La traversata in aereo per raggiungere l’Australia deve essere roba snervante, si superano le 20 ore di viaggio. Scali, fuso orario da manicomio e via dicendo. Immaginate di aver fatto tutto questo, di essere già stanchi dal viaggio e trovarvi finalmente pronti per la prima conferenza stampa dell’anno, in posizione privilegiata rispetto a migliaia di altre persone che vorrebbero essere al vostro posto, davanti ai piloti, a pochi metri da loro.
E dopo tutta questa fatica, voi cosa fate? Chiedete ad Hamilton se usa un Blackberry o un iPhone? Capisco la sottile ironia sul fatto che il primo è sponsor Mercedes mentre Lewis si fa i fatti suoi col secondo (anche davanti ai giornalisti, da strafottente puro), ma si può fare una domanda del genere?!
Tutto questo dopo che un vostro collega ha appena chiesto a Sebastian “Perché hai dato alla tua macchina il nome di una pizza?” (Margherita).
Ecco, se mi fossi alzato questa mattina alle cinque per seguire in diretta questa roba, avrei lanciato il telecomando in giro per la sala. Spero che lo scuotere la testa di Matteo Bonciani nascondesse gli stessi pensieri che sono passati per la testa a me nel sentire cotanta idiozia.
Iniziamo bene, eh. Si vede che c’è tanto di cui parlare.
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