Domenica pomeriggio, mentre ero in un bar a osservare in televisione il Gran Premio di Gran Bretagna e a scrivere la cronaca per il sito, ad un certo punto mi sono sentito un po’ come Helmut Zemo nel film Capitan America: Civil War. Quando il sokoviano venne raggiunto dall’Eroe Americano, insieme ad Iron Man e al Soldato d’Inverno, in un bunker anti-atomico della Siberia, pronunciò una particolare frase nei confronti di Rogers, poco prima di aizzargli contro l’Uomo di Ferro: “Che belle che sono le imperfezioni…”
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