La Red Bull ha perso l’appello contro la squalifica di Daniel Ricciardo nel Gran Premio d’Australia.
L’australiano si era piazzato al secondo posto, ma è stato squalificato, dopo che i commissari hanno scoperto che la sua Red Bull aveva superato il limite stabilito dal flussometro di 100 kg/h di benzina ammessi in gara. Il team si è immediatamente opposto alla decisione ed ha fatto appello, affermando di aver usato le proprie strumentazioni per controllare il flusso e il consumo del carburante, a causa della poca affidabilità dei sensori della FIA.
Ieri ha avuto luogo l’udienza, ma non ha avuto un esito positivo per il team di Milton Keynes, dato che la FIA ha confermato questa mattina la decisione presa dai commissari.
“La Corte, dopo aver ascoltato le parti e aver esaminato i documenti, ha deciso di attenersi alla decisione numero 56 dei commissari, che avevano deciso di escludere l’Infiniti Red Bull Racing numero 3 dal risultato finale del Gran Premio d’Australia”.
“La Corte Internazionale d’Appello è stata presieduta da: Harry Duijm (Olanda), Rui Botica Santos (Portogallo), Philippe Narmino (Monaco), Antonio Rigozzi (Svizzera) e Jan Stovicek (Repubblica Ceca)”.
Entro la fine di questa settimana, la FIA pubblicherà per intero la sentenza.
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