Le 10 Pillole placcate d’oro del GP di Abu Dhabi 2013

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di Alessandro Secchi @alexsecchi83
5 Novembre 2013 - 19:00
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Dalla povertà dei contadini indiani, derubati del loro terreno per costruirci un’inutile pista, al luogo dove versano il caffè con scaglie d’oro. La Formula 1 tocca proprio ogni parte (inutile) del globo.

Detto questo, il circo Orf…la Formula 1 in quel di ‘Abbudabbi’ ci regala un’altra multa per i tondi di Vettel, che spercula il buon Kimi al ritmo di “Yes yes yes yes I know what I’m doing” via radio, un Alonso che vola (in tutti i sensi), un Kimi che risolve a modo suo la noia di partire dal fondo.

Foto di copertina dedicata (visto che sta benone dopo le visite ce lo permettiamo) alle nuove tattiche di allenamento e conservazione del buon Fernando.

Via con le Pillole placcate d’oro.

1 – Sebastian Vettel: l’interesse non è più per vedere chi vince un gran premio, ma per sapere l’ammontare della multa che il buon ditino riceve facendo tondi a destra e a manca. Il timido tentativo di Horner di arginare il problema è stato “questa volta la multa la paghi te”. Al prossimo giro si suggerisce di dire “Da domani Adrian non lavora più con noi”. E vediamo se ne fa ancora.

2 – Mark Webber: verrà ricordato come colui che, con la migliore macchina del lotto, è stato capace di perdere più posizioni in partenza nella storia della F1. Si affretta a dire che stavolta il Kers non ha avuto problemi, ammettendo probabilmente che la connessione tra cervello e manina che tiene la frizione è stata paragonabile al 56k. La Red Bull ha chiesto una deroga alla Federazione per farlo partire con un giro di vantaggio negli ultimi due GP, per vedere se almeno qualche soddisfazione se la toglie.

3 – Felipe Massa: il buon Felipe dà dimostrazione di giocarsela meglio del caposquadra per 3/4 di weekend, ma come nelle migliori tradizioni, quando tutto sembra andare a gonfie vele, ecco il fantasma di Irvine che si impossessa della corsia box. E da qui ecco il meccanico (si scoprirà essere poi un tifoso scelto a caso tra il pubblico) che sbatte la ruota sul mozzo per un quarto d’ora, regalando al suo idolo quel secondo e mezzo di ritardo che rovina tutto. Aria, cambiare aria!

4 – Fernando Alonso: in previsione 2014, Nando ha portato in pista la nuova arma di distruzione di massa (e scusate il gioco di parole e cognomi). Sul volante della Ferrari sono comparsi i famosi 4 tasti della Playstation (quadrato, cerchio, triangolo, ‘x’). Da una combinazione di questi nasce l’equivalente del NOS, 10 volte più potente del Kers, ed ecco svelato il motivo del lancio fuori dalla Pitlane a 750km/h. Vergne se lo sognerà di notte per due mesi.

5 – Kimi Raikkonen: non pagato, arrivato ad Abu Dhabi quasi prima di iniziare le libere 1, retrocesso in fondo alla griglia per il fondo piatto irregolare. E qualcuno pensava addirittura che potesse lanciarsi in una rimonta furiosa dall’ultimi posto? Non lo conoscete, il ragazzo. Pronti, via, eccolo che sfonda la Lotus alla prima curva per manifestare il suo dissenso verso weekend e squadra. E poi, via, con suv bianco verso nuove frontiere. Arrivederci ad Austin, forse.

6 – Romain Grosjean: incredibile l’accortezza con la quale il francese, alla prima curva, si tiene lontano da qualsiasi pericolo e possibile contatto. Il caro, vecchio Grosjean, si sarebbe lanciato come una palla da bowling centrando Mercedes e Red Bull, e spazzandoli come birilli gridando al mondo “BANZAI!”. Vi sareste mai immaginati una trasformazione del genere?

7 – Lewis Hamilton: Passione a 300 all’ora torna ad essere protagonista di un’iniziativa benefica a favore del povero inglese, ormai ombra di sè stesso. L’iniziativa sarà denominata “Chips for Lewis” e sarà supportata da un talent show con l’obiettivo di trovare una nuova fidanzata al numero 10 della Mercedes. Dormire con i cani e non più con Nicole, evidentemente, l’ha ridotto all’osso.

8 – La Lotus: retroscena incredibile nel dopo Abu Dhabi. Il buon Kimi prende il suv e se ne va. Nel bel mezzo del deserto, scatta la vendetta di Permane. Il gasolio finisce e il finlandese rimane a piedi in mezzo alle dune. Sul display di bordo, un inesorabile messaggio. “We leave you alone. Do you know what to do?!”. E’ ancora là che scava alla ricerca del petrolio.

9 – Nico Rosberg: altra puntata dello show con protagonista il biondino figlio segreto di David Copperfield. Anche in questa occasione, tra DRS, fuochi d’artificio, recuperi della Ferrari e quant’altro, nessuno lo vede e lo inquadra per tutta la gara. E lui cosa fa? Arriva ancora a podio, e rifila un’altra scoppola al povero Luigino che ormai se lo vede arrivare davanti quando pensa di averlo alle spalle.

10 – Le Mclaren: volenti o nolenti, anche loro sembrano aver preso lezione da David Copperfield. Non tanto per l’abilità nello sparire davanti a tutti, ma per quella nel non farsi vedere mai. Tanto che, per salvare la faccia, potrebbero direttamente far passare l’anno 2013 come quello, unicamente, dei festeggiamenti del cinquantenario della Scuderia, con una controfigura mandata in pista tanto per riempire la griglia.

Fuori Concorso – Bernd Maylander: novità anche per l’idolo delle folle in chiave 2014. Per rendere più sceniche le sue esibizioni, a partire dall’anno prossimo dovrà montare obbligatoriamente gomme chiodate sulla sua SLS. Il primo tentativo non è andato a buon fine, dato che ha testato la novità nella notte tra sabato e domenica rimediando uova marce dagli ospiti dell’Hotel superlusso di Yas Marina, causa macello clamoroso udito a chilometri di distanza.

Menzioni Speciali

Bernie, 83 anni: settimana scorsa il buon Bernie €cclestone ha compiuto 83 fumanti anni di vita. Si è presentato ad Abbudhabbi con la fig…badan…nip…insomma, accompagnato da un’arzilla giovincella di qualche decennio più giovane, che sicuramente sarà innamorata alla follia del magnate della F1. Davvero commovente vedere come l’amore non abbia età e superi qualsiasi ridicolo pregiudizio di chi giudica come opportunista una relazione del genere. Vero, no?

Le ciambelle di Webber: povero Mark, per tentare di rientrare una volta nelle simpatie di Horner e Newey, si mette anche lui a fare i tondi a fine gara assieme al compagno Vettel. Peccato che questa volta in squadra siano incazzati neri e decidano di far pagare ai piloti le multe. Ma una giusta, miseria! Ancora due gare Mark, ancora due!

Le grafiche di Sky: menzione speciale per le grafiche che rappresentano i layout dei circuiti del mondiale nelle varie trasmissioni. Ce ne fosse una giusta! A Monza abbiamo scoperto incredibilmente che veniva utilizzato ancora l’anello dell’alta velocità. Questa volta è scomparsa la chicane prima del primo rettilineo di Abu Dhabi. Non sappiamo cosa aspettarci per Austin e soprattutto per Interlagos. Roba da girare per la periferia di San Paolo.

Prossimo appuntamento con le Pillole americane, tra due settimane

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