Brembo

Le stelle non brillano a Melbourne, Hunter Lawrence vince l’AUSX Open 2024

di Federico Benedusi
federicob95
Pubblicato il 30 Novembre 2024 - 11:59
Tempo di lettura: 4 minuti
Le stelle non brillano a Melbourne, Hunter Lawrence vince l’AUSX Open 2024
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Jett Lawrence e Cooper Webb fuori dai giochi al via della seconda manche, Hunter coglie l’occasione; dominio di McElrath in SX2

Il tanto atteso ritorno dell’AUSX Open dopo una pausa di ben cinque anni ha proposto una serata alquanto particolare, ben poco illuminata dalle stelle internazionali che hanno partecipato all’evento del Marvel Stadium di Melbourne. Solo una di queste è riuscita a spiccare e risponde al nome di Hunter Lawrence, conquistatore della classe SX1 grazie a due manche su tre vinte e non senza qualche patema d’animo.

Sulla pista che ha ospitato anche l’ultimo round del campionato australiano supercross sono risultate molto importanti le partenze e Lawrence lo ha capito già da gara-1, quando si è ritrovato fuori pista alla prima curva e ha dovuto risalire tutto il gruppo con appena otto giri a disposizione, terminando sesto. Gioco più facile nella seconda frazione, iniziata con l’holeshot e vinta con margine di assoluta sicurezza, mentre in gara-3 si sono riproposte le difficoltà della sfida di apertura anche se in questa occasione la rimonta è stata più efficace: il sorpasso decisivo è arrivato all’ultimo giro ai danni di Dean Wilson, che ha commesso una piccola ma letale sbavatura.

Serata di tutt’altro stampo per Cooper Webb e Jett Lawrence. In gara-1 il copione è stato rispettato, con il pilota Yamaha vincitore e il campione AMA secondo in rimonta dalle retrovie, ma la partenza di gara-2 si è trasformata in un autentico dramma quando entrambi sono finiti a terra nel giro di pochi metri. “Jettson” ha alzato bandiera bianca per i danni riportati dalla sua Honda, mentre il due volte iridato indoor ha sbattuto il polso sinistro nella collisione con Matthew Moss dando forfait per l’ultima corsa. Si attendono ulteriori notizie, ma da Melbourne sembra trasparire un certo ottimismo riguardo le condizioni di Webb.

Sul secondo gradino del podio è salito un nome ritrovato dal grande pubblico, quello di Jed Beaton. In sella ad una Yamaha del team Craig Dack Racing l’ex pilota ufficiale Husqvarna MX2 ha terminato gara-1 al quinto posto mentre nelle successive due si è piazzato terzo. A seguire Wilson, debilitato dall’infortunio ad una spalla rimediato la scorsa settimana a Perth e nuovamente caduto in qualifica ma comunque capace di lottare per la vittoria di gara-3 dopo due risultati mediocri (decimo e sesto) in apertura.

Joey Savatgy si è laureato campione australiano confermando il suo buon momento di condizione con un terzo posto in gara-1 e un secondo in gara-2, ma nella manche finale anche il pilota del team Honda Fire Power ha vissuto minuti drammatici per una foratura della gomma posteriore che ha incredibilmente ricordato quella patita da Ken Roczen due anni fa nel Gran Premio del WSX disputatosi nello stesso stadio. A velocità molto ridotta Savatgy ha raggiunto la bandiera a scacchi al 18° posto, giocandosi il podio dell’evento (quarto overall) ma non il traguardo finale della serie.

Sul trono Down Under della SX2 si è seduto invece Shane McElrath, in uno stato di forma mai vissuto prima in considerazione delle strisce di vittorie messe a segno sia in campo australiano che iridato. Il pilota del North Carolina ha dominato gara-1 e gara-3 (quest’ultima dopo una breve sfuriata del suo avversario per il titolo, Brodie Connolly) e si è visto assegnare anche il successo di gara-2 per la bandiera medica violata da Kayden Minear e Cole Thompson.

Thompson (2-4-2) ha raggiunto il secondo gradino del podio assoluto dovendo ancora una volta chinare il capo al più esperto compagno di squadra del team Honda Fire Power, che sfiderà nuovamente tra pochi giorni nel Gran Premio di Abu Dhabi del mondiale. Minear ha invece confermato di essere una futura stella di questo sport, con tanti margini di miglioramento (soprattutto dal punto di vista dell’efficacia di guida) ma anche tanto talento da poter sfruttare a proprio vantaggio: due terzi e un quarto posto per l’alfiere KTM.

Nel confronto titolato non ha invece brillato Connolly, partito nelle retrovie sia in gara-1 (sesto) sia in gara-2 (settimo) per poi difendersi con una terza posizione nella manche conclusiva. Il neozelandese è stato preceduto anche da Alex Larwood (5-2-6). Phillip Nicoletti, passato all’ultimo momento dalla SX1 alla SX2, ha terminato quarto in gara-1 e quinto (a sua volta penalizzato per la bandiera medica) in gara-2 prima di finire rovinosamente al suolo mentre si stava giocando una top 3 in gara-3.

Classifica SX1:

Classifica SX2:

Immagini: AUSX Open Facebook


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