Il 2016 della Formula 1 iniziava così, in Australia, dopo nemmeno 20 giri. Con Fernando Alonso che usciva sostanzialmente illeso (anche se poi costretto a saltare una gara) da uno dei botti più spaventosi degli ultimi dieci anni. Per tornare a livelli simili, probabilmente, bisogna tornare a Robert Kubica, anno 2007, GP del Canada. Vederlo fuori da quello che restava della Mclaren è stato uno dei momenti più felici dell’anno.
Ho scelto questa immagine come simbolo di come ci si possa rialzare anche dopo i momenti peggiori. Dopo una scena così, una foto così, un trauma così subito in partenza d’anno, non poteva che andare via tutto per il meglio, e così sostanzialmente è stato. Anzi, il 2016 ci ha regalato molte sorprese, soprattutto nell’ultimo mese.
Il 2016 è stato anno di soddisfazioni personali enormi. Ho conosciuto persone nuove e fantastiche, concluso progetti, messi in cantiere altri. Il 2017 dovrà essere la chiusura del cerchio. Per quanto riguarda il nostro sito è stato un buon anno. Ci sono stati cambiamenti, drastici ma necessari. L’ultimo dei quali, tecnico, con il passaggio ad un nuovo server, ci ha consegnato un nuovo modo di lavorare e di mostrarvi i risultati dell’impegno in questo progetto.
Non resta che augurare a tutti voi, da parte mia e di chiunque dedica il suo tempo per portare avanti Passione a 300 all’ora, uno splendido 2017. Allo stesso tempo, colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro mi aiutano e si aiutano per tenere vivo tutto quello che vedete. Chi scrive, chi è in seconda linea, chi è meno visibile ma fa comunque tanto per far sì che tutto funzioni al meglio.
Un abbraccio virtuale.
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