Il leader del campionato cade sulla spalla infortunata e sarà in penultima fila, Dixon batte Moreira e Canet
È una Moto2 che sembra non avere più padroni, quella che stiamo osservando nel Gran Premio di Aragona. Tutti i principali protagonisti della serie non sono riusciti a brillare in una qualifica dominata dagli outsider e in alcuni casi un fine settimana già difficile si è trasformato addirittura in un potenziale disastro.
Davanti a tutti Jake Dixon, che con un giro spettacolare sotto la bandiera a scacchi ha fissato in 1:51.636 il riferimento della Q2. Pochi secondi prima era stato Diogo Moreira, leader nei primi minuti della sessione, a settare un’asticella che il britannico ha alzato di ulteriori 134 millesimi, seguendo i classici distacchi contenuti della categoria di mezzo. Il brasiliano si è assicurato il secondo posto davanti ad Arón Canet, che sta costantemente cercando di riaffermarsi sui suoi livelli dopo l’infortunio di inizio stagione.
Anche la seconda fila propone nomi che in questo 2024 non si sono messi spesso in mostra o lo hanno fatto in maniera troppo discontinua: best rank di carriera in Moto2 per Deniz Öncü, quarto con un giro in scia al compagno di squadra Celestino Vietti (nono), poi Tony Arbolino e Albert Arenas (che partirà nono per una penalità di tre posizioni).
Qualifica tragica per il capoclassifica iridato Sergio García, già in difficoltà per l’infortunio alla spalla destra sulla quale è malamente ricaduto durante l’ultimo giro lanciato della Q1: ad attenderlo domani, qualora riesca a correre, ci sarà la casella numero 29 dello schieramento, posizione quanto mai penalizzante nella sua situazione.
Non poteva approfittarne più di tanto l’altra punta del team MT Helmets, Ai Ogura, a sua volta alle prese con un problema ad una mano. Il giapponese ha passato il taglio della Q1 ma in Q2 si è fermato solo in 16esima posizione, risultato naturalmente lontano da quello che dovrebbe essere lo standard di un pilota in lizza per il titolo, ma in linea con l’attuale menomazione fisica con cui deve lottare.
Meno scusanti, d’altro canto, per il settimo posto di Alonso López e l’ottavo di Joe Roberts. Dal primo in particolare ci si aspettava una performance più competitiva dopo avere primeggiato nelle prove libere, mentre il secondo dovrà inventarsi una gara di tutt’altro stampo, da terza forza del mondiale, per sfruttare le problematiche dei due fuggitivi in classifica generale e iniziare a ricucire lo strappo. Lontano dalle posizioni di vertice anche Fermín Aldeguer, 11°.
Classifica Q1:
Classifica Q2:
Immagine copertina: Aspar Team
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