It’s Race Week!

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di Davide De Russis
15 Settembre 2021 - 15:00
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Come si affronta una Race Week? Ecco il racconto di una settimana da ingegnere di pista

Quando qualcuno mi chiede che lavoro faccio di preciso, rispondo: “Sono un Race Engineer.” Che è come dire niente per moltissime persone. In questa seconda puntata di “Dietro le Quinte”, spiegherò in cosa consiste una settimana di gara tipo nella categoria GT in Europa per un Race Engineer, giorno per giorno, mansione per mansione.

Martedì – Preparation Day

Il martedì è il giorno di preparazione. Sì, la settimana di gara inizia il martedì e termina la domenica per la maggior parte delle gare, soprattutto quando due eventi sono in due settimane consecutive. Il martedì è una giornata importante perché si vanno a definire tutte quelle cose che permetteranno al week end di gara di iniziare nel modo più organizzato e tranquillo possibile.

Prima di tutto, si prepara il setup di partenza che viene mandato in officina per essere preparato dai meccanici. Poi, si organizzano tutte le schede pista che serviranno per prendere nota di tutto quello che succede durante ogni sessione prevista dall’evento, dai tempi per ciascun settore del tracciato, ai cambiamenti del setup per migliorare la performance della macchina, passando per gli eventuali problemi che si possono manifestare in un’auto da corsa durante un week end di gara.

Il piano gomme per il week end è un’altra attività tipica del giorno di preparazione. Infatti, è l’unico modo per avere le gomme usate da portare in circuito ben organizzate in modo da seguire il regolamento e anche per sapere se e quante gomme nuove saranno da comprare in circuito (da asciutto e da bagnato, a seconda del meteo previsto). Inoltre, si analizzano i dati degli eventi precedenti nella stessa pista e si riguardano tutte le informazioni dagli anni precedenti per pista e macchina, in modo da avere un chiaro quadro di quali erano stati i problemi e che modifiche erano state fatte per cercare di risolvere i problemi e migliorare la performance in determinate condizioni ambientali.

Tutta l’analisi dati e il rivedere l’esperienza fatta in quello stesso tracciato è molto importante per definire il setup di partenza da mandare in officina. Nel giorno di preparazione si controllano le condizioni meteo per il week end, soprattutto nelle ore in concomitanza con le singole sessioni della categoria in cui la macchina gareggia. Infine, si usa il simulatore per provare il setup di partenza nelle condizioni meteo che ci si aspetta. Quest’ultima attività è molto utile per avvicinarsi il più al punto di vista del pilota: tenendo conto dei limiti di un ambiente simulativo rispetto a quanto accade nel mondo reale, è possibile capire meglio i feedback dei piloti sul setup quando scendono dalla macchina alla fine delle varie sessioni del week end di gara.

Dopo che tutti i dati degli eventi degli anni precedenti sono stati riguardati, il setup di partenza è stato validato e mandato in officina, i documenti pista sono pronti e si è testato al simulatore macchina e circuito, si è pronti per preparare la valigia per il volo del giorno successivo. Il giorno di preparazione può essere il martedì o il mercoledì a seconda della programmazione sessioni del week end.

Mercoledì – Travel Day/Setup Day

Il mercoledì rappresenta il giorno di viaggio se sono previste sessioni in pista già il giovedì. Nel caso non ci sia nulla di programmato fino al venerdì, il mercoledì diventa un preparation day, come descritto nel paragrafo precedente e il giovedì è il travel day. In ogni caso, il travel day è il giorno in cui si arriva nello stato in cui si terrà il week end di gara. Non appena atterrati, normalmente si raggiunge il circuito dove si monta il box e si prepara la macchina per la prima sessione del giorno successivo. Un buon utilizzo delle prime ore in pista è preparare il run plan per il giorno successivo, in modo che le attività di giornata si svolgano nel modo più veloce e organizzato possibile. Un run plan comprende la “strategia” delle sessioni del giorno dopo: quanti giri da fare per sessione, quando fermare la macchina per eventuali modifiche, che modifiche ci si aspetta di provare, eccetera.

Giovedì – Pay Tests Day

Il giovedì, se sono previste sessioni, è la giornata dei Pay Tests. Si tratta di test non ufficiali a pagamento che i team possono scegliere se fare o meno. Ovviamente, è nell’interesse del team sfruttare tutte le occasioni possibili per testare la macchina in modo da avere più tempo per migliorare la performance generale di macchina e piloti in vista di qualifiche e gare. Non sempre i Pay Tests sono presenti in una settimana di gara. Quando non ci sono, il giovedì diventa Travel Day/Setup Day come descritto nel paragrafo precedente.

Dopo che la macchina e i run plan sono stati preparati il giorno prima, si arriva in circuito due o tre ore prima dell’inizio della prima sessione di test. Si ricontrollano le condizioni meteo per confermare le gomme che verranno usate durante la sessione, si ripassa la strategia con i meccanici e i piloti, si riguardano gli onboard e i dati degli eventi precedenti nella stessa pista con i piloti, si decidono le pressioni gomme a freddo e venti minuti prima dell’inizio si scalda la macchina.

Radio check. La sessione comincia. Pilota in auto come da run plan, installation lap per vedere che tutto funzioni a dovere e si inizia a testare. Se più di un pilota guida la stessa macchina, si fanno provare normalmente le stesse modifiche alla macchina a entrambi i piloti per avere un doppio feedback e lavorare nella direzione in cui sia il pilota professionista che l’amatore riescano a estrarre la miglior performance dalla macchina e siano a loro agio durante la guida. Dopo la sessione, si scaricano i dati e si controlla lo stile di guida dei piloti e come la macchina si è comportata durante i giri di pista. Come ha risposto a eventuali cambiamenti nel setup, se ci sono stati durante la sessione, e si inizia a pensare cosa si può fare per migliorare gli eventuali problemi registrati.

Mentre i meccanici eseguono il set down della macchina, prendendo tutte le misure di come la macchina si é “mossa” durante la sessione, ingegnere e piloti hanno un debriefing di circa mezz’ora dove si parla di come l’auto si è comportata e di cosa bisognerebbe migliorare per ottimizzare la dinamica del veicolo e la performance generale. Normalmente, durante il debriefing c’è la possibilità di fare un po’ di driving coaching insieme al pilota professionista, per migliorare le performance di guida del pilota amatore o le stesse del professionista se comparato con la sua stessa guida dell’anno precedente o con altri piloti del team che hanno registrato una migliore prestazione durante la sessione. A questo punto, se è prevista un’altra sessione di test durante la giornata, si prendono le decisioni del caso sulla macchina e si prepara il setup per la sessione successiva. Quando si hanno due test di questo tipo è anche possibile utilizzare il tempo delle due sessioni per testare diversi setup, come per esempio qualifica e gara, provando short e long run rispettivamente nei due test. Se, invece, il test è uno soltanto, la preparazione della macchina sarà orientata alle prove libere del giorno successivo. Stesso discorso vale per i run plan per le sessioni del giorno dopo.

Venerdì – Free Practice Day

Il venerdì è normalmente il giorno delle prove libere. A seconda del campionato, si possono avere una o due sessioni di prove libere, chiamate rispettivamente FP1 e FP2. Può capitare, in alcune circostanze, che ci siano anche le qualifiche nello stesso giorno, ma tenete presente che il lavoro non cambia: semplicemente dopo l’ultima sessione di prove libere ci sarà la preparazione per le qualifiche descritta nel prossimo paragrafo.

Partendo dai risultati, i dati e i feedback dei Pay Tests, si prosegue con il run plan previsto per le prove libere. Sono molto importanti perché rappresentano le ultime occasioni per definire quello che renderà la macchina veloce o meno durante qualifiche e gare. Anche in questo caso, con due sessioni di prove libere si possono provare setup diversi per preparare al meglio sia la macchina da qualifica che quella da gara. Le procedure pre e post sessioni non cambiano da quanto descritto nei Pay Tests del paragrafo precedente. Normalmente, durante le sessioni di prove libere si fanno diverse simulazioni di pit stop e cambio pilota per essere sicuri che i calcoli del minimum pit stop time siano ottimizzati in modo da non perdere troppo tempo extra durante il pit stop in gara, ma allo stesso tempo rimanere nel regolamento ed evitare pesanti penalità per essere stati troppo veloci nelle procedure di pit stop. Alla fine della giornata, dopo aver analizzato ogni dettaglio della performance durante le prove libere, si prepara il setup per le qualifiche del sabato.

Sabato – Qualifying/Race Day

Il sabato è tipicamente giornata di qualifiche. In alcuni casi, si ha Gara 1 la sera poco dopo le qualifiche. La macchina per le qualifiche è stata già preparata il giorno precedente e il grosso del lavoro ora spetta ai piloti. Dopo che le qualifiche si sono disputate (normalmente due sessioni di qualifiche, una per il pilota professionista che inizierà Gara 1 e una per il pilota amatore che inizierà Gara 2), si analizzano i settori e si comparano con quelli dei diretti competitors, si analizzano i dati, set down alla macchina e debriefing/driving coaching con i piloti.

Nel caso si abbia Gara 1 al sabato, si prepara il setup per la gara e si va in griglia tra i venti e dieci minuti prima dell’inizio gara, a seconda del regolamento del campionato. In griglia, si controllano le pressioni dopo il giro di allineamento e, se è il caso, si esegue un pressure bleeding per riportare le pressioni gomme a un livello che permetta di raggiungere e mantenere il target di pressioni a caldo desiderato e testato nei giorni precedenti nei tempi e modi corretti durante il primo stint di gara. Durante la gara, come in ogni altra sessione, il compito del Race Engineer è quello di stare al muretto, pronto alla radio per ogni tipo di comunicazione o decisione da prendere istantaneamente quando le variabili di gara fanno deviare la strategia da quella pianificata nel run plan.

Pit Window Open. Momento di decidere quando chiamare il pilota professionista che ha iniziato la gara ai box per il cambio pilota. Nell’idealità delle cose, essendo il pilota professionista il più veloce, lo si vuole in pista per più tempo possibile, ma possono esserci variabili per cui non sempre questo è quanto viene fatto. Al momento del pit stop, si cambia pilota e (rispettando il minimum pit stop time imposto dal regolamento) si rientra in pista con pressioni gomme a target e pilota amatore in auto che andrà fino a fine gara. A gara finita, le procedure tecniche sono le stesse descritte per le altre sessioni dopo il Parc Fermè, perché c’è ancora Gara 2 da disputare e non è detto che la macchina sia esattamente la stessa di Gara 1. Nel migliore dei casi, si festeggia una vittoria o un podio e c’è poco da fare se non assicurarsi che la macchina di Gara 2 sia la stessa che ha portato il buon risultato di Gara 1, ma purtroppo non sempre questo succede e, se non ha funzionato qualcosa in Gara 1, si cerca di avere un pacchetto macchina-pilota più competitivo per Gara 2.

Domenica – Race Day

La domenica è giorno di gara. Sia che Gara 1 sia già stata disputata sia che entrambe le gare siano da disputare, le procedure rimangono le stesse descritte nel paragrafo precedente. Dopo Gara 2, si ha un analisi più rapida di quanto accaduto sia dai dati che con i piloti e, dopo il set down, si smonta il box e ci si prepara per tornare a casa. In alcuni casi, la domenica è anche Travel Day. In altri, soprattutto se Gara 2 è alla fine della giornata, il Travel Day è il lunedì.

Lunedì – Travel Day/Report Day

Il lunedì può essere un Travel Day, dove si ritorna a casa se non lo si è fatto la domenica sera dopo Gara 2. Normalmente, quando non ci sono gare immediatamente il week end successivo, non appena tornati a casa ci si prende la giornata libera e si prepara il Report del week end appena passato il martedì. In molti altri casi, c’è da ripartire presto per un’altra gara, quindi appena rientrati si prepara il report e la settimana di gara ricomincia al martedì con il Preparation Day, come descritto all’inizio di questo articolo. Il Report di gara racchiude la “storia” del week end: cambiamenti al setup, analisi settori e tempi sul giro, analisi tra i due piloti, comportamenti della macchina scoperti durante le modifiche al setup, chilometraggio e selezione gomme per l’evento successivo, problemi e incidenti avuti, lista di componenti da comprare e di lavori da fare prima della gara successiva, eccetera. Insomma, tutto quello che è successo durante il week end e tutto quello che è necessario fare per il week end successivo per evitare problemi e cercare di ottimizzare fin da subito le prestazioni per la gara successiva.

Quanto descritto è ovviamente una settimana tipo, molte cose possono essere diverse a seconda della categoria e del campionato in cui il team per cui si lavora partecipa, ma in linea di massima questa è una vera e propria Race Week. È un lavoro dove non si finisce mai di imparare e fare esperienza, si impara dai propri errori per ottimizzare la performance in una situazione simile nel futuro e, soprattutto, non si finisce mai di cercare il limite perché vincere, anche se si è in una situazione dove accade spesso, resta sempre una delle più belle sensazioni possibili nel Motorsport.

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