Le 10 Pillole del GP d’Austria 2014

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
25 Giugno 2014 - 09:00
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Con colpevole ritardo da parte del sottoscritto, ecco le Pillole del doppio giorno dopo del GP d’Austria. Mi fustigo implorante perdono per il ritardo, anche se fortunatamente queste righe sconsiderate non sono altro che un pour parler..!

In Austria il Toro viene azzoppato. La gigantesca statua a forma di Toro che campeggia sul Red Bull Ring viene violentata con tanto di stella a tre punte piazzata sul nasone, segno del passaggio delle argentate che, per far durare un po’ di più i minuti di veglia degli spettatori, fingono di prenderle in qualifica e di faticare in gara. Alla fine è ancora il biondino a spuntarla, mentre Luigino inizia a consolarsi già da adesso con la bella Nicole..chiamalo pirla, d’altronde.

Foto di copertina dedicata ad un uomo legato sentimentalmente a questa pista. Emozioni fortissime, come quella del 2002… La voglia di spaccare il mondo come mai nella vita.

Via con le Pillole!

1 – Mark Webber: proprio lui. Le statistiche dicono che si è presentato sulla griglia di partenza in tre occasioni dopo il ritiro dell’anno scorso (Melbourne, Montecarlo, Spielberg) e in altrettante occasioni il suo ex-mai-miglior-amico Vettel si è ritirato. Ecco a voi il KO Wireless di Ricciardo!

2 – Nico Rosberg: ormai la tattica Mercedes è chiara: far finta di essere in difficoltà, inventarsi giri abortiti in qualifica per partire ad handicap e poi recuperare in gara e vincere festanti per la rimonta. Roba che il biondino, se volesse, si doppierebbe da solo. Che poi la sensazione di avere giri in più ce l’ha già, con tutto ‘sto champagne la testa gira, gira, giraaaa..

3 – Lewis Hamilton: per tornare al punto 2, la vera Mercedes è quella che proietta Luigino tipo uomo cannone al circo. Anche qui c’è il trucco, alla W05 viene applicato un paracadute delle dimensioni della Svizzera per non farlo vincere con mezz’ora di anticipo. Peccato che gli rimane attaccato così come lui rimane attaccato agli scarichi del biondino. Insomma, ‘sta gara per lui è tutto un attaccarsi al..

4 – Felipe Massa: il miracolo si presenta sull’Austria intera sabato pomeriggio, quando dopo 55 anni dall’ultima sciagurata pole di Interlagos 2008 (ogni volta che gliela si nomina perde un centinaio di capelli) il Felipino trova il giro della vita e parte al palo. Palo che rimane attaccato alla Williams per tutta la gara oltre a pesare 250 kg che non gli permettono di superare nessuno e, anzi, essere uccellato ai box dai primi tre.

5 – Sebastian Vettel: “tell me what to do please”. Il ditino più sfigato del circus 2014 chiede cortesemente cosa fare al team dopo essere rimasto fermo in mezzo ai maroni sulla pista. Chiede con cortesia, perchè la soluzione ce l’avrebbe anche. Stivali chiodati e una bella rivisitazione aerodinamica della RB10. Mi sa che il nome dato alla sua vettura 2014 non lo consiglierà nemmeno al peggiore dei nemici.

6 – Sergio Perez: finalmente Speedy GonPerez mostra una gara alla sua maniera. Prima sosta lunga 250 giri per recuperare terreno vista la partenza arretrata e ultimo stint alla velocità della luce. Gara che riporta alla memoria i tempi Sauber: quando era costante, andava anche a podio, non minacciava incolumità varie..a qualsiasi oggetto nel raggio di 4 km..

7 – Esteban Gutierrez: sei un pilota. ti fanno ripartire dai box senza avvitarti una ruota. Perdi un minuto. Ti prendi uno stop and go. Nella prossima gara parti 10 km più indietro. Manca la crocifissione in sala mensa e al povero giovincello le abbiamo appioppate tutte, mentre chi ha realmente sbagliato ai box se la passa liscia. Facile così eh?

8 – Kimi Raikkonen: ufficialmente dopo due giri gli hanno detto che aveva problemi ai freni. Ufficiosamente: dopo 10 giri ha saputo che erano finiti i gelati nel frigo. Dopo 20 giri che era finita anche la sua bevanda preferita. Dopo 45 giri hanno messo un altro ingegnere che non sapeva l’inglese alla radio. A fine gara non ha trovato più il box, tanto era tardi.

9 – Fernando Alonso: ragazzi, qui il KO Wireless non funziona più. Fernando si è dato al Far West! Un lazo lungo 500 metri con il quale si è agganciato alla Williams di Massa, dopo aver spento la F14T, iniziando a tirare con le mani per avvicinarsi.. ancora pochi giri e ce la faceva, oltre ad aver risparmiato un po’ di benza.

10 – Bottas: e dedichiamogliela una pillolina all’omino Michelin in miniatura (solo a me sembra possa esplodere da un momento all’altro?), che si è guadagnato col sudore e con fatica il suo primo podio dell’anno! Ma, soprattutto, ha potuto assaggiare quello champagne tanto sognato, da buon finlandese. C’è da dire che ha lasciato un goccio anche per Kimi, anche se visto il ritardo dell’altro non si sa se nel frattempo qualcuno si è scolato il fondo..

FUORI CONCORSO – Bernd Maylander: in realtà il nostro non sarebbe nemmeno da citare perchè semplicemente non si è fatto vedere. E’ stato trovato dopo 5 ore dalla fine della gara su quello che rimane del vecchio tracciato dell’Austria, a scodare e driftare come un pazzo. Cerchiamo di capirlo…sai che palle attendere ai box per niente?

MENZIONI SPECIALI

La Red Bull: intesa come azienda e non squadra di F1. Compra il vecchio A1-Ring, lo ristruttura senza toccare il tracciato, ci riporta la F1 e vende i biglietti di tribuna a 50 euro. Raccoglie 200.000 spettatori, probabilmente più di Cina, India, Bahrain e qualche altro messi insieme. Dobbiamo farci insegnare da chi produce lattine come invogliare gli spettatori e vedere le gare?

Lauda sulla Ferrari: lo shock che non ti aspetti. I tifosi per un attimo sperano di rivedere una Ferrari vincente con Lauda al volante, ma poi devono svegliarsi e rendersi conto che la Ferrari attuale è quella che verrà guidata un paio d’ore dopo. E giù di maledizioni.

Bernie in crisi mistica: l’arzillo padrone della F1 dice che se i team più piccoli non ce la fanno più economicamente se ne possono stare a casa. Sai che bello il Mondiale con quattro squadre? Spettacolo assicurato..

Prossimo appuntamento (Puntuale, si spera) tra due settimane per il post-Silverstone.

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