Internazionali d’Italia | Seewer domina ad Arco di Trento e conquista il titolo, si teme infortunio per Gajser

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di Federico Benedusi @federicob95
19 Febbraio 2023 - 21:46
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Doppietta senza appello per lo svizzero, assecondato da una Yamaha eccezionale; tremenda caduta e frattura del femore (in attesa di bollettino ufficiale) per il campione MXGP in gara-2

Da Arco di Trento – Giornata di luci e ombre nel secondo e conclusivo appuntamento degli Internazionali d’Italia 2023 ad Arco di Trento. Se da una parte si è consumato un nuovo trionfo del team Yamaha, con un superlativo Jeremy Seewer, dall’altra è andato in scena un autentico dramma nel box Honda a causa dell’infortunio riportato da Tim Gajser in gara-2.

Lo sloveno è caduto all’inizio del terzo giro sulla lunga rampa posta nel primo settore della pista del Ciclamino dopo avere perso il controllo della sua CRF450R in fase di stacco, atterrando pesantemente sulla gamba destra. In attesa di comunicati ufficiali da parte di HRC, la diagnosi in via di conferma è piuttosto impietosa e parla di frattura del femore. Un infortunio che rischia di togliere dalle scene il campione del mondo MXGP anche per qualche mese.

Dopo avere mancato di poco la doppietta sette giorni fa a Ponte a Egola, Seewer ha dominato in lungo e in largo la domenica trentina grazie anche ad una Yamaha YZ450F formidabile nella sua versione 2023. L’elvetico ha messo a segno due netti holeshot firmando un 1-1 che peraltro risulta ancora mancante in tutta la sua carriera iridata. La vittoria di gara-2 è arrivata con largo anticipo a causa della bandiera rossa esposta (in tragico ritardo) per l’incidente di Gajser.

In generale le gare di Arco di Trento hanno confermato le impressioni del Gran Premio iridato del 2022: la decisione di invertire il senso di marcia ha tolto una buona percentuale di tasso tecnico alla pista e soprattutto tanto spettacolo nel corso delle manche, poiché il layout orario offre molte meno possibilità di sorpasso rispetto all’originale configurazione antioraria. Per quanto a livello fisico si tratti ancora di un tracciato probante è molto difficile capire, guardando i risultati di oggi in sé e per sé, quali siano i reali valori in campo dal punto di vista del passo gara ad un mese scarso dal Gran Premio di Argentina.

Questo, tuttavia, non toglie assolutamente nulla all’enorme competitività messa in campo da Yamaha con la moto già approvata (a parole e anche risultati alla mano) dalla squadra statunitense. Seewer è risultato inavvicinabile e Maxime Renaux non è andato oltre il terzo posto assoluto (4-5) essenzialmente a causa di due partenze non efficaci come quelle del compagno di squadra.

Sul gradino centrale del podio è salito Rubén Fernández sull’altra Honda ufficiale, il quale ha replicato la pole del primo round e finalmente è riuscito a concretizzare la sua velocità anche nelle due manche, grazie ad una modifica apportata al set-up delle sospensioni. Lo spagnolo si è accodato a Seewer e Gajser in gara-1 mentre nella manche conclusiva ha potuto fregiarsi della piazza d’onore in contumacia dello sfortunato #243.

Formidabile quarta posizione per Ben Watson in sella alla Beta, ottavo in gara-1 e terzo in gara-2 al momento dell’interruzione. Il britannico ha colto a piene mani i frutti di un’ottima partenza e ha segnato più che mai in positivo la giornata del team Marchetti, mentre Alessandro Lupino ha dato forfait dopo le qualifiche.

Sesta piazza per il migliore degli italiani, Alberto Forato (9-6) sulla KTM del team SM Action. Mattia Guadagnini è risultato solo nono complice la terribile partenza di gara-1 e la conseguente 18esima posizione; meglio in gara-2, con un quarto posto.

Doppietta Yamaha nella classifica di campionato, guidata da Seewer con 97 punti contro i 79 di Renaux. Per il pilota del Canton Zurigo è il primo titolo internazionale d’Italia della carriera. Terza posizione per Fernández a quota 72 mentre Gajser si è fermato a 64 e Forato ha concluso quinto con 59, davanti per due lunghezze a Guadagnini.

Di tutt’altro tenore la MX2, che a sua volta non si è eccessivamente discostata dai valori emersi nelle partenze delle due manche ma d’altro canto ha offerto più varietà. Arco di Trento ha di nuovo consacrato la stella di Lucas Coenen sulla Husqvarna #96, inchinatosi solo a Thibault Benistant in gara-1 e trionfatore in gara-2 dopo avere superato nelle prime battute il gemello Sacha. Per quanto il campionato mondiale sia una parrocchia molto differente rispetto alle scene europee calcate con grande successo dal fiammingo fino all’anno scorso, è innegabile come con Coenen si sia di fronte ad un talento fulgido e scintillante.

Benistant, che nella frazione conclusiva si è dovuto accontentare del quarto posto dopo avere terminato il primo giro all’ottavo, ha trovato buon conforto nella vittoria del titolo cadetto. Per quanto il successo assoluto sia sempre mancato al transalpino di casa Yamaha, questo in fin dei conti è stato anche il più regolare nei piazzamenti: il messaggio al compagno di squadra e favorito per il titolo mondiale Jago Geerts è stato lanciato.

Podio di giornata per il già citato Sacha Coenen in sella alla KTM factory. Il #79 è stato probabilmente il pilota che ha segnato più di tutti il passo in termini di tenuta alla distanza, almeno tra i top riders, ma questo particolare è apparso soprattutto in gara-2 poiché nella prima manche è riuscito a respingere ogni attacco portato da Simon Längenfelder. Il pilota Gas Gas, vincitore domenica scorsa, ha gettato alle ortiche la corsa al titolo internazionale partendo ai margini della top 30 nella frazione decisiva e concludendola solo al 17° posto.

Domenica a due facce per Andrea Adamo, esattamente come al “Santa Barbara” sette giorni fa. Il copione è stato pressoché analogo, fatta salva solo la cattiva partenza di gara-1 dovuta semplicemente ad uno scatto non buono anziché ad una scivolata; dopo il faticoso 12° posto della prova inaugurale, il siciliano si è messo in grande evidenza in gara-2 riportandosi dalla sesta alla seconda piazza grazie ad una fantastica progressione giro dopo giro. Se dovesse ritrovare le partenze messe in scena tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, la KTM #80 sarebbe inevitabilmente materiale da vittoria assoluta anche nel prossimo mondiale MX2.

Delusione per Kay de Wolf, sempre spettacolare nel suo esercizio di guida ma tradito a sua volta da due scatti in posizioni lontane da quelle che gli competono: solo due settimi posti per l’olandese del team Husqvarna. Ancora positive le prestazioni degli azzurri che saranno poi impegnati nei campionati europei: in particolar modo ha nuovamente svettato Ferruccio Zanchi, nono e decimo per il nono posto assoluto, ma anche Andrea Bonacorsi ha sfiorato la top ten di giornata con un’11esima e una 12esima posizione.

La classifica finale di campionato ha premiato quindi Benistant con 85 punti a fronte dei 75 di Lucas Coenen, dei 68 di Adamo e dei 67 di Längenfelder e Rick Elzinga.

Se anche per il 2023 il programma degli Internazionali d’Italia si è esaurito, il calendario degli eventi pre-season manca ancora di una fermata importante: domenica prossima l’azione si sposterà Oltremanica, per l’Hawkstone Park International.

Classifica MX1:

Campionato piloti MX1:

Classifica MX2:

Campionato piloti MX2:

Immagini: Federico Benedusi, Husqvarna Media Center

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