Quando Fernando Alonso ha lasciato la Ferrari, all’improvviso l’opinione sul 2 volte campione del mondo da parte di tifosi e media italiani è cambiata. Se fino all’anno scorso lo spagnolo veniva considerato il pilota più forte in pista, e soprattutto il fuoriclasse che portava alla Ferrari risultati nonostante delle vetture non sempre competitive, ora con la crisi Mclaren e prestazioni deludenti, l’asturiano è diventato il bersaglio preferito da colpire.
E a colpirlo sono appunto tutti quelli che dal 2010 al 2014 ne hanno proclamato la santificazione (sbagliando), e che ora si scaldano sentendo diverse dichiarazioni di Alonso contro la Ferrari. La differenza? Che Alonso ha mantenuto la sua “logica” il suo atteggiamento, che purtroppo per lui (poi dipende dai punti di vista) ne ha contraddistinto la carriera in certe scelte e decisioni. Mentre ora chi twitta o spara a zero dimostra la propria incoerenza rispetto a quanto detto fino a pochi mesi fa.
Che Alonso non sia simpaticissimo è chiaro, ma non lo era nemmeno alla Ferrari quando ogni tipo di cosa gli veniva perdonata e ogni prestazione spesso e volentieri “ingigantita”. Quindi dove sta l’errore? Per me le parole di Fernando nei confronti della Ferrari sono più che legittime, e se ci pensate assolutamente vere (chi può dire il contrario?). Chi deve “rivedere” un po’ le cose, sono gli appassionati stessi, che ora ridono di lui, ma che durante gli anni scorsi “pregavano” e concedetemi la parola Alonso stesso. La logica di Fernando è sempre la stessa, coerente con il suo essere, la coerenza di altri invece no.
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