Tony Arbolino vince il Gran Premio di Francia a Le Mans. Sul podio del millesimo Gran Premio iridato della storia del Motomondiale, nella classe intermedia, salgono anche Filip Salac e Alonso Lopez. Ritiro per Pedro Acosta.
Tony Arbolino guadagna prestigio a tutto tondo. Il successo odierno non è solo il millesimo della storia della serie, ma è soprattutto quello che, per quanto riguarda il campionato 2023, potrebbe essere più importante in caso di conquista del titolo. Il ritiro di Acosta ha accentuato il balzo in avanti in classifica del milanese, che, se continua così, potrebbe non essere ripreso da nessuno.
Il Moto2 World Championship fa tappa nel bel mezzo della Francia, a Le Mans, per il quinto round stagionale. La variante Bugatti in cui si corre oggi, breve e ricca di insidie, potrebbe far emergere nuovi piloti oppure confermare i valori visti due settimane fa a Jerez.
Le Mans e il Gran Premio di Francia presentano due storie estremamente lunghe. Il tracciato della Loira è stato creato a partire da strade pubbliche nel 1920 e si è evoluto, negli anni, senza perdere la sua identità, anche se ad ora è omologato come circuito semipermanente. Questo perché, nel 1965, La Sarthe è stata affiancata alla variante Bugatti, permanente, utilizzata dalle classi del Motomondiale, che appare invariata, nei suoi 4,185 km, a partire dal 2008. Le 14 curve, 9 a destra e 5 a sinistra, sono intervallate da brevi rettilinei, che non interrompono il layout sinuoso. Le Mans ha ospitato il Gran Premio di Francia, istituito nel 1951, per la prima volta nel 1969.
Sono poche le differenze tra l’entry list di due settimane fa e quella odierna. Senna Agius, dominatore nel campionato europeo Moto2, è ancora in sella alla Kalex di Intact al posto dell’infortunato Binder, mentre, invece, Nozane non è stato sostituito. Visto che Minamimoto deve correre a Sepang in ARRC Supersport, suo campionato principale, il team ha deciso di schierare il solo Gonzalez.
La gara
Lowes scatta bene allo spegnimento dei semafori, ma si ritrova dietro a Lopez e Arbolino al termine della prima staccata. L’italiano attacca lo spagnolo alla prima curva del secondo giro, ma la Boscoscuro #21, con un incrocio di traiettoria, si rimette davanti al gruppo di moto. Contemporaneamente Lowes cade, salutando le possibilità di bissare l’ottimo risultato di Jerez.
Grande incidente alla Virage de la Chapelle. Arenas perde l’anteriore e scivola, venendo colpito da Gonzalez e Canet, immediatamente alle sue spalle. Le tre moto ruzzolano nella via di fuga, perdendo vistosi pezzi. Nonostante i grossi danni, i piloti sono rimasti pressoché incolumi: solo Canet è stato potato al centro medico per accertamenti. La gara prosegue, con Arbolino in grado di superare definitivamente Lopez all’altezza della Chemin aux Boeufs. Vista l’impossibilità da parte dei marshall di recuperare tutte le moto per tempo, la direzione gara espone la bandiera rossa.
La sessione ripartirà con la griglia di partenza originale, ma sarà accorciata a 14 giri dai 22 iniziali, il minimo per renderla valida a punteggio pieno secondo il regolamento. Visto che tutti sono ammessi al restart, i meccanici di Lowes si mettono di impegno per sistemare la moto. Quando l’inglese, però, prova a uscire dalla pit lane, viene fermato da un direttore di gara: il limite di tempo che consente ai piloti di tornare in pista è stato superato di pochi secondi. Il veterano, però, non si perde d’animo e accetta la sfida imposta: dovrà rimontare dall’ultima posizione.
Arbolino si invola verso il successo già allo spegnimento dei semafori. L’italiano brucia in pochi metri Lopez, che verrà superato anche da Acosta e Salac nel corso delle prime fasi di gara. Al quinto giro avviene un fatto che potrebbe essere cruciale per le sorti del mondiale. Il giovane pilota della KTM #37 scivola alla Virage du Musée mentre cerca di recuperare sul leader. Anche Skinner cade durante lo stesso passaggio, seguito due tornate dopo da Escrig.
Nonostante un iniziale rallentamento, che gli fa perdere tutto il distacco guadagnato nella prima metà della corsa, Arbolino non viene mai attaccato da nessuno. Ciò gli permette di passare sotto la bandiera a scacchi da vincitore. Filip Salac e Alonso Lopez lo seguono sul podio. Vietti, Dixon, Chantra, Baltus, Aldeguer (che ha dovuto scontare un LLP nel finale per taglio), Ogura, Garcia, Tulovic, Roberts, Alcoba, Foggia e Lowes chiudono la zona punti.
Tony Arbolino ha reso il millesimo GP della storia del Motomondiale il suo quinto successo personale nella classe intermedia. Oltretutto, il milanese ha ottenuto la seconda vittoria stagionale in 5 gare, in cui il peggior risultato è stato il quarto posto di Jerez.
I risultati odierni
I risultati del Gran Premio di Francia di Moto2
La classifica generale
La classifica di Moto2 dopo il Gran Premio di Francia
Tony Arbolino sfrutta la vittoria per guidare in solitaria la classifica piloti, grazie ai suoi 99 punti. Il ritiro fa rimanere Acosta fermo a 74. Restano distanti Lopez e Salac, rispettivamente a quota 61 e 60. La costruttori ha già il nome Kalex scritto sul trofeo. Il telaista tedesco, dominatore dell’intera stagione, ha già 60 punti di vantaggio su Boscoscuro, diretto (e per il momento unico) inseguitore. Passando alla team, il doppio zero di Ajo aiuta Marc VDS (P1 Arbolino e P15 Lowes) a involarsi verso la conquista del titolo: i belgi hanno conquistato, finora, 143 punti, 42 in più dei finlandesi.
I prossimi appuntamenti
Il programma di Jerez è quasi terminato. La gara della MotoGP, con partenza prevista alle ore 14.00, chiuderà le danze del Gran Premio di Spagna.
Il Motomondiale torna in pista al Mugello: nel weekend dell’11 Giugno, oltre alla Moto2, si terranno anche le gare di MotoGP, Moto3, MotoE e Red Bull MotoGP Rookies Cup.
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