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James Allen: “McLaren-Honda: l’accordo c’è”

di Andrea Gardenal
Pubblicato il 29 Marzo 2013 - 20:30
Tempo di lettura: 3 minuti
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James Allen: “McLaren-Honda: l’accordo c’è”
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Mentre le indiscrezioni secondo cui la Honda si appresterebbe a tornare in Formula 1 stanno prendendo sempre più piede, James Allen, commentatore delle gare di Formula 1 per BBC Radio, ha rivelato che alcune fonti interne al paddock avrebbero confermato che McLaren e Honda avrebbero già siglato un accordo, che entrerebbe in vigore dal 2015.

Stando a quanto riporta il quotidiano giapponese Asahi Shimbun, la Honda avrebbe cominciato il suo programma per lo sviluppo di un motore da Formula 1 assumendo alcuni ex ingegneri di Formula 1, che si sarebbero già messi al lavoro; il nuovo motore Honda V6 turbo non sarà però pronto prima del 2015. I tempi sembrano insomma essere maturi per un nuovo accordo tra la casa inglese e i motoristi nipponici, dopo quello che tra il 1988 e il 1992 ha portato la McLaren-Honda a vincere 44 gare, 4 mondiali piloti e altrettanti costruttori in 5 anni; all’epoca la punta di diamante del binomio anglo-giapponese è stato indiscutibilmente Ayrton Senna, che da solo ha conquistato ben 30 delle 44 vittorie e 3 dei 4 mondiali conquistati dalla McLaren-Honda.

Con l’introduzione dei nuovi turbo V6 nel 2014, la Honda ha trovato la motivazione per fare il suo ennesimo ritorno in Formula 1. Il presidente della FIA Jean Todt crede in una Formula 1 più “verde”, visione questa concorde con la filosofia Honda, che intravede così la possibilità di trasferire tecnologia da un motore di Formula 1 alle automobili di tutti i giorni.

Per la McLaren la motivazione nel cambio di motorista deriva dalla campagna acquisti fatta dalla Mercedes ai danni della McLaren, che si è vista portar via prima il pilota di punta, Lewis Hamilton, e poi il direttore tecnico Paddy Lowe; una cosa che Ron Dennis sembra aver vissuto come un tradimento da parte della casa tedesca. Per contro, la Mercedes ha dichiarato che teme la fuga di proprietà intellettuali dai propri motori a quelli Honda e che intende tutelarsi in tal senso provando ad evitarlo, o quantomeno a limitarlo. “Non è mai possibile impedire del tutto il travaso di know-how tecnologico da un motorista all’altro” ha ammesso Toto Wolff, CEO del gruppo Mercedes F1, “ma dovremo comunque provare a proteggere per quanto possibile le nostre conoscenze.” Il matrimonio tra McLaren e Mercedes, che dura ormai dal 1995, sembra quindi essere giunto al capolinea.

Sempre a proposito di motori, la Mercedes ha annunciato ieri un accordo a lungo termine con la Force India, in base al quale la squadra indiana utilizzerà i nuovi turbo Mercedes a partire dal 2014.

Sembra dunque imminente l’annuncio ufficiale del ritorno del binomio McLaren-Honda. Ma chi sarà il nuovo Senna?

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