Se la MotoGP ti sperimenta più che la F1

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
31 Gennaio 2017 - 14:45
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Questa notte in quel di Sepang è saltata fuori una novità che potrebbe segnare un nuovo corso.

Come sappiamo da questa stagione sono state bandite le alette che Honda, Ducati (soprattutto) e Yamaha avevano portato in pista in passato, e che a quanto pare in termini aerodinamici e di grip sull’anteriore fornivano alcuni vantaggi. Tanto che, come foto testimonia, in Malesia è comparsa quella che potrebbe essere la furbata dell’anno.

Zona grigia del regolamento? Probabile, fatto sta che sulla nuova Yamaha le alette sono ricomparse… carenate. Si può infatti vedere come le carene laterali sotto il cupolino siano allargate per ospitare, appunto, due alette interne. Evidentemente più piccole rispetto ai mini alettoni comparsi sulla Ducati nella scorsa stagione, ma soluzione che potrebbe, comunque, fornire dei vantaggi se dovesse essere ritenuta funzionale e, soprattutto, funzionante.

Oltretutto, una carena un po’ più larga può aiutare i flussi d’aria a passare oltre le gambe del pilota, riducendo il coefficiente di resistenza aerodinamica.

Tentativo apprezzabile di inventarsi qualcosa, che ricorda quanto in F1 si sia ormai fermi e standardizzati sotto questo punto di vista: sono passati i tempi di mass damper, buchi nel diffusore, scarichi soffianti e via dicendo, anche perché ora appena qualcuno prova ad uscire dal seminato viene subito additato di ladrare sul prossimo.

Libertà progettuale, questa sconosciuta.

Foto di copertina: Twitter MotoGP account

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