La IndyCar abbraccia e accoglie Prema, che dal 2025 sarà in griglia in tutti i round con due Dallara IR-18 motorizzate Chevrolet-Ilmor. Line-up in definizione
L’Italia è pronta a tornare in IndyCar grazie a Prema, al via della prossima stagione con due auto spinte da motori Chevrolet. La squadra vicentina diretta dalla famiglia Rosin ufficializza l’ingresso nella categoria a stelle e strisce, accettando una sfida che metterà la formazione italiana nella situazione di fronteggiare i grandi team americani. Proprio per questo motivo il Quartier Generale di Prema sarà in Indiana – nucleo della categoria – e non in Michigan, base di Lamborghini Iron Lynx – come scritto dallo stimato giornalista americano Marshall Pruett, il primo a diffondere la notizia nel gennaio scorso.
A dirigere le operazioni sarà Piers Philips, Presidente di Rahal Letterman Lanigan Racing fino al 2022 e ancor prima General Manager in Arrow SP, squadra per cui ha lavorato fino al 2018. L’esperienza di Philips trainerà Prema verso il primo approccio ad una categoria complessa e quanto mai compatta in riferimento ai valori in campo. Ad oggi non sono ancora stati definiti i piloti che correranno con le Dallara-IR18 targate Prema, ma le voci del paddock parlano di una coppia formata da un veterano della IndyCar e da un giovane già legato alla squadra veneta.
Una notizia di immenso valore per la serie diretta da Penske Entertainment, impegnata a gestire gli effetti dei colpi bassi dovuti alle minacce di Honda (pronta a lasciare se i costi non si abbasseranno) e all’incertezza nei confronti dei motori ibridi, ancora in fase di test. Al contempo, l’ingresso di Prema fornirà un pregevole assist alla IndyCar stessa affinché il campionato possa espandere il proprio interesse al di là dei confini americani, dove Prema è già molto conosciuta grazie ai successi nelle ruote scoperte e – più recentemente – nell’universo endurance.
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