in Fantic Racing, è proseguita a Le Mans con lo splendido secondo posto in Moto2.


Questo nuovo articolo della rubrica “Il weekend di” dedicata al Motomondiale si focalizzerà sulla classe di mezzo Moto2 e, più di preciso, su ciò che è stato capace di fare Barry Baltus al GP Francia 2025. Il belga classe 2004 ha conquistato un altro risultato di rilievo, aggiudicandosi il secondo posto (il secondo consecutivo) a Le Mans e replicando il proprio miglior piazzamento in carriera.

Finora quella di Baltus è stata una carriera, nel Motomondiale, dalla lettura piuttosto difficile e, per molti, poco meritevole di un attento esame. Il pilota di Namur ha cominciato a correre nel Circus in Moto3 insieme al team Prüstel GP nel 2020, per poi compiere un immediato salto verso la Moto2, seppur con la ben poco competitiva NTS.

La sua lunga collaborazione insieme al team RW Racing, durata ben quattro anni, non ha permesso ai più di valutare attentamente il valore del #7 (numero scelto in onore di Barry Sheene, di cui suo padre è stato grande tifoso a tal punto da battezzarlo col suo nome) vista la scarsa competitività della squadra. In generale Baltus è stato quindi costretto a navigare in posizioni poco meritevoli, puntando al massimo a delle top ten (tanto che il suo miglior risultato in campionato finora è il 17° posto del 2023).

Il primo segnale davvero incoraggiante è arrivato in occasione del Gran Premio del Qatar 2024, la prima gara dell’era Pirelli per la classe Moto2. Un GP, quello a Lusail, contraddistinto dal risparmio degli pneumatici in quell’occasione, per via della scarsità di dati di Pirelli con la propria gamma SC.

Ciò ha permesso a Baltus, in una corsa dai valori in campo completamente stravolti, di conquistare un insperato secondo posto a pochi decimi dal vincitore Alonso López, un risultato che Barry ha dedicato alla madre allora malata. Purtroppo, quello si è rivelato uno dei pochissimi momenti felici del suo 2024, dato che, poco tempo dopo, sua madre sarebbe deceduta provocando un forte contraccolpo psicologico al pilota.

Nonostante questo ed una stagione 2024 piuttosto scarna di risultati, la squadra Fantic Racing condotta da Stefano Bedon e gestita da Roberto Locatelli ha deciso di offrire un contratto a Baltus per l’annata 2025. Un’offerta per un solo anno, per poter essere lo scudiero di Arón Canet nella corsa al titolo dello spagnolo, al posto del deludente Xavi Cardelús.

Il team italiano, infatti, è diventato noto per la sua scelta di avere una formazione ad una singola punta, ma la previsione che Baltus potesse essere un mero comprimario di Canet si è rivelata ben presto errata. La stagione del belga è cominciata con un buon sesto posto in Thailandia e, dopo due corse opache nel continente americano, Barry ha replicato il risultato in Qatar (gara in cui ha realizzato anche il giro più veloce).

Dall’arrivo in Europa il #7 ha alzato prepotentemente il tiro, conquistando il secondo posto a sorpresa a Jerez de la Frontera, proprio sulla pista di casa del compagno Canet che, contro ogni aspettativa, si è rivelato più lento del belga.

Che sia stato un caso? Scopriamolo analizzando il weekend in Francia di Baltus.

Venerdì

Il weekend della squadra sponsorizzata Lino Sonego è cominciato in maniera buona, ma non eccezionale. A fronte della superiorità mostrata da Manuel González sin dalla prima sessione, in cui è stato l’unico a scendere sotto il muro dell’1:35, Barry Baltus ha concluso al quinto posto la FP1, seppur con un distacco di mezzo secondo dal leader. Non è andata granché meglio al compagno Canet, nono a 0″7 di ritardo.

Il belga, tuttavia, si è subito posto tra i favoriti per il passaggio diretto in Q2 nella Practice del venerdì pomeriggio, ma questa sensazione non ha trovato conferma nei risultati della prequalifica. Baltus ha concluso la PR al 15° posto e a 0″017 dall’ingresso diretto in Q2, complici le numerose bandiere gialle avute sul finire della sessione ma anche il lavoro del box Fantic, forse troppo incentrato sulla ricerca del passo gara.

Sabato

Dopo una FP2 conclusa con un altro quinto posto, Baltus si è approcciato alla Q1 coi galloni di favorito per il passaggio alla sessione decisiva nella lotta alla pole position. Il pronostico, stavolta, è stato rispettato: il miglioramento di ben cinque decimi sul giro secco visto già al mattino è stato confermato nei primi quindici minuti di qualifica, con Barry capace così di scendere, per la prima volta nel corso del weekend, sotto il muro dell’1:35.

L’omonimo di Sheene è quindi passato alla Q2 col miglior crono ed il tempo in più passato in pista si è rivelato prezioso, alla fine dei conti. Baltus è riuscito persino a strappare il secondo posto in griglia con un 1:34.642, seppur ad oltre tre decimi dal mostruoso 1:34.315 realizzato dal solito González.

Queste le sue parole al termine delle qualifiche: Siamo davvero felici oggi. Ieri abbiamo perso l’ultimo giro a causa di una bandiera gialla e non siamo riusciti ad accedere direttamente al Q2. Alla fine questo si è rivelato un piccolo vantaggio perché abbiamo avuto un tentativo in più. È una pista dove ci siamo sentiti veloci fin da sabato mattina. Questa mattina il passo gara era buono, quindi partire dalla prima fila è importante. Cercheremo di gestire la gara nel miglior modo possibile. Qui, per me, è come un GP di casa, quindi è ancora più speciale.

Domenica

Storicamente parlando Le Mans è un tracciato capace di nascondere insidie ad ogni curva ed in cui cadere è un rischio quasi ad ogni frenata, Perciò, avere pista libera per poter guidare al meglio senza finire invischiati in duelli corpo a corpo risulta cruciale.

Purtroppo per Baltus, la gara è iniziata completamente all’opposto: una brutta partenza l’ha relegato intorno al settimo posto in approccio alla Dunlop Chicane, per poi chiudere il primo giro in quinta posizione. Ciò ha dato un grosso assist a González che, dopo aver lasciato sfogare Diogo Moreira per tre giri, ha ripreso la testa alla Chemin aux Bœufs nel corso del quarto passaggio.

Baltus ci ha messo solo due o tre giri in più per superare il brasiliano (tra l’altro con una bella manovra millimetrica in uscita dalla prima chicane), ma essi sono stati sufficienti a “ManuGas” per prendere i decimi di vantaggio necessari per difendersi. Il #7 ha tentato di forzare il ritmo per riprendere la coda della Kalex #18, ma non ha avuto fortuna.

Così Barry Baltus ha concluso il Gran Premio di Francia in seconda posizione, per la seconda volta di fila dopo il GP di Spagna. Si tratta del terzo podio in carriera del belga, ottenuto proprio davanti al compagno di squadra Canet che, limitando i danni in classifica, porta anche la seconda Fantic sul podio (seppur alle spalle del suo teorico scudiero).

Ecco le sue dichiarazioni a fine evento: “Sono davvero felice per la mia gara di oggi. Ottenere due podi consecutivi in questa categoria è molto difficile. Stiamo lavorando molto bene con il team, siamo in un buon momento e dobbiamo continuare così, anche se sappiamo che ci sono ancora aspetti in cui possiamo migliorare. Ho dato tutto per fare il massimo, perché per me questo è come un GP di casa. Sono felice di condividere il podio con il mio compagno di squadra Arón Canet. Grazie a tutti per il supporto.

RISULTATI SESSIONI
FP1 – 5° (1:35.471, +0″555)
PR – 15° (1:35.562, +0″818)
FP2 – 5° (1:35.063, +0″370)
Q1 – 1° (1:34.894, -0″052)
Q2 – 2° (1:34.642, +0″327)
Gara – 2° (+1″811)

Conclusioni

Al termine del weekend di Le Mans, paradossalmente la sensazione che Baltus potrebbe aver principalmente provato è il rammarico per la vittoria sfumata, anziché la gioia per la seconda posizione ottenuta. Oramai il belga sta diventando una conferma della classe monomotore ed il sentore è che le due prove di Jerez e di Le Mans non siano state dei fuochi di paglia.

Anche l’appuntamento con la vittoria non appare lontanissimo: nonostante una concorrenza di tutto rispetto rappresentata da González, Moreira, Celestino Vietti, Jake Dixon, Senna Agius, Deniz Öncü e lo stesso Canet, la possibilità che il #7 tagli vittorioso il traguardo di una gara non sembra così remota.

Parlando del compagno di squadra, non si può non parlare di quello che potrebbe accadere all’interno del box Fantic. La squadra condotta da Locatelli riponeva in Arón le proprie speranze ma, alla luce dei risultati di Baltus, immaginare un attacco a due punte per cercare di fermare González potrebbe non essere impossibile. Tra l’altro, Barry sta anche risalendo prepotentemente nella classifica piloti, essendo ora quarto a -38 punti da Manu, ma a sole quattro lunghezze da Dixon e con 22 punti da recuperare su Canet.

Chissà se questa situazione potrà disturbare oltremodo il #44 fino a portarlo a degli errori. Sulla carta, l’esperienza maturata, il palmares e l’età giocano a favore dello spagnolo, ma sottovalutare questo Baltus per il prosieguo dell’anno potrebbe rivelarsi un grave errore. Ed in fondo, vedere un outsider emergere in maniera così preponderante è curioso, intrigante ed imprevedibile: un bene per lo sport.

Fonti immagini: Facebook / Fantic Racing, fantic.com, Instagram / Barry Baltus

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