Indycar, Toronto, vittoria perentoria di Bourdais in gara-1

IndyCar
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di Andrea Gardenal
20 Luglio 2014 - 19:15
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La prima gara del double header di Toronto ha visto il ritorno alla vittoria per Sebastien Bourdais sette anni dopo il suo ultimo successo nel Gran Premio del Messico di Champ Car, ultima tappa dell’ultima stagione del campionato Champ Car: un tabù, quello del gradino più alto del podio, sfatato con una gara perfetta, in cui è rimasto al comando dal primo all’ultimo giro, fatta eccezione per i passaggi successivi al suo pit stop. Per Bourdais si tratta della 32ª vittoria tra Champ Car e Indycar, la 1ª dal suo ritorno negli States dopo la deludente esperienza in Formula 1.

È stata una corsa eterna non tanto nel tempo di gara, relativamente breve, quanto per l’attesa precedente alla bandiera verde: dopo aver posticipato di un giorno la partenza a causa delle avverse condizioni meteo che avevano colpito ieri Toronto, poche curve dopo il via la corsa è stata interrotta con la bandiera rossa a causa di un maxi ingorgo all’uscita della curva 4 generatori a seguito di una collisione tra Pagenaud e Filippi, con l’italiano che ha incautamente provato ad inserirsi all’interno del pilota francese spedendolo in testacoda; la carreggiata molto ristretta in quella zona della pista ha fatto il resto; fortunatamente la maggior parte dei piloti non ha avuto grosse conseguenze a seguito dell’incidente; il solo Takuma Sato ha danneggiato irreparabilmente la sua Dallara e per questo motivo è sceso in pista solamente verso il 40° giro per verificare il corretto funzionamento della vettura in vista di gara-2.

Dopo quasi mezz’ora di pausa la gara è finalmente partita: Bourdais ha preso largamente il comando della gara e non l’ha più mollato fino alla bandiera a scacchi mentre dietro a lui Hunter-Reay è riuscito a scavalcare Castroneves portandosi al secondo posto. La gara è proseguita senza grossi colpi di scena fino al 16° giro quando Filippi, che in quel momento si trovava al quinto posto, ha urtato il muretto all’uscita dell’ultima curva danneggiando una sospensione; quasi contemporaneamente anche Carlos Huertas è andato a muro causando la prima (e unica) caution della gara; il colombiano è poi ripartito regolarmente senza perdere troppo terreno, mentre il piemontese del team Rahal è stato costretto al ritiro.

Alla ripartenza Bourdais ha tenuto la testa davanti a Hunter-Reay, Castroneves, Kanaan e Dixon, che hanno mantenuto le rispettive posizioni. Verso metà gara Hunter-Reay è stato vittima di un improvviso crollo nel rendimento dei suoi pneumatici e in pochissimi giri è stato sfilato da Castroneves, Kanaan e Dixon prima di rientrare ai box per la sua prima sosta, imitato poco dopo da tutti gli altri piloti. Solamente Pagenaud, vittima dell’incidente al primo start, ha ritardato più degli altri la sua sosta prendendosi il lusso di percorrere qualche giro al comando; non è stata una mera soddisfazione fine a sè stessa, perchè con questa strategia il francese ha potuto percorrere alcuni giri velocissimi a pista libera e, al momento della ripartenza dopo il suo ultimo pit stop, si è ritrovato al quarto posto dietro a Kanaan e immediatamente davanti a Dixon, dal quale è riuscito a difendersi in modo egregio nonostante le gomme fredde.

Alcuni giri prima, al 39° passaggio, era però avvenuto un altro colpo di scena: Ryan Hunter-Reay, in rimonta dopo aver perso alcuni secondi al termine del suo primo stint di gara, ha provato ad affiancarsi a Tony Kanaan all’esterno della curva 3 per prendersi la terza posizione; le due Dallara si sono però toccate, con il pilota americano che ha avuto la peggio ed è finito contro il muro interno della curva 4 danneggiando irrimediabilmente la sua sospensione anteriore sinistra; gara finita anche per lui.

Le ultime 25 tornate non hanno riservato particolari emozioni: per alcuni giri Castroneves ha provato a farsi sotto a Bourdais, ma senza realmente riuscire ad impensierirlo; il pilota francese del team KV Racing Technology ha così tagliato il traguardo dei 65 giri in prima posizione precedendo di 3 secondi Castroneves e di circa 5 Tony Kanaan e Simon Pagenaud, che negli ultimi giri si è riavvicinato al brasiliano del team Ganassi senza però portare mai un serio tentativo d’attacco; Scott Dixon chiude la top-5 davanti a Rahal, Kimball, Hinchcliffe, Power (nono) e Wilson. Proprio il pilota australiano del team Penske, partito ultimo dopo l’incidente di ieri, è stato autore di una buona gara, solida e concreta, con la quale ha limitato i danni perdendo però una ventina di punti dal proprio compagno di squadra.

La classifica del campionato vede ancora Castroneves al comando con 512 punti davanti a Power (484), Pagenaud (454) e Hunter-Reay (448).

Questa la classifica finale di gara-1; l’appuntamento con gara-2 è per le 22:15 (ora italiana) con diretta su Sky Sport 2.

Pos.PilotaMotoreTeamTempo
1Sebastien BourdaisChevroletKV Racing65 giri in 1:15:44.3232
2Helio CastronevesChevroletPenskea 3.3408
3Tony KanaanChevroletGanassia 4.8655
4Simon PagenaudHondaSchmidta 5.4271
5Scott DixonChevroletGanassia 12.5472
6Graham RahalHondaRahala 15.5804
7Charlie KimballChevroletGanassia 28.6978
8James HinchcliffeHondaAndrettia 31.1677
9Will PowerChevroletPenskea 33.1220
10Justin WilsonHondaCoynea 33.7258
11Mikhail AleshinHondaSchmidta 39.0741
12Ryan BriscoeChevroletGanassia 43.3621
13Jack HawksworthHondaHertaa 58.3644
14Carlos HuertasHondaCoynea 58.4969
15Mike ConwayChevroletCarpentera 58.9383
16Marco AndrettiHondaAndrettia 1:01.4298
17Carlos MuñozHondaAndrettia 1:01.7675
18Juan Pablo MontoyaChevroletPenskea 1 giro
19Sebastian SaavedraChevroletKV Racinga 1 giro
20 (rit.)Josef NewgardenHondaFishera 2 giri (incidente)
21 (rit.)Ryan Hunter-ReayHondaAndrettia 26 giri (collisione)
22 (rit.)Luca FilippiHondaRahala 48 giri (incidente)
23 (rit.)Takuma SatoHondaFoyta 55 giri (collisione)

 

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