Brad Binder quest’oggi aveva due soli obiettivi plausibili per mantenere le sue speranze iridate in Moto2, ovvero mettersi alle spalle il disastro del Giappone e andare a vincere il Gran Premio d’Australia. Entrambi sono stati raggiunti e Binder ha conquistato così la sua terza vittoria dell’anno, eguagliando il numero di successi del 2018 ma soprattutto riavvicinandosi drasticamente alla testa del campionato. La giornata perfetta del team KTM Ajo, che ha fatto doppietta con Jorge Martín, fa il paio con la gara disastrosa di Álex Márquez, ottavo al traguardo e a lunghi tratti sulla difensiva per cercare di non perdere posizioni.
Nonostante la gara tutt’altro che da ricordare, il Márquez più giovane si è quantomeno tolto la soddisfazione di aver eliminato dalla contesa iridata Luca Marini, verbo non casuale poiché a dare una mano a Márquez in questo ci ha pensato Iker Lecuona. Lo spagnolo non ha festeggiato nel migliore dei modi la sua promozione in MotoGP, essendo stato artefice di uno strike su Marini e Marco Bezzecchi alla quarta curva del primo giro. E’ fuori dalla contesa pure Augusto Fernández, che ha 50 punti di ritardo e anche vincendo entrambe le gare restanti con altrettanti “zeri” del pilota Marc VDS, non riuscirebbe a eguagliare il suo numero di secondi posti (uno solo a dire il vero, in Austria). Il podio è stato invece completato da Thomas Lüthi, ancora più vicino nella generale al leader spagnolo.
LA CRONACA
Il cielo sopra Phillip Island comincia a rannuvolarsi, ma la gara parte con le normali condizioni d’asciutto.
Già il primo giro si rivela piuttosto infernale per la testa del gruppo e in particolare per noi italiani. Allo scatto Binder parte benissimo e scavalca Navarro già in curva 1, andando a comandare dall’inizio alla fine questo GP, mentre alla curva 4 Iker Lecuona arriva troppo lungo alla staccata, cerca di evitare Márquez all’interno ma finisce per colpire lateralmente Bezzecchi e Marini, portando largo anche Di Giannantonio; i due italiani caduti sono indenni (a parte per dei lievi dolori al braccio destro di “Bez”), mentre Lecuona prosegue ma con un long lap penalty assegnato.
Nonostante l’eliminazione di uno dei contendenti, Álex Márquez sembra non ingranare in questi primi giri e al quarto passaggio perde due posizioni nei confronti di Gardner e Manzi, recuperandone però una con la scivolata di Xavi Vierge. Anche Baldassarri poco dopo lo sorpassa e, nonostante una timida reazione sul rettilineo del #73, alla fine la manovra si concretizza.
La gara del gambero di Márquez continua coi sorpassi subiti da Manzi e Nagashima, con poi l’inserimento di Lecuona di prepotenza alla curva 10; Márquez non ci sta nell’immediato a farsi superare dal connazionale, anche a costo di mandarlo largo alla curva 1. Davanti, le KTM letteralmente volano: Binder e Martín sono due martelli sul giro secco e Lüthi, che intanto passa Navarro per il podio, è ridotto a mero spettatore della loro lotta. Dai box, Aki Ajo conferma che non ci sono stati ordini di scuderia per quest’occasione. Intanto Baldassarri, primo degli italiani, è quinto su Gardner.
A otto giri dal termine Binder comincia a dare ancora più gas, fino a che il solo decimo di vantaggio su Martín non si trasforma, in un paio di passaggi, in nove decimi. Gli ultimi giri appaiono una formalità per i primi classificati, essendo tutti piuttosto staccati dagli altri e le posizioni congelate, ma incredibilmente all’ultimo giro spunta qualche goccia di pioggia a sorpresa.
La situazione però non cambia granché nemmeno per Álex Márquez, che dopo aver risorpassato di prepotenza Nagashima, approfitta dell’asfalto umido per seminare lui e Manzi, ottenendo così una sudatissima ottava posizione, dietro a un Lecuona veloce ma sprecone.
La classifica piloti dell’unica categoria ancora in bilico per il Motomondiale recita così: Márquez al comando con 242 punti, contro i 214 dell’elvetico del team Dynavolt (-28 lunghezze) e i 209 di Brad Binder, a -33 dal leader. Anche Navarro è ancora in gioco con 43 punti da recuperare, ma potrebbe diventare più che altro un importante arbitro della contesa iridata.
Qui i risultati del GP d’Australia classe Moto2 e la classifica aggiornata.
Fonte immagine: ajo.fi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.