Jackie Stewart crede che non siano solo le massime cariche della F1 a dover imparare dal terribile incidente occorso a Jules Bianchi, ma anche i piloti, che non sono “indistruttibili”.
Sono passate oramai tre settimane dall’incidente avvenuto sulla pista di Suzuka, nel quale il pilota francese ha subito un danno assonale diffuso al cervello, a causa dell’impatto della monoposto contro il trattore, che stava rimuovendo la monoposto di Adrian Sutil. Le sue condizioni rimangono ancora critiche e non ci sono aggiornamenti recenti.
Quest’incidente ha lasciato sotto choc tutti nel mondo della F1, e la FIA ha affidato a dieci persone il compito di investigare sull’incidente. Jackie Stewart ha voluto parlare dell’incidente e delle sue conseguenze, dal punto di vista dei piloti, che devono smetterla di prendersi libertà che non avrebbero dovuto prendersi sin dal principio.
“Oggi ci sono delle libertà che si stanno prendendo (i piloti – NdR) che noi anni fa non ci saremmo potuti prendere” ha dichiarato il tre volte campione del mondo “Spero che l’incidente a Bianchi abbia fatto realizzare che i piloti non sono indistruttibili”. Stewart è uno strenuo difensore della sicurezza in pista: “Molto spesso, non ci si rende conto che le sportellate e le manovre di sorpasso molto ravvicinate hanno la possibilità di finire male. Non dobbiamo dimenticarci che il motorsport è e rimane pericoloso”.
“Purtroppo, ed è terribile da dire, c’è sempre bisogno di una fatalità per riportare alla coscienza di tutti ciò che puoi fare e ciò che non puoi fare” ha aggiunto.
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