L’affaire Alpine è quello di cui non avevamo bisogno

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di Alessandro Secchi @alexsecchi83
4 Agosto 2022 - 22:24
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L’inizio settimana di Alpine è di quelli tremendi. Due piloti persi in due giorni e un’immagine che ne esce a pezzi

Come se non bastasse quanto successo in IndyCar tra Palou, Ganassi e McLaren (con tanto di causa legale), la F1 non ha voluto essere da meno suo malgrado e, grazie ad Alpine, ha il suo bel caso di contratti e controcontratti estivi con i quali movimentare i social durante la pausa estiva.

Se già la vicenda Palou ha del grottesco, con il pilota che sembra quasi non conoscere la scadenza del suo attuale contratto e si accorda con un altro, in Alpine il coefficiente di difficoltà si è addirittura alzato. Salti carpiati, avvitati, bendati e legati.

Tutto parte da Fernando Alonso, il quale in fretta e furia firma la sua fuga verso Aston Martin – si dice nella serata di domenica, dopo la gara di Budapest – in un accordo lampo dopo l’annuncio dell’addio di Vettel. Alpine fa la prima figura barbina quando casca dal pero lunedì mattina: mentre tutti pensano già a tuffarsi in limpide acque marine, scoppia la prima bomba con l’annuncio dello spagnolo, del quale non un normale impiegato, ma il Team Principal Szafnauer sembra non saperne assolutamente nulla.

L’uscita di Fernando già di suo lascia un po’ così: dopo esser stato cercato e riportato in F1 a 39 anni suonati, dopo una stagione e mezza prende e fa le valigie. Corsi e ricorsi storici, uno pensa. Però dai, finalmente si libera il sedile per Piastri, ingiustamente a piedi per mancanza di posti. Perché in Alpine ci va Piastri, vero?!

Martedì pomeriggio arriva l’annuncio. Piastri è pilota Alpine dal 2023. Comunicato stampa, parole di Szafnauer – stavolta è sul pezzo, o almeno lo crede – ma non del pilota. Vabbè, in Australia è notte, magari le sue dichiarazioni arrivano domani.

Magari. Mentre tutto il mondo del Motorsport (piloti, team, categorie nelle quali ha corso) si sbuccia le mani a scrivere per applaudire l’arrivo tanto atteso di Piastri in F1 con tweet trionfalistici, Piastri prende e smentisce tutto.

(Diapositiva della mia reazione alla notizia. Ma non abituatevi, per i meme qui dentro bisogna passare sul mio cadevere)

Il web si rivolta: altra sequenza di tweet, meme, volti interdetti. Ma anche, almeno per quanto mi riguarda, un filo di tristezza.

Succede che Alpine pensa di tenere Alonso offrendogli un solo anno di rinnovo e lascia passare la scadenza per attivare l’opzione su Piastri. Giorno della scadenza? Domenica 31 luglio. Cosa succede nei due giorni successivi? Perde sia Alonso che Piastri. Immaginate le facce al quartier generale. Altro che ferie. E così Alpine ci fa una doppia, tripla figura bieca. Giustifica la proposta di rinnovo di un solo anno ad Alonso con la sua età. Eppure l’ha fatto rientrare a 39 e mezzo in F1: pensava che fosse Benjamin Button? E poi a che pro divulgare un comunicato senza accordo con quello che doveva essere il nuovo pilota? Follia, se mi passate il termine.

Insomma, non si sentiva la necessità di una situazione del genere. Tutta la telenovela fa molto, purtroppo aggiungo, Drive to Survive, con quella sequenza di eventi che fa più pensare ad una messa in scena piuttosto che a rapporti lavorativi ed economici ad alto livello tra professionisti, a loro volta seguiti da altrettanti esperti del settore.

Già ci pensa il mondo dell’informazione a calpestarsi i piedi da solo con notizie inventate e quant’altro. Ci manca solo che ora siano i diretti interessanti a rendersi protagonisti di certe situazioni.

alpine

Quello che fa più ridere di tutta questa storia? Il signore qui sopra. Che, mentre tutti si stanno chiedendo cosa stia succedendo, alza il pollicione dalla sua Oviedo e non da un’isola della Grecia come credeva Szafnauer – sempre più sul pezzo – per una figura a livello d’immagine davvero pessima da parte di Alpine. Che, ora, un pilota lo deve proprio cercare.

Se fossimo ad aprile si potrebbe pensare non a un pesce ma ad una balena. E invece, cari miei, è tutto vero. Tristemente, direi.

Alla prossima puntata: magari aspetteremo mezz’ora in più prima di pubblicare il prossimo comunicato…

Immagine: ANSA

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