Kimi – Valtteri, Seb-Daniel. Che regolamento idiota, ragazzi

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 2 Novembre 2015 - 16:00
Tempo di lettura: 3 minuti
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Kimi – Valtteri, Seb-Daniel. Che regolamento idiota, ragazzi
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Per introdurre l’argomento, parto proprio dal regolamento che parla dei sorpassi:

“Any driver defending his position on a straight, and before any braking area, may use the full width of the track during his first move, provided no ‘significant portion’ of the car attempting to pass is alongside his. Whilst defending in this way the driver may not leave the track without justifiable reason.

For the avoidance of doubt, if any part of the front wing of the car attempting to pass is alongside the rear wheel of the car in front this will be deemed to be a ‘significant portion’.”

Tradotto:

“Qualsiasi pilota che difende la sua posizione su un rettilineo o prima di una zona di frenata, può sfruttare tutta la larghezza della pista durante il suo primo spostamento, appurato che nessuna ‘parte significativa’ dell’auto che tenta il sorpasso sia affiancata. Durante la difesa della posizione, il pilota non può superare i limiti della pista senza un motivo giustificato.

Per non dare spazio a dubbi, se qualsiasi parte dell’alettone anteriore dell’auto che tenta il sorpasso è affiancata alla ruota posteriore dell’auto di fronte, questa viene considerata ‘parte significativa’.”

Ora, si può dire che si tratta di puttanata galattica o, citando il sempre idolo ragioner Ugo Fantozzi, una “cagata pazzesca“? Era da tempo che volevo affrontare l’argomento, ma dopo quanto successo ieri è ora che esprima le mie perplessità.

Questa regola manca di un principio fondamentale: come fa il pilota di fronte a capire quanto quello dietro è vicino o affiancato?  Chi ha scritto questa regola, si è seduto su una monoposto per verificare di persona la visuale dagli specchietti? Tenendo conto del fatto che un conto è guardarli da fermo, un conto mentre si va a 300 all’ora?

I casi di ieri sono abbastanza eclatanti, con Ricciardo e Bottas che di fatto eliminano Vettel e Raikkonen dalla gara ma, grazie al suddetto regolamento, sono totalmente nel giusto. Anzi, a dirla tutta, in alcuni casi si è parlato di colpe di Vettel e Raikkonen che non si sono smaterializzati per far passare la Red Bull e la Williams, ormai ‘affiancate’ alle due Ferrari nel momento del tocco.

Poco conta che Vettel fosse probabilmente concentrato sul cosa succedeva davanti a lui più che a slacciarsi le cinture e guardare dove si stava infilando Ricciardo. Così come poco conta che, nella prima frenata con cui Bottas si è avvicinato a Kimi, si sia portato con due ruote fuori pista prima di affondare il colpo. Il regolamento parla chiaro. Se hai un baffo dell’ala davanti un centimetro affiancato alla ruota posteriore, hai diritto di passare. Wonderful.

A questo punto, propongo un nuovo format: avete presente le vecchie autopiste della Polistil? Quelle in cui le vetture si scambiavano la corsia ad ogni giro? Ecco. Imponiamo due corsie su ogni tracciato, imponendo ai piloti di percorrerle alternativamente ad ogni passaggio. In modo che se, uno vuole passare, non deve nemmeno chiedere permesso. Così si limitano gli incidenti perchè nessuno si deve più difendere e vince semplicemente chi va più veloce.  Tanto, se tra lo sportivissimo DRS e quest’altra porcata bisogna lasciare strada a prescindere, agevoliamo del tutto il sorpasso.

No?

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