2026 è la data in cui Madrid dovrebbe fare il suo ingresso – forse al posto di Barcellona. C’è la necessità?!
È rumour di oggi – da confermare, nel caso – che dal 2026 il GP di Spagna potrebbe trasferirsi a Madrid, in un circuito cittadino ricavato nella zona est della città nei pressi del centro di allenamento del Real e di una grande area congressi chiamata IFEMA.
Sul layout girano un paio di bozze che prevedono, in egual misura, corposi lavori per rendere il tutto praticabile e gareggiabile, tra smantellamenti di strade e via dicendo. Non è la prima volta che se ne parla ma lo stato avanzamento burocratico, stavolta, sembra parecchio avanzato.
La domanda però è una: cosa ce ne facciamo di un altro cittadino, specialmente se minaccia di far sparire un permanente come Barcellona? Come se non ce ne fossero già abbastanza in calendario, tra l’altro. Jeddah, Melbourne, Baku, Monaco, Miami, Las Vegas, Singapore: un terzo di mondiale si corre già su piste ricavate all’interno delle città, che richiedono mesi di lavoro prima e dopo la corsa per essere preparate e poi smantellate.
Certo, la domanda è retorica: se si vuole fare è perché ci sono vari motivi (quasi tutti economici) per infilare un altro evento di questo tipo. Il rischio (uno dei tanti) è di perdere permanenti in favore di enormi tendoni attrezzati per una settimana tipo circo. Fino ad ora non è ancora successo perché le gare sono state semplicemente aggiunte. Ma, avendo raggiunto ormai il limite fisico, chi vorrà entrare da ora in poi dovrà farlo al posto di qualcuno che ne pagherà le conseguenze.
Nell’ultimo anno se ne sono sentite tante. Spesso salta fuori il nome di New York (perché negli USA di gare ce ne sono poche), si è sentito parlare anche di Londra. Madrid pare essere il primo punto concreto di svolta: difficile immaginare che si possano correre due gare in Spagna, cambiando denominazione a Barcellona e trasformandola nella versione a quattro ruote del GP di Catalogna.
Vedremo.
Immagine: Media Red Bull
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