No, non ce l’ho con la scelta di garantire i bodyguard ai due spagnoli. Sapete bene che in ambito MotoGP il mio punto di riferimento è Valentino, e sapete anche bene cosa penso di quello che è successo l’anno scorso.
Però c’è un però. Gli ultras di Rossi l’avevano già promessa la battaglia del tifo per il Mugello, e mi pare di capire che non siano bastati sei mesi di distanza dal finale del 2015 per sbollire. Dover difendere dei piloti con i bodyguard per paura di ritorsioni o di chissà quale azione inadatta è la morte del tifo. Si può essere incazzati quanto si vuole per quello che è successo l’anno scorso, ma minacce e quant’altro dovrebbero restare fuori da una manifestazione sportiva.
Purtroppo, però, viviamo nel mondo della prevaricazione verbale, che sui social trova terreno fertile per esprimersi con tutta la sua forza da leoni da tastiera, ed anche nel motociclismo siamo arrivati a livelli da stadio calcistico.
Qualcosa di simile era già successo al povero Marco Simoncelli nel 2011: dopo aver colpito Dani Pedrosa a Le Mans, provocandogli la rottura della clavicola destra (non volontariamente, ovvio… ), era stato minacciato di morte e finito sotto scorta a Barcellona.
Ora tocca a Lorenzo e Marquez, che dovranno affrontare il weekend italiano da reclusi e presumibilmente sentiranno onde di fischi dalle tribune. Spero, spero, che il tutto si risolva in una bolla di sapone.
Che tristezza, però.
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Beh, vista la STUPIDITÁ di alcuni fan italiani… meglio partir prevenuti
Anche perché se non vengono i loro fan club un motivo c’è
Colpa dei tifosi di Vale se si è arrivati a tanto… ciò che è successo in pista è stato messo via da un pezzo dai piloti, anche se tante testate vogliono farti credere l’opposto… i tifosi invece si scannano ogni santo giorno “online” con insulti coloratissimi che tutto hanno a che vedere fuorché con la parola sport… questi livelli di tifo pensavo fossero circoncisi al gioco del calcio….
No, meglio così. Grosjean insegna.
questo e colpa di un sistema dove non ce rispetto la federazione quando succedono fatti gravi come gli insulti dell’anno scorso deve prendere provvedimenti da subito a metter freno a determinate situazioni qualunque sia il nome del pilota nello sport queste cose non si devono ne leggere ne vedere ne esistere danneggiano solo l’immagine di uno sport quello che parla e la pista errori ne hanno fatto tutti i piloti non sono santi ma a volte su alcuni si grava o si scrive troppo colpa anche dei giornalisti che strumentalizzano alcune situazioni questo non deve accadere.
SBK tutta la vita
quaranta_vito che tristezza veramente. E ricordo anche quando toccò al Sic. No comment.
Marco Simoncelli e Jules Bianchi…dovrebbe bastare nominare questi due giovani per far capire che non dovrebbe esistere il tifo “contro” e soprattutto arrivare a minacciare….per nessuno sportivo, ovviamente, ma è ancora più assurdo pensare che lo si faccia per questi ragazzi.