In tre gare AlphaTauri cambia tre piloti. Ora tocca a Lawson, con Ricciardo out, prendere il volante. Un’occasione imperdibile
Chissà come dormirà stanotte Liam Lawson. Ammesso che dorma, sia chiaro. Perché da domani il sedile della monoposto #40, ex #3 e già #21, sarà più che bollente.
Quella del neozelandese è proprio la classica sliding door, l’occasione della vita. Di quelle che capitano una volta e non sai se ce ne sarà un’altra. Specialmente se sei un pilota junior della Red Bull.
L’esempio di Nyck De Vries è ancora freschissimo e, sullo sfondo, c’è sempre lui, il Dr. Marko. Che di piloti ne ha fatti fuori un numero ormai non rammentabile e non sembra proprio il personaggio che si fa trasportare dalle attenuanti.
Perché qui di attenuanti ce ne sono parecchie e Lawson non è certo De Vries in quanto ad esperienza. Quello che voglio dire è che spero vivamente che il ragazzo abbia i nervi salvi a sufficienza per sopravvivere non tanto a questo weekend ma, soprattutto, al giudizio del super consulente di Red Bull.
Se dovesse fare bene (e per bene, in queste condizioni, intendo stare sul passo con Tsunoda) le sue quotazioni in ottica futura saliranno. E sappiamo bene che la situazione Red Bull generale è quanto meno tumultuosa: basti pensare a Pérez, che adesso sembra addirittura in bilico per il 2024.
Se dovesse fare male le attenuanti di cui sopra serviranno a poco e l’opportunità della vita potrebbe trasformarsi in una trappola, cosa che onestamente non spero perché il ragazzo va forte e l’ha dimostrato ripetutamente.
In bocca al lupo a lui, quindi. Sono curioso di vederlo all’opera.
Immagine: Media Red Bull
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