Le 10 Pillole del GP d’Austria 2015

di Alessandro Secchi
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Pubblicato il 22 Giugno 2015 - 16:15
Tempo di lettura: 6 minuti
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Le 10 Pillole del GP d’Austria 2015
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Saremo tutti concordi nel dire che il messaggio profetico “Probabilità Safety Car: 0%” apparso su Sky poco prima della partenza del GP d’Austria è roba da far impallidire i Maya. E infatti dopo due curve ecco che Maylander, allineato alla profezia e fino a quel momento in costume da bagno in sella al toro che sovrasta la pista di Zeltweg, si deve rivestire di tutta fretta per calarsi nella Safety Car.

A parte questo, il Toro di Zeltweg va sicuramente più veloce (da fermo) delle Red Bull in pista, che in un anno e mezzo sono passate dal dominare al nascondersi nel paddock. E alla fine è il biondo Rosberg a spuntarla dopo aver infilato il buon Luigino in curva uno.

Foto di copertina dedicata al vero GP d’Austria che si è corso ieri, ovvero il concorso di bellezza tra la fauna austriaca. Roba di primo livello.

Via con le Pillole:

1 | Pastor Maldonado : ieri sera grandi festeggiamenti in casa Lotus. Dopo mesi di sperimentazione senza successo, è pronta la versione 2.0 dell’ESP made in Enstone. Un controllo di stabilità a prova di Maldonado. Basti vedere com’è uscito dal tentato suicidio dietro Verstappen (il quale, a sua volta, ha cambiato pannolino appena tornato ai box).

2 | Fernando Alonso : dopo la penalizzazione di 25 posizioni con la quale lui e Button sono partiti direttamente da Vienna (è stato lo spagnolo a svelarlo), Fernando è sbottato: “Voglio tornare sulla Ferrari, al volo!”. E siccome non è uno che fa troppi voli pindarici, è passato dalle parole ai fatti. Proprio al volo ha tentato di calarsi nella SF15-T, senza successo però.

3 | La Mclaren : “Questo GP sarà un test”. Con tutta la buona volontà, un test di 8 giri pare un po’ pochino. Ricordiamo che anche la Manor, arrivata a Melbourne con il libretto di montaggio dell’Ikea, riesce a girare con una discreta regolarità, pur prendendo palate di giri. Da #MakeHistory, a #MakeTest, a #MakeShit, la strada è veramente breve.

4 | Nico Hulkenberg : quinto in qualifica, sesto in gara, con una Force India. Non me lo sarei mai aspettato da uno come lui, davvero. Prestazione assolutamente inattesa da parte di uno che non ha mai fatto vedere niente e non è mai stato nell’interesse dei top team, e che ad un tratto si mette a correre come un disperato. Chissà da dove pensa di arrivare, questo, da Le Mans per caso?!

5 | Davide Valsecchi : Ok, non corre, ma una pillola la merita tutta per gli sguardi attentissimi rivolti alle carrozzerie austriache durante la tre giorni di Zeltweg. Attendiamo con ansia descrizione dettagliata dei diffusori, dei musi e delle pance delle austriache in veste tradizionale incontrate sulla griglia di partenza e nel paddock. Ingrifatissimo (e come dargli torto).

6 | Felipe Massa : chi di dado perisce, di dado ferisce. Dopo anni a perdere posizioni per le sfighe più mirabolanti abbattutesi nelle corsie box, per una volta è proprio grazie ad una di queste che il buon Felipe si guadagna il podio, e manco a dirlo proprio su una Ferrari. Fosse stata pure con sopra uno spagnolo, tra nove mesi Felipinho avrebbe un fratellino: Fernandinho.

7 | Nico Rosberg : Nelle ultime settimane si sono accese le polemiche sull’utilizzo dell’olio di palma da parte della Nutella. E dato che il buon biondino dalla faccia d’angelo è un grande estimatore del prodotto, ne ha scoperto un nuovo utilizzo. Vale a dire il collante da asfalto. Applicato sulla piazzola della pole position, precisamente. E via, verso nuovi traguardi.

8 | Sebastian Vettel : “Non preoccupatevi”, “un errore può capitare”, “siamo una squadra”, bla bla bla. Le nostre fonti affidabilissime ci raccontano che ieri sera, nel paddock, alcuni meccanici Ferrari (quelli non ancora appesi in sala mensa) siano stati avvistati gattoni sui resti dei dadi spanati nelle ultime gare, comandati dal prode Seb truccato ad arte e con tanto di baffetto di nefasta memoria.

9 | Kimi Raikkonen : Potremo criticarlo da qui al giorno tendente all’infinito per le sue prestazioni in pista, ma per il biondo finlandese vale lo stesso discorso del biondo inglese Button. Noi qui sul divano a criticare, loro sul divano a palpare Jessica uno e Minttu l’altro. Con tanto di gesto dell’ombrello e / o birretta dall’altra parte. Vedete voi.

10 | Lewis Hamilton : lui invece, ultimamente, viene accostato sempre più a James Hunt (o alla fauna che lo accompagnava) e sempre meno a Lewis Hamilton. Con il risultato che tra un occhiale in platino, un orecchino di diamanti, una collana grossa come una catena di distribuzione e un anello che pesa 15 kg, non si accorge nemmeno dei piccoli tranelli nei quali lo accompagna il prode Nico. Qui ci vuole il ritorno di Nicole.

FUORI CONCORSO | Bernd Maylander : come detto ad inizio Pillole, il nostro eroe stava prendendo il sole a cavalcioni del Toro di Zeltweg pronto a gustarsi la gara, quando il reminder profetico su Sky gli ha raggelato il sangue. E infatti poi gli è toccato scendere al volo e tornare in Safety Car. In costume, perché qualcuno gli ha pure fregato la tuta.

MENZIONI SPECIALI

Le glorie in pista : accendi la televisione e trovi in pista Piquet, Patrese, Berger, Lauda, Prost, Martini, Alesi, al volante di auto belle da matti e che fanno un casino pauroso, tanto da dover abbassare il sub in sala. Dopo 5 giri finisce tutto e ritrovi in griglia gli attuali aspirapolveri. E ti senti vecchio e triste pensando ai bei tempi andati.

La presenza del presidente : non avete fatto caso anche voi al fatto che, indipendentemente da chi ricopre la carica, la figura del Presidente Ferrari in pista durante un Gran Premio non è che porti poi tutta questa fortuna, almeno ultimamente? Sarà un caso ma nelle ultime stagioni capita sempre qualcosa. Meglio stare a debita distanza…

Il santino in Toro Rosso : bellissimo il santino apparso nei box Toro Rosso in modo da scongiurare religiosamente implosioni delle Power Unit Renault. Ormai si è arrivati alle preghiere. Si attendono livree con rosari e Padre Pio sul cofano.

Independence Day : alzi la mano chi, nel confronto Verstappen – Maldonado, non ha temuto per il futuro dei propri figli e della razza umana. Mentre Pastor si avvicinava all’irrefrenabile minorenne, ammetto di aver scritto le mie ultime volontà su un fazzoletto intriso di lacrime. Per fortuna, l’ESP 2.0 ha evitato la tragedia mondiale.

Prossimo appuntamento per le Pillole del Gran Premio di Gran Bretagna, tra due settimane.

Saluti!

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