Le 10 Pillole del GP di Spagna 2015

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
12 Maggio 2015 - 20:30
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Puntuali come un imprevisto, tornano le Pillole dopo tre settimane di sosta del mondiale di F1. A casa di Alonso e Sainz è il biondo Rosberg a portare a casa il bottino pieno, tra l’altro con un giallo da chiarire. Nico sapeva già tutto al giovedì quando a Sky ha dichiarato che avrebbe fatto pole e vittoria. Qui gatta ci cova.

Foto di copertina dedicata al momento più alto del Gran Premio, ovvero il meccanico della Lotus investito da Grosjean che si rinfresca le parti basse dopo colpo piuttosto violento. Il sorriso di circostanza del povero ferito è dato dal pensiero che, se fosse stata Carmen Jordà a colpirlo, il dolore avrebbe avuto tutto un altro senso.

Via con le Pillole del GP.

1 – Lewis Hamilton: colpito da zarrite acuta, dopo il suo viaggio intorno al mondo tra Bahrain e Barcellona soffre di un problema raro. Gli occhiali neri gli si ingloblano nella calotta cranica, con effetti collaterali evidenti. Non vede una mazza dal casco perdendo pole e gara, e non può toglierli sul podio dove passa per maleducato arrogante..

2 – Nico Rosberg: il ritorno del principino o l’eccezione che conferma la regola? Fuoco di paglia o cambio di ritmo? Qualsiasi sia la verità, la domanda è una: cosa farà catapultare sulla pista di Montecarlo, quest’anno, per sbarrare la strada al suo compagno durante le qualifiche? Poster in serie di Nicole con progressivo svestimento? Collezioni di occhiali da sole direttamente da Zarrolandia?

3 – Romain Grosjean: nel weekend in cui Maldonado riesce a tenere la Lotus in pista per tre giorni di fila, è lui a rendersi protagonista dell’episodio di copertina. Arriva lungo al pit stop e centra in pieno il meccanico che tiene il carrello anteriore, in zona pericolosa per la riproduzione della specie. Il poveretto viene soccorso e dotato di pacco di ghiaccio da mettere…sul pacco. Tra le mansioni in Lotus Carmen Jordà non è purtroppo responsabile del primo soccorso, altrimenti le scene sarebbero state memorabili oltre che hot.

4 – Jenson Button: dopo 16 anni di permanenza in Formula 1 il buon Jenson, aziendalista oltre ogni limite di fantozziana memoria, sbotta affermando (estremizziamo il concetto) di aver guidato nei primi trenta giri di gara la macchina più ignobile che sia mai esistita al mondo. Pronto anche un libro di denuncia, una sorta di “Le mie prigioni 2.0”. Sarà intitolato “Sull’Honda di una crisi di nervi”. E dire che ha voluto fortemente restare in F1 invece che tentare di avvicinarsi al WEC. Ma è sempre facile parlare dopo..

5 – Fernando Alonso: dopo intere stagioni a decantare le lodi del KO Wireless, questa volta è lui a subire l’onta (o l’Honda) del malificio a distanza. Malificio che si concretizza con una visierina a strappo che si infila nella presa d’aria dei freni e fa saltare in aria tutto quel (poco) che funziona sull’attuale Mclaren. Anche lui tenta di centrare un meccanico al rientro ai box, ma l’obiettivo è fortunatamente allenato e riesce ad evitare per un soffio un volo d’angelo d’altri tempi. Ah, sulla visierina a strappo c’era scritto “JB”…

6 – La Mclaren: al limite della disperazione, il team di Woking opta per una nuova vernice per conferire nuova linfa alla sua MP4-30. La nuova livrea pesa un kg in meno della precedente, e l’ottimismo regna sovrano alla vigilia del weekend spagnolo. Peccato che, a Woking, nessuno abbia sottolineato il fatto che ispirarsi al Milan per i nuovi colori, in questa stagione, non fosse proprio di buon auspicio. Disastro. Al quale si aggiunge la sperculata del Nando: “Maybe you have a virus in your computer because it’s not charging anything”. Sempre sul pezzo!

7 – Carlos Sainz Jr.: adesso, povero, ha testato con mano la mirabolante sfiga che portano i giornalisti tra il Sabato e la Domenica. Lodato e idolatrato come il nuovo eroe di Spagna per il fantastico quinto posto ottenuto nelle qualifiche, non ha abbastanza mani per riparare gli attributi dalle folgoranti prospettive in arrivo dai media. Podio, vittoria, mondiale, tre mondiali in un colpo solo. Il risultato lo conosciamo tutti, nono posto. E adesso saprà anche lui come difendersi dagli avvoltoi.

8 – Daniel Ricciardo: rinnoviamo il nostro invito a segnalare a smarrimenti@passionea300allora.it qualsiasi dettaglio che possa aiutarci a ritrovare la dentatura del buon Daniel. Da troppo tempo la preoccupazione invade i nostri cuori, e il dolore nel non essere più addentati tramite il televisore dalla mandibola del cangurone ad ogni intervista ci sta devastando. Aiutateci, e ridiamo un sorriso ad un ragazzone che se lo merita.

9 – Pastor Maldonado: questa volta una pillola di incoraggiamento. Il buon venezuelano finalmente si concentra e imbrocca una gara seria, diligente, costante e coerente con i compiti del pilota di auto da corsa. Quando per un non meglio precisato contatto (forse col compagno) piega una paratia laterale dell’ala posteriore e decidono, ai box, di tranciarla direttamente. Unita al cofano perso durante le libere, la Lotus ha finalmente lo step aerodinamico definitivo per far fare il salto alla sua E23.

10 – La Ferrari: nel pre-weekend aleggia il giallo sull’allontanamento del DS Rivola (sul quale vige ancora il mistero), ma tra gli altri si parla anche di un cuoco. E’ presto detto. Nella notte tra Sabato e Domenica è stato trovato niente di meno che Antonino Cannavacciuolo che tentava di salire a bordo della SF15-T. Data la mole è stato trovato incastrato con la caviglia nell’abitacolo (non entrava manco quella) e per estrarlo è stato necessario tagliare il telaio. Col quale, ovviamente, ha guidato poi Kimi Domenica…

Fuori concorso – Bernd Maylander: attenzione attenzione. Cercasi disperatamente pilota tedesco, di bell’aspetto, scomparso da giorni sette in quel di Spagna. Alcuni avvistamenti parlano di tondi furibondi con la Safety Car negli stadi in cui si praticavano le corride.

MENZIONI SPECIALI

Le F1 più lente della storia: mischiate i tempi delle qualifiche di F1 e GP2 e noterete che le seconde potrebbero far parte della griglia di un Gran Premio senza particolari problemi. E’ normale tutto questo, a fronte di un costo ‘leggermente’ superiore per le F1? E poi ci parlano di riduzione di costi…

La fagiolata in Formula E: come inaugurare una nuova serie motoristica a Montecarlo, se non con il botto? Pronti via, praticamente 3/4 delle vetture si mischiano tra loro dopo secondi 15 di gara. Complimenti vivissimi a chi ha disegnato la prima curva, con un angolo indegno. #SpettacoloPrimaDiTutto

Visioni mistiche: non sono quelle di Alonso dopo il botto di Febbraio e nemmeno quelle del meccanico Lotus. Qui si parla dei primi piani della ‘signora’ Raikkonen, roba da farti sembrare bella anche una gara tra formiche. Voi continuate pure a dire che il biondo sbevazza, evidentemente è più lucido di quanto pensiate nonostante tutto.

Attenzione Attenzione: per chi se lo fosse perso, la Champions League per tre stagioni sarà esclusiva di Med……. Orca, la pubblicità tenta di infiltrarsi anche nelle Pillole..maledetti!

Per finire, visto che sono in ritardo con le Pillole, e visto che la puntata è già andata in onda, ecco la nostra diretta numero 13 di ieri sera, per chi se la fosse persa!

Prossimo appuntamento per le Pillole post-principato.

Saluti, #ForzaJules e #KeepFightingMichael. SEMPRE!

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