Indycar | Tutte le novità in vista della prossima Indy 500

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Andrea Gardenal
15 Febbraio 2020 - 10:57
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È passato poco più di un mese dall’acquisizione dell’Indianapolis Motor Speedway e della Indycar Series da parte di Roger Penske, ma la sua mano già inizia a farsi vedere: nella serata di venerdì, a 100 giorni dall’edizione numero 104 della Indy 500, l’Indianapolis Motor Speedway ha annunciato una lunga serie di novità di carattere sportivo, finanziario e infrastrutturale in vista della prossima edizione della 500 Miglia di Indianapolis.

Per i 33 concorrenti che riusciranno a prendere il via alla 500 Miglia di Indianapolis, la novità più importante è rappresentata da un robusto incremento nel montepremi messo in palio; per il 2020 saranno oltre 15 i milioni di Dollari che si divideranno i partecipanti, 2 in più rispetto a quest’anno.

Dal punto di vista sportivo bisogna segnalare la rivisitazione del format del Bump Day. La sessione che assegnerà gli ultimi tre posti in palio sulla griglia di partenza non concederà più un solo tentativo per ciascun pilota, ma permetterà di vedere in pista più volte i piloti nel loro tentativo di raggiungere la qualificazione; l’unico vincolo sarà rappresentato dalla durata della sessione, pari a 75 minuti, che se sarà sfruttata a pieno permetterà di vedere tra i 14 e i 18 tentativi di qualifica.

Per il momento non sono previsti ulteriori cambiamenti nel format di qualifica: al termine del primo giorno di qualifiche il gruppo verrà diviso in tre tronconi: i primi 9 affronteranno la sessione che definirà le prime tre file dello schieramento, coloro che si saranno qualificati dal 31° posto in poi affronteranno la sessione del Bump Day mentre tutti gli altri non torneranno in pista nel secondo giorno di prove e partiranno dalla posizione conquistata al sabato. Ulteriori modifiche da questo punto di vista potrebbero essere apportate nelle prossime settimane.

Sempre parlando di qualifiche, l’aumento nel peso provocato dalla presenza dell’Aeroscreen verrà compensato da una maggior potenza prodotta dal motore: la pressione di sovralimentazione del turbo passerà infatti da 1.4 a 1.5 bar, la stessa usata per gli ovali corti, gli stradali e i cittadini, il che si tradurrà in un aumento nella potenza pari a circa 45 cavalli.

A livello mediatico l’emittente americana NBC, che detiene i diritti per l’intero campionato, incrementerà ulteriormente il proprio impegno in occasione delle qualifiche della Indy 500: rispetto allo scorso anno aumenteranno infatti sia le ore di trasmissione televisiva totale, sommando i contributi di NBC e NBCSN, sia quelle della sola NBC che, per il fatto di essere un canale free-to-air, gode di un’audience più ampia. Inoltre la NBC trasmetterà le immagini non solo della domenica (come fatto nel 2019), ma anche di parte del sabato.

A livello finanziario, la Indycar e l’IMS hanno annunciato l’arrivo di sei nuovi sponsor che faranno investimenti significativi sia nella serie che nell’impianto: Pennzoil, Verizon, Snap-on Tools, DEX Imaging, Road and Track magazine e Global Medical Response (GMR), che già al giorno d’oggi presta i servizi di primo soccorso in caso di incidente.

L’Indianapolis Motor Speedway metterà in atto investimenti multimilionari in ambito infrastrutturale per migliorare la fan experience. Saranno aggiunti oltre 30 maxi-schermi lungo la pista, 24 dei quali in corrispondenza delle tribune, che porteranno informazioni aggiuntive ad altri 25mila spettatori; inoltre tutti i sette maxischermi dell’infield trasmetteranno anche l’ordine di classifica in diretta.

Alla base della Pagoda che caratterizza l’Indianapolis Motor Speedway sarà installato l’IMS Media Wall, un maxischermo alto 6 metri e largo 30 rivolto verso la Pagoda Plaza che trasmetterà approfondimenti ad hoc curati da NTT Data.

L’Indianapolis Motor Speedway sarà il primo impianto dedicato al motorsport dotato di un servizio 5G commerciale che permetterà di migliorare sia le operazioni in pista che l’esperienza dei fan.

Oltre 125 bagni verranno ristrutturati e sarà aggiunta una nuova pavimentazione al parcheggio B vicino al cancello principale dell’IMS.

Sempre per migliorare la fan experience, verrà ripristinata la tradizione di elevare la vettura del vincitore al livello del podio, scena già vista in passato in occasione delle 8 edizioni del GP degli Stati Uniti di Formula 1 che si sono corse ad Indianapolis. L’usanza verrà adottata per tutte le tre “main races” che si disputano ad Indy nel corso dell’anno: il GP di Indianapolis, la 500 Miglia di Indianapolis e la Brickyard 400 valida per la Nascar Cup Series.

Tutti gli aggiornamenti a carattere infrastrutturale saranno completati prima dell’apertura dei cancelli per il “Month of May”

Immagine di copertina da https://twitter.com/IMS

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