Malesia 2013: Ferrari, premesse ottime, ali spezzate

F1GP MalesiaGran Premi
Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
24 Marzo 2013 - 18:45
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Ci sono rischi che pagano, e rischi che non pagano. Quello che ha preso oggi Fernando Alonso, rimanendo in pista al termine del primo giro, non ha dato i risultati sperati.

La gara della Ferrari termina, di fatto, al secondo giro. I sogni di gloria si spezzano assieme all’ala anteriore della F138 di Fernando Alonso alla fine del rettilineo principale. Quando l’ala, appunto, si incastra sotto la vettura rendendola inservibile e impedendo allo spagnolo di frenare.

Dopo le premesse della qualifica, con il secondo posto di Felipe Massa e il terzo di Fernando, ci si aspettava tutt’altra gara. Anche perchè la Red Bull, sul passo gara, sembrava avere dei problemi. Non è sbagliato dire che la vittoria, ieri, Felipe e Fernando la stavano pregustando.

Purtroppo lo scroscio di pioggia che ha bagnato la pista prima dell’inizio gara ha creato quelle variabili che non ci volevano. La partenza di entrambi i ferraristi è stata buona fino alla curva due, quando Fernando ha toccato il diffusore di Vettel rompendo uno dei due piloni di supporto dell’ala. A questo punto, la decisione (di Alonso? Della Ferrari? Di entrambi? Di nessuno?) di non rientrare alla fine del giro nonostante gli evidenti danni dell’ala. Risultato, ritiro.

Felipe Massa ha proseguito perdendo però, nei giri successivi, diverse posizioni. Parlerà poi di graining e problemi gravi con le gomme. Fatto sta che la sua gara rimane fondamentalmente anonima fino ai 3/4, quando con l’ultimo set riesce a recuperare posizioni sfruttando gomme nuove contro le usate degli avversari. Alla fine arriva un quinto posto che fa bene alla classifica ma non rispetta completamente le attese post-qualifiche.

Ma già nelle qualifiche, fino a quando sono restate asciutte, si era vista una Ferrari leggermente più indietro. In Q2 entrambi i piloti hanno rischiato di rimanere esclusi. Uscire per il giro veloce un minuto dopo, con l’arrivo della pioggia, avrebbe reso impossibile qualsiasi possibilità di migliorare il proprio tempo. La Q3 bagnata ha esaltato le doti di guida di Vettel, Alonso e anche Massa, che forse in pochi si sarebbero aspettati così in alto.

Alla fine, Felipe rimedia un distacco di 25 secondi da Vettel. Cosa sarebbe successo con Alonso in pista? Difficilissimo dirlo. Anche perchè in qualifica Felipe gli era stato davanti, a dimostrazione che con questa F138 si trova tutto sommato bene. Domenicali è parso scuro in volto al termine della gara, segno che qualcosa nella decisione di inizio gara non è andata nel verso giusto.

Adesso, comunque, ci sono tre settimane per riflettere, per Alonso e Massa per riposare, e per i tifosi ferraristi per dimenticare una domenica opaca.

Servirà ricaricare le pile?

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2 Commenti su “Malesia 2013: Ferrari, premesse ottime, ali spezzate”
Joblack dice:

É stato un errore di valutazione di Alonso che sentiva la macchina Ok pur sapendo dell’alettone storto da cambiare.
Poi il muretto ha sbagliato, sia per il remissivo ed inutile ing.Costa, sia per lo stesso team principale dominicale che non ha imposto il rientro visto le scintille che uscivano fuori e copiose dall’alettone strisciante x ben 5 km di pista. Dove sarebbe arrivato Alo al traguardo nessuno lo può sapere, ma ammettendo un Alonso al pari di RB con le gomme intermedie, sarebbe arrivato o davanti a Massa o subito dietro vista una sosta in più.
Fessi, cornuti e mazziati.
Ricaricare le pile?
Si tagliassero le paxxe.

AleMans dice:

Che errore stupido…
Secondo me il podio sarebbe arrivato tranquillamente, anche se Webber oggi spingeva molto.

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