Montezemolo a tutto tondo sulla Ferrari e Fiat. E su Alonso…

F1
Tempo di lettura: 2 minuti
di Alessandra Leoni @herroyalblues
16 Ottobre 2014 - 13:40
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Nella puntata di Porta a Porta andata in onda ieri, Luca di Montezemolo, ormai ex-Presidente della Ferrari, ha parlato a tutto tondo della sua lunga carriera in Ferrari, in Fiat e il suo rapporto con gli Agnelli (“Forse un grazie in più me lo sarei aspettato” ha detto con una nota polemica). Ma soprattutto, ha detto chiaro e tondo che Fernando Alonso alla fine di questa stagione se ne andrà. Non che fosse una novità, era nell’aria già da molto, forse potrebbe essere classificato come il segreto di Pulcinella della stagione 2014, nonostante il tira e molla mediatico del pilota di Oviedo.

I motivi della partenza del campione spagnolo sono dettati dalla mancanza di risultati (in termini di vittorie di mondiali) e dalla necessità di avere un altro ambiente. “Fernando è in partenza per due motivi. Il primo è che vuole un altro ambiente. Il secondo è perché ha già una certa età e non vede l’ora di vincere di nuovo” ha spiegato Montezemolo durante la trasmissione di Bruno Vespa. Ha anche parlato del suo addio alla presidenza del Cavallino Rampante, osservando (come molti avevano intuito) che i tempi e i modi non fossero stati molto adeguati: “Tutto è avvenuto un po’ in fretta in relazione al grande appuntamento con la quotazione di Ferrari-Chrysler alla Borsa americana avvenuta lunedì, c’era necessità di avere una Ferrari dentro un grande gruppo e credo che questo abbia un po’ accelerato i tempi. Non mi ha fatto molto piacere il modo, ma fa parte della vita ed è giusto che chi ne è il proprietario possa prendere delle decisioni” ha osservato.

Sicuramente, il suo addio porterà a un netto cambio di stile, non è un mistero, Marchionne ha altre strategie  su come condurre la Ferrari, e forse difficilmente si vedrà un altro Presidente così dedito e appassionato al Cavallino Rampante: “La Ferrari insieme alla mia famiglia è la cosa più importante della mia vita. Sono stato 23 anni come presidente e ancor prima da ragazzo di bottega con Enzo Ferrari, con cui vincemmo due mondiali. La Ferrari è un pezzo di bandiera italiana, un insieme di bellezza, estetica, tecnologia e passione trasmessa quando si guida e quando si tifa nei circuiti. Io dico sempre, che noi non vendiamo un’automobile, vendiamo un sogno” ha detto commosso.

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