Fulmini, saette, scintille. Nuvole, acqua, Safety Car. E ancora incidenti, sospensioni che volano, penalizzazioni.
Il Gp del Brasile mantiene le aspettative e lascia con il fiato sospeso per un’ora e mezza.
Ma, alla fine, il vincitore del Mondiale, con stimato merito è lui. Foto di Copertina (cliccateci sopra..) dedicata a Bernd Maylander, autentico dominatore del GP, del Mondiale, dell’universo.
Taglia il traguardo per primo davanti a Button, Alonso e Massa, ma dato che è timido lascia agli altri tre la gioia di assaporare il podio.
Vi ricordate dopo Austin? “Vettel o Alonso? Nel dubbio Bernd”.
E andiamo con le ultime Pillole dell’anno.
1 – Jenson Button
Da oggi in poi lo chiamerò CASPER. Perchè nessuno lo vede, nessuno lo considera, e intanto lui scemo scemo cacchio cacchio va a vincere una gara che assomiglia più ad un terno al lotto. Intorno a lui succede di tutto, e lui impassibile porta a spasso la Mclaren lontana dai guai. Con due soste contro le 75 degli avversari, nonostante una Safety Car, nonostante il KO Wireless che oggi ha cercato di annientare qualsiasi cosa. Chapeau, Jenson. Vai Jessica, è tutto tuo!
2 – Fernando Alonso
Il Ko Wireless 3.0, di terza generazione appunto, debutta ad Interlagos. Ne fanno le spese Maldonado e Senna (le Williams si rifiutano di fermarsi al peso il sabato e sopra Vettel la domenica), Hulkenberg, di sponda Hamilton, il cielo di Interlagos stessa che non ci capisce più niente, Raikkonen che tenta di entrare in autostrada. Nonostante questo, il KOW dimostra limiti di giovinezza, e il colpaccio non riesce. Alla prossima.
3 – Felipe Massa
Il casco rosso che porta in pista, dedicato al papà ex pilota, è inquietante: ricorda alla lontana (molto) il Kaiser, ma è in pista che lui il Kaiser lo ricorda un po’ meno lontanamente, con una gara dalla sontuosità che sarebbe stata pagata 300 a 1.Sorpassi formidabili, help a Fernando pazzeschi. IncrediBBile. Poi non riesce a scendere dalla macchina e scopri che in realtà al volante c’era proprio papà Massa, un po’ impacciato vista la stazza nell’uscire dalla Ferrari. Promosso a pilota titolare all’istante.
4 – Mark Webber
Lui non lo si vede, non se lo fila nessuno, ma non fa nemmeno nulla per mettersi in mostra oltre un testacoda per dare spettacolo. Tutto questo mentre il compagno di squadra rimonta dal fondo e compie una Abu Dhabi parte seconda. Chissà se continueranno le teorie sui favoritismi verso il biondino. SI! Perchè al rientro ai box trova la serranda chiusa. Si sono dimenticati di lui. E’ stato avvistato con Raikkonen alla ricerca dell’autostrada.
5 – Kimi Raikkonen
Come puoi non adorarlo? Va lungo all’ultima curva, entra in un vicolo che conosceva solo lui, si ritrova davanti un CANCELLO (ci era già passato nel 2001 “ed era aperto”, dice). Cerca il tasto “Open Door” sul volante, ma poi capisce che quello non è un nuovo ostacolo messo lì da Bernie. Ma se l’è anche cercata, eh. Non voleva essere disturbato alla guida? Bene, hanno disattivato il navigatore via radio. Per il prossimo anno “mi assicurerò che il cancello sia aperto”. Già sa che ripasserà da lì. Idolo.
6 – Nico Hulkenberg
Corri la gara della vita, sei primo, poi secondo, poi riprendi il primo. Stai guidando sull’umido con le gomme da asciutto. Ti parte la macchina mentre lo superi, lo sbatti fuori incolpevolmente. E ti danno anche un DT. Solidarietà, Nico. Hai corso una gara da 10, qualsiasi cosa abbiano deciso i sapientoni che ti hanno dato quella penalità. Non viene neanche da ironizzarci su. Comunque, porcata a parte, arriva quinto. VJ stasera offre a tutti.
7 – Michael Schumacher
Pillola numero 7 per il numero 7, arrivato 7°, Proprietario di 7 titoli Mondiali. Il ritiro/2 di Schumi è uno schiaffo a Rosberg, alla Mercedes, ai detrattori, al “con la pioggia ci vede meno”, alle stronzate che per tre anni ne hanno disseminato il cammino. Lui continuerà a guardare tutti a testa alta, perchè se il pilota non aveva bisogno di dimostrare ancora qualcosa, l’uomo ha imparato molto altro a livello umano. Gli altri, invece, dovranno trovare qualcun’altro da cannibalizzare per fare audience, e rimarranno dove sono. Dove? Non sta a me dirlo.
8 – Romain Grosjean
Preso per il fondo schiena per tutto il sabato dopo l’uscita in Q1, pensa lui stesso ad autorincararsi la dose andando a schiantarsi ad inizio gara, nella speranza di infrangere il record annuale di auto devastate che era nelle salde mani di Petrov, anno di (dis)grazia 2010. Sarà premiato anche lui a fine anno. Una coppa a forma di detrito di alettone anteriore. Boullier gli scalerà dallo stipendio tutti i danni, ma lui ancora non lo sa che rischia di finire sotto i ponti.
9 – Lewis Hamilton
La prova provata che il Ko Wireless di Fernando è da calibrare sta nell’effetto collaterale che deriva dal colpo inferto a Hulkenberg. Fernando andrà a scusarsi personalmente con Lewis dopo la gara “Scusa, ma dobbiamo ancora sistemare il raggio d’azione, la sponda non era prevista!”. Ultima in Mclaren, in linea con la stagione.
10 – Bernd Maylander
Altro che FUORI CONCORSO. Pensateci..l’edizione 2012 del Mondiale di Formula 1 verrà ricordata con lui, il Grande, che accompagna le vetture all’ultimo giro verso la fine del Campionato. Che ritorno mediatico, che pubblicità per il vero e unico protagonista di questa stagione. Conserverò gelosamente la foto con lui.
MENZIONI SPECIALI
Nelson Piquet
Tentano di fargli dire in tutti i modi che lui tifa per la Ferrari, ma con eroica forza si sottrae alle pressioni subite dall’esterno. Peccato che gli anni siano passati e che Zermiani non sia più in zona, altrimenti un “ma andate a cagare!” gli sarebbe scappato. Come passano i tempi..
Gufate rispedite al mittente
Pioggia, incidente al primo giro, radio bloccata, sosta ai box in più, 15 secondi per montare un treno di gomme (manco Irvine….), auto con gli scarichi al vento. Nonostante questo, Vettel ha vinto comunque il Mondiale. Si può gufare quanto si vuole, ma prima di gufare gli altri sarebbe il caso di concentrarsi sul proprio.
DRS, KERS, Sortilegi vari
Bastano una pista d’altri tempi e un po’ di sana pioggia per riportare la Formula 1 a quello che dovrebbe essere sempre. Uno sport che trasmetta emozioni dal primo all’ultimo giro. Ma attenti, lo Zio Bernie sta cercando di brevettare il sistema di rilascio dell’acqua da parte delle nuvole.
Voi che leggete
Pillola di ringraziamento doverosa rivolta a chi continua a leggere le Pillole, senza stancarsi dopo due anni di letture di queste quattro cialtronate da strapazzo. Fa piacere sentire che vengono apprezzate. Anche se, personalmente, preferisco le cose un po’ più impegnate, ecco. Grazie comunque a tutti!
Si chiudono qui le Pillole 2012. Ci saranno nel 2013? Ai posteri l’ardua sentenza.
Saluti e baci.
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