Moto2 | GP Australia 2023, Gara: Tony Arbolino vince una gara interrotta dalla pioggia

Moto2
Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
22 Ottobre 2023 - 03:40
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L’italiano si esalta nuovamente sul bagnato, ma ottiene solo metà punteggio in questo GP Australia. Canet secondo, Aldeguer terzo.


Alla fine, le previsioni meteo si sono rivelate corrette. La tanta pioggia e il fortissimo vento hanno costretto la direzione gara ed interrompere il GP Australia 2023 classe Moto2 sul più bello, cedendo il trionfo a Tony Arbolino a tavolino con ancora sedici giri da completare dei venticinque previsti.

Essendo stata interrotta prima della metà, la corsa di Phillip Island ha assegnato solo metà del punteggio, ma ciò non cancella la prestazione maiuscola del pilota Marc VDS. Su una pista scivolosissima e resa ancora più ardua da gestire per colpa delle gomme Dunlop da bagnato (bocciate anche stavolta), il pilota di Garbagnate ha mantenuto un ritmo insostenibile, vincendo con 15″ di vantaggio su Arón Canet. Permane però il giallo su un sorpasso avvenuto in regime di bandiere gialle dal lombardo, manovra nemmeno investigata durante la gara.

Podio per due terzi spagnoli dato che, al terzo posto, è giunto Fermín Aldeguer. Dopo la pole conquistata sabato, il #54 sperava probabilmente nella clemenza del meteo per poter, con molta probabilità, a vincere il proprio secondo Gran Premio in carriera, ma nonostante la pioggia il giovante talento del team Speed Up ha mantenuto la calma, conservando la terza piazza e lottando anche con lo stesso Canet, il quale racimola un altro secondo posto.

I colpi di scena non sono mancati sin dall’inizio, con Pedro Acosta caduto nel giro di schieramento come accaduto ad Holgado e Moreira durante la Moto3. Il #37 è partito dal fondo della griglia e, alla fine, è giunto nono. Non si tratta di una perdita cospicua di punti nei confronti di Arbolino (specie considerando il punteggio dimezzato), ma ora sarà più difficile, per il futuro pilota GasGas, chiudere i giochi per il titolo già in Thailandia settimana prossima.

La lista dei ritirati per cadute è lunghissima: Sam Lowes, Sergio García, Alonso López e Filip Salač sono solo alcuni dei protagonisti incappati in una scivolata o, con più frequenza, in un highside.

LA CRONACA

Come accaduto durante la corsa della Moto3, il primo colpo di scena accade nel giro di schieramento e coinvolge Pedro Acosta: dopo aver quasi rischiato la caduta alla 2, il leader del mondiale perde definitivamente il posteriore alla 4 e non riesce a riaccendere la moto. I commissari caricano il mezzo sul carroattrezzi e lo riportano presto ai box, ma “El Tiburón” sarà costretto a partire dal fondo della griglia abbandonando così la sua quarta casella.

Al via López, nonostante una leggera scodata allo stacco frizione, si porta in testa davanti a tutti dopo curva 2, scavalcando un Aldeguer più cauto in queste condizioni. Chi invece pare un siluro sul bagnato è Arbolino, che si porta, nello spazio di tre curve, da ottavo a secondo senza difficoltà.

Il lombardo potrebbe anche puntare al sorpasso su López, ma sempre in uscita dalla Miller Corner è proprio Alonso a finire a terra di posteriore, ostruendo la strada ad Arbolino e costringendolo a passare all’esterno al confine con l’erba. Questo rallenta anche Canet ed Aldeguer, perciò in testa passa Sergio García sulla seconda Kalex Pons. Salač è secondo, mentre Arbolino, nonostante la deviazione, è sesto in lotta col compagno Lowes.

Si conclude così il primo giro col vicecampione Moto3 in testa, mentre Tony, liberatosi di Lowes, sta già cercando il sorpasso su Aldeguer all’esterno della 12. In fondo al rettilineo di curva 1, però, le bandiere gialle sono state esposte per via di un ombrello volato a bordo pista ed Arbolino completa il sorpasso sul poleman proprio alla Doohan. Non contento, l’italiano si libera in tempo zero anche di Jake Dixon alla Southern Loop, salendo al terzo posto.

Anche Salač, nel corso del terzo giro, non può opporre resistenza al ritmo del #14, che si sta già avvicinando a García. Arbolino, però, non fa nemmeno in tempo a riprendere lo spagnolo che questi finisce a terra dopo aver perso il controllo della moto alla 8, venendo imitato pochi secondi dopo, alla stessa curva, da Salač.

Ora Arbolino è solo al comando ed apparentemente imprendibile per chiunque, tanto che persino Dixon, secondo in quel momento, scivola alla Southern Loop ritirandosi a sua volta. Il disastro britannico si completa alla curva 10 poco dopo, col fratello di Alex Lowes che perde il posteriore al tornante MG e compie un vero e proprio testacoda, finendo a terra. Acosta, partito dal fondo, è già tornato in zona punti intanto, anche grazie ai ritiri.

Ad aggiungersi a questi ci sono anche quelli delle due moto di Fantic Racing, con Casadei a terra alla 4 e Vietti pochi giri dopo. Con pista libera Arbolino è in fuga solitaria ed Aldeguer, ora secondo, non può far nulla né per contenere il suo ritmo, né per fermare Canet. Il #40 attacca all’esterno della 4 Fermín, prendendosi il secondo posto.

Dopo nove giri completati, a metà del decimo arriva la decisione della direzione gara, subito dopo la caduta di Vietti Ramus: l’aumento del vento costringe i commissari ad esporre la bandiera rossa e mettere in stallo la gara, sperando in una nuova partenza per completare i due terzi di Gran Premio restanti.

Le speranze diventano presto vane e la direzione gara decide, alla fine, di confermare i risultati: Tony Arbolino vince il GP Australia 2023 e conquista il suo terzo successo stagionale, il secondo sul bagnato dopo quello dell’Argentina. Il lombardo conclude davanti a Canet e ad Aldeguer, ma non avendo disputato metà gara il punteggio finale è dimezzato.

Jeremy Alcoba mette a segno un’impressionante rimonta ed è quarto nella classifica finale con quindici posizioni recuperate, davanti a Joe Roberts e ad Izan Guevara (prima top ten per il campione Moto3, con diciassette posizione recuperate dalla quella originaria di partenza). Settimo Somkiat Chantra, poi Bendsneyder, Acosta e Ramírez. Solo 15° Ai Ogura.

Acosta, che guadagna 3,5 punti, è ora a quota 280,5, con Arbolino ancora staccato di parecchio a -56 ma che è riuscito, con buona probabilità, a rimandare la festa dell’avversario almeno fino a dopo il triple-header asiatico-oceanico. Dixon rimane fermo a 172 punti, con Canet in avvicinamento a diciotto lunghezze.

Di seguito i risultati della corsa Moto2 e la nuova classifica iridata.

Fonte immagine: marcvds.com

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