Mclaren, ha senso continuare?!

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di Alessandro Secchi @alexsecchi83
15 Aprile 2017 - 22:15
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Tre MGU-H fuse in due giorni, e manca ancora la gara. Alonso che (da Tweet di Andrew Benson) discute animatamente con il Boss Honda Hasegawa. 

La terza stagione Mclaren-Honda è iniziata da tre gare e già sembra ora di alzare bandiera bianca. La Formula 1 non perdona, e un team storico come McLaren non può permettersi ancora per molto di vivere una situazione al limite dell’indecenza. Perché di questo, solo di questo, si può parlare. 

Non si può mandare in pista due piloti, due martiri, senza sapere con quale mezzo torneranno ai box tra monoposto, scooter o piedi. Il peso del blasone McLaren acuisce ancor di più il senso di vergogna che Honda dovrebbe provare per la nullità delle prestazioni fornite da quando è tornata nel Circus nel 2015, dopo un anno a studiare gli altri e le pompose promesse di arrivare e spaccare le natiche ai passeri.

Siamo a livelli da dilettanti, roba da “Corrida”, da “Giochi senza Frontiere”, e a questo punto mi chiedo quanto McLaren possa andare avanti con questa storia, che non fa altro che essere controproducente anche a livello di immagine oltre che sportivo. La storia della Indy500 è bella, bellissima, significativa, ma è un palliativo, un dolcetto che non sposta di una virgola la realtà delle cose in Formula 1, dove i giapponesi perseverano nello sbagliare tutto lo sbagliabile con una Power Unit che rompe e che, quando rimane tutta intera, va meno delle altre, tanto meno da far chiedere a Fernando ironicamente se sono le vetture degli altri ad avere problemi.

Ha ancora senso continuare così?! Per quanto sconvolgente, non sarebbe meglio evitare altre figure magre, salutare defenestrando la Honda e cercare una soluzione alternativa? Certo, tornare indietro significherebbe essere magari clienti Mercedes al pari di Williams, ma vorrebbe dire almeno tornare a fare punti e non essere sbeffeggiati da chiunque. Sembra tutta una barzelletta. È assurdo e a priori inimmaginabile che un team con la storia di McLaren si sarebbe potuta trovare, dopo tre anni, in condizioni disastrose e senza un minimo miglioramento, né sotto il profilo delle prestazioni né sotto quello dell’affidabilità, praticamente inesistente da sempre.

La mia è una provocazione, ovviamente, ma per continuare a farsi deridere e perdere credibilità, non solo nei confronti della F1, forse un pensiero al chiuderla qui e dedicarsi al 100% al futuro non so, si potrebbe anche fare. Anche perché l’alternativa, o meglio quello che accadrà verosimilmente tra due o tre gare, sarà iniziare a contare le penalità in griglia.

Uno strazio che Mclaren non merita.

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