Le 10 Pillole allucinogene del GP del Brasile 2015

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
23 Novembre 2015 - 17:30
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Arrivano in leggerissimo ritardo le Pillole del GP del Brasile 2015. Il tutto è dovuto al sonno che ha colpito il sottoscritto all’inizio del giro due e alla settimana necessaria a riportarlo ad uno stato di coscienza decente per poter scrivere. Recuperata la gara, con un inserviente adibito a schiaffeggiatore per non rischiare il ritorno al letargo, ecco quindi la penultima edizione delle Pillole dell’anno.

Foto di copertina dedicata al set fotografico al quale si è reso disponibile Nando Alonso, per pubblicizzare una nuova marca di shampoo per capelli.

Via con le Pillole, che se assunte dopo la scadenza potrebbero nuocere gravemente alla vostra salute.

1 – Lewis Hamilton | In queste ore, alla faccia di Toto Wolff che preme per la terza vettura, sta ridiscutendo il contratto in essere con l’obiettivo di aggiungerne una ad una squadra a caso e restare l’unico a correre con una sola Mercedes ufficiale. Giusto per chiarire quando sopporta vedere il biondino arrivargli davanti.

2 – Nico Rosberg | In queste ore, alla faccia di Lewis Hamilton, se la sta spassando ripensando a quanto, il compagno pluri titolato, possa rosicare dopo aver vinto il mondiale se lui si permette di vincere una gara insignificante arrivandogli davanti.

3 – Carlos Sainz | Dopo averla provata nei videogiochi, finalmente l’emozione di percorrere parte di pista al contrario, trainato dal carroattrezzi dopo essere rimasto (stranamente) fermo con la Toro Rosso appena aperta la pitlane. Partito dai box, rimane (stranamente) fermo dopo quattro curve.

4 – Pastor Maldonado | Abituatosi bene ad andare a punti, e persa l’occasione del Messico per colpa del compagno, non vuole lasciarsi sfuggire l’opportunità ad Interlagos. Il suo istinto gioca un ruolo fondamentale quando ‘si fa spazio’ su Ericsson a modo suo, con la solita classe sopraffina.

5 – Max Verstappen | Quello che avete visto ad Interlagos è stato il primo tentativo di ologramma misto a piloti reali della storia. Verstappen era a casa sua, nella sua cameretta, attaccato alla Playstation. Se non ci credete, chiedete agli altri piloti quanto è facile sorpassare adesso.

6 – Felipe Massa | In ottica di riduzione dei costi, a partire dal 2016 si dovranno gonfiare le gomme a fiato. Il primo tentativo è andato male. Il sistema va collaudato e l’errore ci può scappare. E così il povero Felipe rimane squalificato dal Gran Premio per una pressione sbagliata.

7 – Nico Hulkenberg | Alla seconda volta in cui s’è permesso di dire che purtroppo non potrà difendere il titolo di Le Mans, è partito il Diktat dall’alto. Nessuna inquadratura per l’eretico tedesco. Che arriva sesto con la Force India tra l’ignoranza generale.

8 – Daniel Ricciardo | Riperde il sorriso ottimista per il nuovo motore Renault non appena scende in pista al venerdì, quando si rende conto che al posto di una power unit gli hanno montato, per scherzo, un minipimer da cucina con un amplificatore collegato per rendere il sound simile al normale.

9 – Fernando Alonso | Che gli vuoi dire? Dopo lo spot pubblicitario durante le qualifiche, avvisa la clientela: “se ad Abu Dhabi mi fermo ancora, mi inventerò qualcosa di diverso” Tenetevi attaccati alla televisione, potrebbe essere spettacolo assicurato.

10 – Jenson Button | Che tristezza vederlo sul podio, solo per ricordarsi com’è fatto, tre anni dopo la sua ultima vittoria. Lo fa con la solita signorilità, che se si potesse vendere a chili aiuterebbe la Mclaren a trovare i fondi necessari a sfanculare la Honda e tornare a correre in F1.

Fuori concorso – Bernd Maylander | Oggetto non identificato. Evidentemente si è portato a Rio per assistere con largo anticipo ai preparativi del Carvevale 2016.

MENZIONI SPECIALI

I grid boys | Ci sarebbe voluto quel grande uomo di Eddie Irvine a commentare la comparsa dei grid boys mischiati alle grid girls brasiliane. Avrebbe detto più o meno così: “A me piaci corere i caminari in una vale gnoca”

“Seba, Seba” | Che Vettel non se la prenda, ma quattro mondiali e qualche decina di vittorie non bastano a convertire, oltre ad alcuni tifosi ferraristi, anche i tifosi brasiliani. Ad Interlagos nessun coro è stato e sarà diverso da “Olè, Olè olè olè, Senna, Senna!”. Con buona pace di tutti.

A settimana prossima per le ultime Pillole di Abu Dhabi.

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