L’addio amaro di Domenicali. Servirà?

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
14 Aprile 2014 - 13:45
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Alla fine, la testa più attesa è stata servita. Stefano Domenicali si è dimesso dal ruolo di Team Principal della Ferrari e lascia Maranello dopo 23 anni.

“Ci sono particolari momenti nella vita professionale di ognuno di noi” – ha detto Domenicali – “in cui ci vuole il coraggio di prendere decisioni difficili e anche molto sofferte. E’ ora di attuare un cambiamento importante. Da capo, mi assumo la responsabilità – come ho sempre fatto – della situazione che stiamo vivendo. Si tratta di una scelta presa con la volontà di fare qualcosa per dare una scossa al nostro ambiente e per il bene di questo gruppo, a cui sono molto legato. Ringrazio di cuore tutte le donne e gli uomini della squadra, i piloti e i partner per il magnifico rapporto avuto in questi anni.
A tutti auguro che presto si possa tornare ai livelli che la Ferrari merita.
Infine, vorrei fare l’ultimo ringraziamento al nostro Presidente per avermi sempre sostenuto e un saluto a tutti i tifosi con il rammarico di non aver raccolto quanto duramente seminato in questi anni”.

Le dimissioni di Domenicali sono state accettate dal Presidente Montezemolo:

“Ringrazio Domenicali non solo per il costante contributo e impegno, ma per il grande senso di responsabilità che ha saputo dimostrare anche oggi anteponendo l’interesse della Ferrari al proprio”. Accettando le dimissioni, Luca di Montezemolo ha aggiunto: “Ho stima e affetto per lui, che ho visto crescere professionalmente in questi 23 anni di lavoro insieme e per questo gli auguro ogni successo. Voglio anche augurare buon lavoro a Marco Mattiacci, manager di valore che ha accettato con entusiasmo questa sfida”

Marco Mattiacci, manager responsabile della divisione Ferrari per il Nord America (non ha quindi esperienza nel motorsport) sarà subito a capo della Gestione Sportiva.

Questo è quanto successo oggi, o meglio questa mattina.

Ora, qualche piccola considerazione sparsa.

– I tifosi sono stati accontentati. Si chiedeva a gran voce la testa di Domenicali, e questa è finalmente arrivata. Probabilmente molti sono convinti che questo cambio significherà tornare a vincere già in Cina e varrà alla Ferrari la risurrezione nel giorno di Pasqua. Domenica sera, probabilmente, si renderanno conto di aver preso un piccolo abbaglio.

– Il gesto di Domenicali è apprezzabile. Ha preferito farsi da parte piuttosto che attendere una triste fine come alcuni illustri colleghi negli anni precedenti. In questo senso, si è assunto le sue responsabilità, che per inciso non credo proprio siano TUTTE le responsabilità delle delusioni Ferrari di questi ultimi tempi.

– Viene a mancare il parafulmine in Ferrari. Domenicali ha coperto tutto e tutti fino ad ora, e di certo dalla Cina in poi non si potrà chiedere la testa di Mattiacci, il quale credo abbia bisogno di molti, molti incoraggiamenti. E anche qualche complimento per aver accettato di sedersi su quella sedia.

– Anche quest’anno una testa è saltata. E già ad inizio stagione. Vediamo se da qui alla fine dell’anno sarà qualcun’altro a fare un bel balzo fuori da Maranello al netto dell’intoccabilità di Mattiacci almeno per questa stagione e per la prossima.

– Come ho sempre sostenuto, credo che un capro espiatorio all’anno sia il simbolo di una totale mancanza di fiducia all’interno della Ferrari. E dell’ormai totale inesistenza di un gruppo unito, quello che servirebbe cioè per rimboccarsi le maniche e ripartire.

– Mi spiace, tutto sommato, per Domenicali. Al di là di quelle che possono essere state le sue responsabilità, mi è sempre parso persona pulita e leale. Avrà bisogno di una vacanza per riprendersi, e gli auguro di trovare la sua strada per il futuro (magari un po’ meno caotica)

Infine, adesso voglio vedere se e cosa cambia. La mia idea è che la tanto invocata inversione di tendenza non ci sarà, e che l’uscita di scena di Domenicali sarà solo l’ennesima di una lunga serie.

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3 Commenti su “L’addio amaro di Domenicali. Servirà?”
-Dave dice:

Bah, che Domenicali non fosse un gran che come teamp principal è ovvio, altrimenti non si sarebbe mica dimesso…però mi piacerebbe veramente capire quali siano state le sue responsabilità in questi anni: Kimi cacciato nel 2009, mondiale perso nel 2010, certi errori di strategia nel 2012 (in cui si è perso un’altro mondiale), tenere Massa a oltranza, macchina non competitiva in questa stagione….è veramente colpa sua? E se sì, in che misura??

Dariok dice:

un altro errore, sempre che sia dipeso da lui, è stato l’allontanamento di Kimi e precedentemente non aver voluto puntare su di lui nel 2008.
Ma non mi pare brillante l’idea di sostituire il buon Domenicali (persona che ho sempre apprezzato) con un manager; spero però di essere smentito. Detesto Briatore, ma avrebbero dovuto cercare un personaggio più simile a lui, più dentro le corse, fosse un Florio o un ex pilota.
Poi il flop di quest anno è detestabile per il semplice fatto che le squadre hanno dovuto progettare a tavolino un motore totalmente nuovo, con pochi ed inutili test. Un campionato per ingegneri di motori, chi l’ha azzeccato non ha più (probabilmente) possibilità di essere riacchiappato durante la stagione.

massj dice:

Domenicali è stato onesto e generoso. I suoi più grandi errori: cacciare Costa, tenere Massa e affidarsi a Fry, che spero che sia il prossimo a saltare. Ho sempre avuto dei dubbi anche su Marmorini visto che il v8 toyota non era granché. Mattiacci credo che serva a fare un po’ di pulizia e ad avere una gestione di polso contraria a quella conciliante di domenicali che si fidato troppo dei suoi tecnici.

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