Le 10 Pillole del GP di Monaco 2015

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
25 Maggio 2015 - 17:50
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Come recita il titolo della nostra puntata Live di questa sera, “Grosso guaio a Montecarlo Town“.

Nel Principato, dove il livello di gnocca supera la soglia di attenzione anche nelle over 60, le famose Cougar, va in scena l’incredibile negli ultimi 15 giri di una gara che, fino al giro 62, non sarebbe rimasta sicuramente negli annali.

Ci pensa il minorenne Verstappen, 19 anni dopo papà Jos, a rimescolare le carte andando a sbattere come il predecessore a Santa Devota. E qui va in scena un suicidio sportivo degno di “AbbuDabbi” 2010 e “90% di possibilità di vittoria” (Cit. Fisichella).

Nella foto di copertina è immortalata la piscina stracolma di acqua gelata nella quale è stato calato, adeguatamente legato, Lewis Hamilton dopo la corsa per sbollire gli istinti omicidi verso il suo muretto box.

Via con le Pillole.

01 | Lewis Hamilton : Paolo Sorrentino, messo al corrente dei fatti di Montecarlo, ha contattato personalmente Lewis Hamilton, noto attore di Hollywood emergente, per scritturarlo per il suo prossimo lungometraggio. Il titolo è già stato deciso: “La grande scippata”. La trama è semplice, e racconta la vita di un bambino introverso, il più piccolo della sua classe, che deve far fronte ogni giorno al compagno di banco che gli porta via la merenda (già addentata). Un capolavoro annunciato.

02 | Il team Mercedes : Toto Wolff e Niki Lauda si sono prontamente scusati con Lewis per il pastiggio ai box. Ma l’hanno fatto in buona fede. Visto il vantaggio sugli inseguitori, l’hanno richiamato per un veloce saluto alla sua ex Nicole, apparsa con discrezione nel garage Mercedes durante la corsa. Quando, però, i due hanno capito che si trattava di un ologramma, era ormai troppo tardi per avvertire il povero Lewis. Chissà chi avrà giocato questo scherzetto al Campione in carica…

03 | Nico Rosberg : ed eccolo qui, faccia d’angelo Nico, che prontamente nelle interviste post-gara dice di essere rimasto sorpreso quando ha visto “Una Ferrari e una Mercedes negli specchietti”. Eh certo, e chissà a cosa serviva il telecomando a distanza che sbucava dalla tasca, se non a far comparire ologrammi a caso? Dopo il MiraBeau, il MiraNicole. Magie di chi gioca in casa con il fattore campo che diventa determinante.

04 | Sebastian Vettel : “I’m Happy!”. Mentre Martin Brundle deve constatare l’atmosfera funebre che aleggia sul podio di Monaco, compare un tedeschino vestito di rosso che in faccia ai due bronzi a tre punte sfoggia addirittura il doppio ditone in segno di gioia e dileggio, nonostante non abbia vinto la gara. Il buon Martin ha gradito l’interruzione in quanto non provvisto di scorte di Maalox per il povero Lewis.

05 | Max Verstappen : debutto col botto. A 19 anni di distanza, un altro Verstappen timbra il cartellino sul guard-rail esterno della Sainte Devote. Tale padre tale figlio. D’altronde, a furia di suonare e sfanalare come il più tipico dei bauscia a chi sta davanti in autostrada e non autoimplode per farti passare, prima o poi quello che ti frena all’improvviso lo trovi..

06 | Fernando Alonso : le maggiori agenzie di scommesse del globo si stanno mobilitando in blocco. Quanti giorni passeranno prima che l’ira funesta del Messia da Oviedo si scagli sulla Mclaren-Honda e sul suo profetico hasthag Twitter, #MakeHistory? Certo, in qualche modo, magari non quello che immaginavano, la storia la stanno pur scrivendo. Riuscendo a non assemblare due macchine alla volta ad ogni gara. Resisti Nando, resisti.

07 | Jenson Button : ed eccolo qui, colui che volevano sostituire con il primo che passa per la strada. Reputato vecchio, decrepito, ormai prosciugato dalle mani della fidanzata (ora moglie), con un soprannome che lo ha accompagnato per gran parte della sua carriera. E poi ti arriva a Montecarlo, su un tosaerba di nuova colorazione, e piazza un ottavo posto che a pensarci all’inizio dell’anno ti avrebbero chiuso in un reparto neurologico. Highlander. E non parlo delle patatine.

08 | Pastor Maldonado : sei su sei. Al traguardo? No. A punti? No. Al superenalotto? No. Sei su sei ritirato. Gli scienziati sono al lavoro per capire se effettivamente la combinazione chimica “numero 13 – vettura nera – Maldonado alla guida” possa essere la causa di cotanta iniziale disfatta per il venezuelano volante (in tutti i sensi). Sta di fatto che il buon Pastor non molla assolutamente, ed è pronto alla riscossa. In Canada, dove i freni sono sollecitati tre volte tanto rispetto al solito…

09 | Daniil Kvyat : già durante i test invernali volevano rimpiazzarlo con l’arrembante Max Verstappen, il quale avrebbe però rischiato di diventare re del mondo intorno ai 19/20 anni. La realtà monegasca ci dice, invece, che mentre il buon Max ha tentato di scavare una nuova galleria partendo dalla Sainte Devote, il russo in Red Bull si è piazzato quarto alla sua seconda gara nel Principato. Roba da leccarsi i baffi (e la vodka) nell’unico tracciato assieme a Spa che forse, ancora, fa un po’ di differenza.

10 | Kimi Raikkonen : una volta che Ricciardo gli piomba alle spalle si aspetta la famosa finta “vado a destra e poi a sinistra”. Invece questa volta, a sinistra, il dentone ci porta la gomma del nostro buon finnico assieme alla SF15-T tutta, della serie “Levati o levati”. Nessuna sanzione per l’australiano e parecchi gradimenti (con tanto di “beep”) via radio da parte di Kimi. Che forse farebbe prima a partire meglio in qualifica…

Fuori concorso | Bernd Maylander : vogliamo scherzare? C’è l’occasione per farsi vedere per le strade del Principato, e voi mettere la VIRTUAL SAFETY CAR? Avete fatto caso che dopo trenta secondi è stata tolta (per la gioia di Hamilton oltretutto)? Indovinate il perché e chi è stato l’autore del cambio…

MENZIONI SPECIALI

I Grid Boys: ragazzi, è finita la gnocca. A Montecarlo non si abbassano a fare le ombrelline. O sculettano sugli yacht, oppure sulle terrazze che sovrastano la pista. Fare l’ombrellina in griglia ormai è superato. Ed ecco comparire i maschietti, in polo d’ordinanza, a reggere i paletti con i numeri di gara dei piloti. Revolution!

Penalità random: Sainz non si ferma al peso. Retrocesso fino a Ventimiglia. Alonso perde la Mclaren al Mirabeau (o meglio, la Mclaren va per fatti suoi) colpendo Hulkenberg: 5 secondi di penalità. Ricciardo adotta la tattica “sponda”, classica dei videogiochi, per eliminare Raikkonen. Niente sanzioni. Le feste del giovedì e venerdì sera devono essere state molto divertenti, per chi era in commissione gara.

Brundle uomo del rischio: date una medaglia a quest’uomo. Con quale coraggio puoi chiedere a Hamilton quanto brucia aver perso la gara dopo pochi minuti che è sceso dalla macchina? Ho sinceramente temuto per l’incolumità fisica del buon Martin. Ma per fortuna Lewis ha mantenuto i nervi saldi. Pensate cosa sarebbe successo se il contratto non fosse stato già rinnovato…

Prossimo appuntamento per le Pillole del Canada!

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2 Commenti su “Le 10 Pillole del GP di Monaco 2015”
Omar dice:

Sul retrocesso fino a Ventimiglia stavo morendo dalle risate! Sei sempre il top!

Monica dice:

Maldonado ti ispira sempre le pillole migliori. Come faresti senza di lui

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