Come per Martín in Moto3, anche per il vincitore della Moto2 Pecco Bagnaia è arrivato il secondo successo su tre round finora disputati in questa stagione. Il torinese, sulla pista perfettamente asciutta del COTA, ha riassaggiato il dolce sapore della vittoria dopo il boccone amaro sottoforma di nono posto in Argentina, e soprattutto dopo una battaglia durata fino a tre giri dal termine col favorito Álex Márquez. Il poleman ha guadagnato il miglior risultato della sua stagione, ma contro ogni previsione la sua prima vittoria del 2018 tarda ancora ad arrivare. Il fratello di Marc ha fatto anche i conti con il crollo della gomma a pochi giri dalla fine, che gli ha negato la risposta su Bagnaia e l’ha messo anche a rischio per il secondo posto, con Miguel Oliveira alla fine giunto terzo ma a brevissima distanza.
I due ex-leader del mondiale non se la sono passata molto bene, poiché Pasini è giunto settimo (vittima di una scelta sbagliata della gomma, una Hard che non ha dato gli effetti sperati) e Baldassarri ha chiuso la top ten. Prova sublime anche dell’attuale campione della Moto3 Joan Mir, quarto, davanti a un sorprendente Lecuona e a Brad Binder, al secondo sesto posto consecutivo della stagione.
LA CRONACA
Dalla griglia giungono solo due notizie di rilievo, cioè la partenza dai box di Jules Danilo, vittima dello spegnimento della moto prima del giro di ricognizione, e la scelta degli pneumatici dei big: tutti sulla posteriore media, tranne che il leader della classifica iridata Pasini che rischia l’uso della Hard.
Al via il poleman Márquez mantiene il comando e sono ottimi gli scatti di Bagnaia dalla seconda fila e quello di Vierge dalla terza, che si mette quarto dall’esterno. Più indietro Mir entra in contatto con Marini, si alza e manda largo anche Aegerter, trovandosi nella condizione di dover fare una dura rimonta per tornare davanti. Lowes nel frattempo tiene la quarta posizione ma già al primo giro, alla curva 17, arriva troppo veloce e troppo largo finendo prima sul cordolo e poi sullo sporco, buttando via un’altra potenziale buona gara. Più indietro le KTM ufficiali e Lorenzo Baldassarri.
All’inizio del secondo giro Bagnaia balza in seconda posizione alla staccata della curva 1, con Pasini che non oppone eccessiva resistenza pensando a una strategia sul lungo termine. Davanti il pilota del team Marc VDS è velocissimo e martella sul 2:11 basso, ma già al primo giro con pista libera Bagnaia ritocca il tempo del catalano andando sul 2:11.0. Pecco sgancia il “Paso” e va così alla caccia del leader davanti.
Il torinese continua su un ottimo ritmo mangiando quattro decimi allo spagnolo e rimanendo a sei di distacco. Nel gruppone alle spalle dei primi tre intanto la lotta si fa più intensa: Vierge passa un Pasini che non mantiene il ritmo dei leader, cominciando a fare da tappo ai vari Binder, Lecuona e Baldassarri. Mir risale nel frattempo in 13a posizione; Pasini viene poi scalzato alla curva 12 sia da Schrotter sia da Binder, vittima poi di una perdita di posteriore alla curva 19 che lo fa scendere in 10a piazza.
Schrotter paga poco dopo un brutto high-side in uscita dalla curva 1, rimanendo per qualche secondo dolorante a terra e tenendosi la spalla destra. Nonostante la brutta botta, il pilota è in piedi e la corsa può continuare, con Bagnaia che prosegue nel mangiare decimi su decimi al più giovane dei Márquez trovandosi attaccato ai suoi tubi di scarico a dieci giri dalla fine. Dietro si accende la lotta per il terzo posto con Oliveira in costante avvicinamento a Vierge, che cede al portoghese due giri dopo. Pasini nel frattempo crolla in ottava piazza, la strategia sulla Hard si sta rivelando suicida.
Bagnaia passa al comando a sei giri dal termine: l’italiano tira la staccata alla curva 1 sull’avversario davanti, ma Márquez risponde prontamente nel settore delle esse tenendo il comando; lo scambio non è finito poiché il #42 contrattacca alla 11, difendendosi poi ottimamente sul rettilineo più lungo e tenendo il comando. Márquez prova a rispondere di nuovo alla 12 nel passaggio successivo, ma senza successo, e da qui in poi l’italiano impone un ritmo esagerato da mantenere per lo spagnolo. Dietro, Vierge perde a sua volta ritmo divenendo lui il tappo del gruppo, scivolando a quattro giri dalla fine alla 14 mentre era ottavo.
Mentre il futuro pilota Ducati s’invola verso la vittoria, Márquez comincia a soffrire sulla gomma posteriore, e al terzultimo giro perde addirittura un secondo e mezzo su Oliveira terzo. Sembrano i primi segnali di un serio problema alla Dunlop al posteriore, ma fortunatamente lo spagnolo riesce a riprendere ritmo evitando un affondo del portoghese all’ultimo giro. Bagnaia festeggia in impennata la sua seconda vittoria in campionato e in Moto2, che lo riporta in cima alla graduatoria iridata. Dietro a Mir, Lecuona è bravo a battere in volata Binder sulla moto ufficiale austriaca, mentre Pasini risale di qualche posizione e chiude settimo.
Nella classifica la situazione si evolve a favore dell’ex-rookie del team di Valentino Rossi: Bagnaia sale a quota 57 punti distanziando di 10 punti sia Álex Márquez che il pilota Italtrans Pasini. Classifica ancora serrata con Oliveira a 43 grazie ai due posti sul podio consecutivi, mentre Baldassarri guadagna solo sei punti e si trova ora a 39.
Qui i risultati della gara vinta dal nostro portacolori e la classifica del mondiale.
Fonte immagine: motogp.com
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