17/09/2000 – 06/07/2014: dopo quasi 14 anni Juan Pablo Montoya è tornato alla vittoria nel massimo campionato motoristico americano a ruote scoperte sul triovale di Pocono al termine di una gara combattuta, intensa, aperta ad ogni risultato fino all’ultimo giro: l’ultimo successo del colombiano risaleva alla Motorola 300 di Formula CART, disputata al Gateway International Raceway nei pressi di Madison, Illinois.
I protagonisti della 500 miglia di Pocono sono stati tre: Tony Kanaan, Will Power e lo stesso Juan Pablo Montoya, che nella seconda metà di gara hanno fatto la differenza staccando di alcuni secondi il gruppo degli inseguitori guidato da Helio Castroneves e Carlos Muñoz. La situazione si è sbloccata ad una quarantina di giri dalla fine quando Graham Rahal è andato a sbattere contro il muretto causando la prima e unica caution della giornata: durante il periodo di neutralizzazione Kanaan ha sparigliato le carte entrando ai box per effettuare un rifornimento che, sulla carta, avrebbe potuto permettergli di completare la gara senza ulteriori soste nel caso in cui la pace car fosse entrata in pista in altre occasioni.
Alla ripartenza Montoya ha immediatamente preso la testa della corsa attaccando Power alla curva 1, ma nell’effettuare tale manovra è stato protagonista dell’unica sbavatura della giornata: una volta entrato in scia del compagno di squadra, il colombiano si è allargato un pò troppo tardi per effettuare il sorpasso e ha colpito la paratia a protezione delle ruote posteriori perdendo una bandella dell’ala anteriore. Nonostante l’assetto non più perfetto della sua Dallara, Montoya è riuscito a mantenere la testa della corsa fino al suo ultimo rifornimento senza usurare eccessivamente gli pneumatici; nel frattempo il suo più diretto rivale, Will Power, si era autoeliminato dalle prime posizioni della gara effettuando una manovra scorretta ai danni di Helio Castroneves e venendo per questo penalizzato con un drive through che l’ha fatto sprofondare al decimo posto.
A 10 giri dalla fine, dopo la sosta di Montoya, si sono trovati al comando Josef Newgarden (partito ultimo!) e Tony Kanaan, che come detto avevano tentato l’azzardo del rifornimento durante il periodo in cui era entrata in pista la pace car nella speranza di riuscire ad arrivare in fondo senza ulteriori rabbocchi. L’assenza di ulteriori neutralizzazioni ha però costretto entrambi ad un’ultima sosta d’emergenza, rispettivamente a 6 e 3 giri dalla fine, lasciando così campo libero a Montoya che è andato così a vincere la sua prima corsa dal rientro in Indycar davanti al suo compagno di squadra Helio Castroneves e a Carlos Muñoz, al suo terzo podio stagionale.
Ancora una volta deludente la gara del team Ganassi e in particolare quella del campione in carica Scott Dixon, che proprio qui un anno fa avevano iniziato la rincorsa che li aveva portati alla conquista del titolo Indycar 2013: partito dalle retrovie, il neozelandese è sì riuscito a rimontare fino alla quinta posizione, ma dal punto di vista delle prestazioni è stato costantemente messo in ombra sia da Tony Kanaan, giunto all’undicesimo posto solo a causa di un’errata scelta strategica, che da Ryan Briscoe che l’ha preceduto sul traguardo.
Alle spalle di Dixon si sono classificati Pagenaud e Aleshin che ancora una volta hanno confermato come la squadra di Sam Schmidt sia quella che più riesce ad avvicinarsi ai livelli dei colossi Penske, Ganassi e Andretti. Newgarden ha pagato il suo ultimo splash&go chiudendo la gara all’ottavo posto davanti a Marco Andretti, penalizzato ad inizio gara per un eccesso di velocità in corsia box, e a Will Power, decimo davanti a Tony Kanaan.
Gara ancora una volta da dimenticare per Ryan Hunter-Reay, che dopo aver vinto la 500 miglia di Indianapolis sembra essere entrato in una spirale senza fine di risultati negativi: il pilota di punta del team Andretti è stato fermato dopo una trentina di passaggi da un problema alla sospensione che l’ha costretto ai box per le necessarie riparazioni durante le quali ha perso ben 18 giri. Non è stata particolarmente brillante nemmeno la gara di Ed Carpenter, il poleman di Indianapolis, che ha chiuso la 500 miglia di Pocono solamente al 13° posto senza essere mai stato realmente in lizza per le prime posizioni.
Tra i ritirati, oltre a Graham Rahal, ci sono Carlos Huertas e Takuma Sato, entrambi fermati da problemi elettrici nella prima parte della gara. Non è nemmeno partito invece Jack Hawksworth, protagonista di un brutto incidente nel corso delle prove libere: al pilota inglese del team di Bryan Herta è stata infatti riscontrata una contusione del miocardio e i medici, giustamente, gli hanno impedito di prendere parte alla gara. L’augurio naturalmente è quello di poter rivedere in pista Hawksworth già la prossima settimana in occasione della gara dell’Iowa dell’Indycar.
Al termine della 500 miglia di Pocono, che naturalmente assegna punteggio doppio facendo parte della Triple Crown, Will Power ed Helio Castroneves si trovano appaiati in vetta alla classifica del campionato con 446 punti, 44 in più dell’ottimo Pagenaud, risalito al terzo posto in campionato; alle sue spalle si trovano Juan Pablo Montoya e Ryan Hunter-Reay, rispettivamente a 55 e 58 punti dai due leader. Più staccati tutti gli altri con Carlos Muñoz, sesto, staccato di 106 punti dalla vetta; seguono poi Andretti (a 121 punti), Dixon (a ben 149 punti), Briscoe (a 161) e Bourdais (a 175) che chiudono la top 10.
L’Indycar tornerà in pista già la prossima settimana in occasione della Iowa Corn 300, il secondo appuntamento in notturna della stagione, che si disputerà sull’Iowa Speedway di Newton, la pista più corta dell’intero campionato con i suoi 7 ottavi di miglio.
Questa la classifica finale della 500 Miglia di Pocono
Pos. | Pilota | Motore | Team | Tempo |
1 | Juan Pablo Montoya | Chevrolet | Penske | 200 giri in 2:28:13.1798 |
2 | Helio Castroneves | Chevrolet | Penske | a 2.3403 |
3 | Carlos Muñoz | Honda | Andretti | a 2.9653 |
4 | Ryan Briscoe | Chevrolet | Ganassi | a 3.8431 |
5 | Scott Dixon | Chevrolet | Ganassi | a 4.6933 |
6 | Simon Pagenaud | Honda | Schmidt | a 6.0105 |
7 | Mikhail Aleshin | Honda | Schmidt | a 8.3658 |
8 | Josef Newgarden | Honda | Fisher | a 8.9506 |
9 | Marco Andretti | Honda | Andretti | a 9.4477 |
10 | Will Power | Chevrolet | Penske | a 17.2301 |
11 | Tony Kanaan | Chevrolet | Ganassi | a 22.0701 |
12 | James Hinchcliffe | Honda | Andretti | a 1 giro |
13 | Ed Carpenter | Chevrolet | Carpenter | a 1 giro |
14 | Justin Wilson | Honda | Coyne | a 1 giro |
15 | Sebastian Saavedra | Chevrolet | KV Racing | a 1 giro |
16 | Sebastien Bourdais | Chevrolet | KV Racing | a 1 giro |
17 | Charlie Kimball | Chevrolet | Ganassi | a 2 giri |
18 | Ryan Hunter-Reay | Honda | Andretti | a 19 giri |
19 | Graham Rahal | Honda | Rahal | a 43 giri |
20 | Carlos Huertas | Honda | Coyne | a 111 giri |
21 | Takuma Sato | Honda | Foyt | a 175 giri |
DNS | Jack Hawksworth | Honda | Herta |
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