Lorenzo, Rossi, Marquez, tre conferenze farsa

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
5 Novembre 2015 - 18:40
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Prima cosa: Pedrosa continua a non filarselo nessuno. Era prevista anche la sua conferenza stampa, ma probabilmente l’hanno lasciato in un armadietto (tanto ci sta). Il bello di tutto è che probabilmente, delle quattro, sarebbe stata la più interessante. Perché le altre tre hanno rasentato l’insulto intellettuale per chi le ha ascoltate.

Seconda, il cazziatone di FIM e DORNA è durato 12 minuti. Deve essere stato qualcosa tipo “Cari bambini, adesso fate i bravi o vi spezziamo le braccine”.

Il primo a parlare è stato Lorenzo. Parola d’ordine: non chiedetemi niente di quello che è successo fino a cinque secondi fa. L’unico flashback dell’intervista è stato il pollice verso sul podio di Sepang, per il quale ha chiesto umilmente scusa. Per il resto, intervista in cui ha parlato solo al futuro. Niente risposte sul Tas, niente sulla Malesia. Lorenzo ha parlato solo di Valencia, della gara che lo aspetta, dell’anno prossimo e via dicendo. Ha giurato amore eterno alla Yamaha, ma bisogna vedere se dell’altra parte sono dello stesso parere date le ultime due settimane. Non ho fatto caso se avesse ancora un Sector al polso, suppongo di sì.

Poi arriva Rossi, che chiarisce che la volontà di non dire niente riguardo Sepang è dovuta ad un suggerimento (o una minaccia di morte?) da parte di Dorna e Fim. Dà l’impressione di volerne dire ancora, ma si sforza per mantenere l’accordo e rifiutare di rispondere a questioni scomode. Quanto meno, rimpiange l’azione di voler allargare la traiettoria in quel giro di Sepang. Di certo, appare scoraggiato anche per la decisione del Tas arrivata poco prima. Valentino dice di aver lottato per tutto il campionato e di trovarsi (a suo modo ingiustamente, lo ripete più volte) costretto a giocare in rincorsa il match decisivo. Il 46 taccia le voci secondo cui nel 2016 potrebbe cambiare aria se dovesse andar male la gara di domenica. Almeno l’anno prossimo sarà ancora in Yamaha, poi deciderà sul futuro. Ma non nasconde la difficoltà di dover partire dal fondo.

Infine ecco MM, che dei tre è l’unico a non rimpiangere nulla di quello che ha fatto. Ripete di non voler entrare nella lotta mondiale (per forza, ne è appena uscito), e sostiene più volte di non essere riuscito a prepararsi al 100% per l’ultima gara della stagione. L’allusione, probabilmente (non viene spiegata), è relativa all’irruzione delle Iene di qualche giorno fa, con lo strascico di polemiche che ne è conseguito. Anche lui evita di tornare indietro di 15 giorni e parla solo della gara di domenica.

Il povero Pedrosa, di cui si è parlato per 15 secondi al termine del pomeriggio, ha detto ‘solo’ di credere di poter vincere anche a Valencia. Ma evidentemente non importa a nessuno.

Detto questo, annullata la conferenza stampa congiunta, si poteva anche evitare di fare queste tre visto il bavaglio imposto dall’alto. Non sappiamo molto di più di quello che è stato detto per due settimane. Per non alimentare polemiche? Mah. Io ho l’impressione che i coltelli saranno tenuti al caldo solo fino a domenica sera. Ipocrisia a manetta.

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2 Commenti su “Lorenzo, Rossi, Marquez, tre conferenze farsa”
Stefano Marchi dice:

Lanciamo un #esisteanchepedrosa fa una tenerezza incredibile un anno cominciato in sordina ed adesso che fila come un missile non se lo ca…….. nessuno

Gianluca Zippo dice:

Brutto da dire, ma ho l’impressione che se qualcuno vorrà regolare qualche conto, lo farà domenica tra le 14 e le 14.45. Chiamiamolo intuito

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