Liberty Hypocrisy: le donne non si rispettano nascondendole

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
1 Febbraio 2018 - 00:06
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Finalmente dopo un lungo parlare abbiamo scoperto a cosa servirà l’Halo, ovvero reggere gli ombrelli sopra la testa dei piloti quando le ombrelline non ci saranno più. Non dall’anno prossimo, non dall’estate, da subito. Le modelle viste ad Abu Dhabi sono state le ultime che la Formula 1 abbia potuto apprezzare sulle sue griglie.

Liberty Media, infatti, ha deciso di fare a meno di una tradizione dello Sport. E, per farlo, ha scelto una motivazione ridicola: “Sebbene la pratica di impiegare le Grid Girls sia stata una consuetudine nei GP di Formula 1 per decadi, noi riteniamo che tutto ciò non sia in linea con i nostri valori e che sia chiaramente in contrasto con le attuali norme sociali. Non crediamo che questa pratica sia appropriata e pertinente alla Formula 1 e ai suoi fan, vecchi e nuovi, in giro per il mondo“. Sembra quasi un comunicato firmato dalla Boldrini, più che da chi governa la massima categoria automobilistica.

Fermi tutti, comunque: di che valori e di quali norme sociali stiamo parlando? Non mi vorrete dire che le Grid Girls erano un esempio di mercificazione del corpo femminile, spero. No, perché un colosso mediatico che mi parla di certi argomenti quando in televisione vediamo solo tette e culi non mi fa ridere, rischia di mandarmi direttamente al Pronto Soccorso. 

Vorrei fare una rigorosa premessa prima di addentrarmi nella questione. Non sono un fan del femminismo estremo: qualcuno lo chiama addirittura nazifemminismo, ma non voglio utilizzare termini troppo forti. Io non sopporto qualsiasi forma di integralismo e quella che noto negli ultimi anni è una tendenza a voler tutelare le donne nel modo sbagliato, ovvero sostenendo che gli uomini sono il male. Invece di cercare di pareggiare i conti come sarebbe giusto sotto qualsiasi aspetto, si sfocia nella misandria e si cerca il KO tecnico nei confronti dell’avversario, come se si trattasse non di una richiesta mondiale di rispetto ma di una guerra di genere. Tutto ciò mi disgusta all’ennesima potenza, perché per assurdo si rischia di arrivare tra una decina d’anni alla discriminazione a ruoli invertiti, altro che parità. E sono tantissime le donne che la pensano allo stesso modo e sono scandalizzate dalla piega di questi tempi. Chiusa parentesi.

“Noi riteniamo che tutto ciò non sia in linea con i nostri valori”. Scusate ma io non ci arrivo, quali valori vengono offesi pubblicamente tanto da richiedere l’estinzione di una tradizione pluriennale? Cos’è successo di così grave per arrivare ad una decisione del genere? Insomma, cosa non è in linea in venti ragazze dai tratti somatici del paese ospitante che reggono un cartello con il numero e il nome di un pilota? Gli abiti succinti? L’aspetto provocante? L’obbligo con tanto di pistola puntata alla tempia a vestirsi tutte uguali? Il sequestro da casa invece di regolare casting con agenzia di moda? Insomma, voglio sapere di che valori stiamo parlando, perché non riesco ad arrivarci da solo. Ma soprattutto: la soluzione a tutto questo sarebbe non schierare più le ragazze? Ma davvero? Sarebbe questo il rispetto verso la donna, nasconderla e negarle un lavoro perché colpevole di essere bella? Beh, complimenti, alla faccia della sensibilizzazione.

“Chiaramente in contrasto con le attuali norme sociali”Quindi si parla (chiaramente? Per loro, forse) sempre di abiti succinti e quelle cose lì? Attuali norme sociali? Ma Liberty, da colosso qual è, si fa un giro sui Social e sui media per vedere come funziona davvero la società al giorno d’oggi? Gira su Instagram, Twitter, nei gruppi chiusi di Facebook per vedere quante donne, in modo assolutamente volontario, modelle o meno che siano, si cimentano in campionati del mondo di selfie soft porno per pura soddisfazione personale? E poi vuole davvero farci credere che quella delle Grid Girls era una moda in contrasto con il buon gusto, come se fossero obbligate? A me non pare di aver visto, in questi anni, sorrisi forzati o persone maltrattate in griglia di partenza, e se vogliamo dirla tutta in MotoGP si vedono abitini ben più provocanti. Chissà poi cosa direbbe il buon Carey vedendo le farfalline nel nostro Sanremo o i vestiti coperti da seni e natiche in gran parte delle televisioni nostrane, a qualsiasi ora. Che poi, visto che il Sig. Carey è stato CEO di Fox e di altri vari gruppi mediatici, devo credere che sulle televisioni da lui gestite non sia MAI andata in onda una bella donna in minigonna o dall’aspetto attraente / provocante, o che per tutte le donne assunte presso le decine di aziende controllate non sia mai stata richiesta la cosiddetta “bella presenza”? Ma davvero? Dai, per favore, l’ipocrisia anche no da parte del paese che ha Cheerleaders ovunque. Allora aboliamo i concorsi di bellezza, le hostess e via dicendo perché contrarie al buon gusto?! 

“Non crediamo che questa pratica sia appropriata e pertinente alla Formula 1 e ai suoi fan, vecchi e nuovi, in giro per il mondo. Domanda: ma Liberty Media cosa ne sa di quello che vogliono i fan, specialmente i vecchi che seguono questo sport da quando loro non ne erano nemmeno a conoscenza? E ammesso che lo fossero, possibile che con tutte le questioni in ballo di spessore tecnico/sportivo decisamente superiore si sia perso del tempo a disquisire sulle Grid Girls? E le Power Unit? I diritti TV? Chi se ne frega?

Insomma diciamo che questa scelta, forse figlia degli scandali che hanno sconvolto gli USA ultimamente, lascia il tempo che trova e sa molto di lavata di mani. Perché non è certo cancellando la tradizione delle Grid Girls che si fa un favore alle donne. Al contrario, un’occasione per sensibilizzare davvero nei confronti del gentil sesso sarebbe stata quella di coinvolgere le ragazze anche in altre attività di contorno durante l’intero arco del weekend, non necessariamente vestite sempre da griglia di partenza. Renderle più partecipi, parte integrante dell’evento e non solo di una mezz’oretta scarsa in mezzo a centinaia di persone o quei due minuti nel retropodio. Invece Liberty, per sensibilizzare, censura. No women no problem. Strani i manager di oggi.

Le donne non si rispettano nascondendole, ma considerandole alla pari con l’altro sesso senza per questo ricorrere a gesti eclatanti. È tanto facile che forse è difficile da capire.

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