Mike Conway ha conquistato la sua seconda vittoria stagionale nella seconda gara del double header di Toronto, il terzo e ultimo di questo campionato, al termine di una corsa folle in cui tra pioggia, incidenti e bandiere rosse, è successo veramente di tutto. Il pilota della Ed Carpenter Racing ha preceduto sul traguardo Tony Kanaan, che in questa fase del campionato si sta rivelando di gran lunga il pilota complessivamente più competitivo, anche se non è ancora riuscito a portare a casa una singola corsa, e a Will Power; prestazione negativa invece per Helio Castroneves, che dopo aver guidato la gara per larga parte della distanza è scivolato indietro e ha tagliato il traguardo solamente al dodicesimo posto.
La partenza, per una volta, è stata regolare e non ha visto cambi di posizione, almeno nelle prime posizioni; l’unico fatto da segnalare è stato l’errore di Tony Kanaan, arrivato lungo alla terza curva mentre era in lotta con altri piloti; alla ripartenza dopo un paio di giri di neutralizzazione Castroneves si trovava al comando davanti a Power, Pagenaud, Hunter-Reay e Montoya. Il francese della Sam Schmidt Motorsport è uscito di scena al sesto giro, fermato da un problema elettrico che l’ha costretto ad una lunga sosta ai box, e tre giri dopo Montoya ha scavalcato Hunter-Reay guadagnando la terza posizione.
Al dodicesimo giro il primo vero colpo di scena: la pioggia ha fatto improvvisamente capolino sul circuito di Toronto, dapprima presso la curva 8 e poi anche sul resto del tracciato. È stato proprio in quella curva che si sono verificate le prime uscite di pista: il primo ad arrivare lungo è stato Montoya, che ha toccato le gomme di protezione all’esterno della stessa curva, imitato pochi secondi dopo da James Hinchcliffe; peggio è andata a Mikhail Aleshin che ha tamponato violentemente la macchina del colombiano infilandovisi sotto e venendo colpito dalla sua ruota posteriore destra; fortunatamente il russo è potuto uscire con le sue gambe dalla vettura incidentata, ma il rischio da lui corso è stato davvero notevole.
Con 3 vetture incidentate ai bordi della pista è stato ovviamente necessario mandare in pista la Safety Car: pochi secondi prima del suo ingresso sul tracciato Castroneves è riuscito a rientrare ai box per mettere le gomme rain e fare rifornimento; lo stesso hanno fatto Andretti, Hunter-Reay e Muñoz che però, al contrario del pilota brasiliano, sono entrati in pit lane quando questa era già stata chiusa per via dell’entrata in pista della vettura di sicurezza e per questo sono stati successivamente penalizzati con un drive through.
Una volta riaperta la pit lane tutti gli altri piloti sono rientrati in pit lane per mettere le gomme rain , ad eccezione di Newgarden e Bourdais, che per questo si sono trovati in prima e seconda posizione. Alla ripartenza però i primi due sono stati ovviamente risucchiati dal resto del gruppo, con il pilota della Sarah Fisher Hartman Racing che è stato anche autore di un errore molto simile a quello compiuto sabato da Power all’ultima curva; terminata questa fase particolarmente concitata di gara, Helio Castroneves si è trovato nuovamente al comando davanti a Will Power, Tony Kanaan, risalito sorprendentemente fino al terzo posto, Scott Dixon, Ryan Briscoe e ad un bravissimo Luca Filippi, partito dall’ultima fila; dopo altri tre giri di neutralizzazione, causati dalla presenza di un detrito sul rettilineo dei box, l’italiano è riuscito a guadagnare la quinta posizione scavalcando Briscoe.
Al 32° giro però la gara di Filippi ha subìto una brusca battuta d’arresto dopo un lungo alla curva 8 che l’ha fatto sprofondare in fondo al gruppo; inevitabile il quarto ingresso in pista della Safety Car, che per un paio di giri ha nuovamente ricompattato le vetture. Alla ripartenza Power si è fatto sotto al compagno di squadra pressandolo sempre più da vicino, finchè al 42° giro è riuscito a scavalcarlo con un grande attacco alla curva 3.
Sembrava l’inizio di una lunga cavalcata solitaria che avrebbe portato Power al terzo successo stagionale, invece è durata solo tre giri: al 44° giro Saavedra è arrivato lungo alla terza curva colpendo le barriere e provocando l’ennesimo ingresso della vettura di sicurezza. Dopo un giro in cui la pit lane era rimasta chiusa, i leader sono entrati ai box per mettere le gomme slick e fare un ultimo rabbocco di carburante; non tutti però sono rientrati: Wilson, Newgarden, Huertas e Filippi hanno deciso di proseguire con le gomme rain, ma quello messo meglio di tutti era Mike Conway, risalito al quinto posto perchè era stato l’unico pilota ad aver effettuato la sosta prima dell’incidente di Saavedra; alle spalle di Conway Power era al sesto posto davanti a Castroneves, Kanaan, Briscoe e Dixon.
Alla ripartenza, come prevedibile, è successo di tutto: Conway si è liberato in fretta dei primi 4 con le gomme rain prendendo la testa della corsa mentre alle sue spalle Kanaan ha approfittato della confusione del momento per liberarsi sia di Castroneves che di Power; proprio il brasiliano di Penske ha dato l’impressione di essere il pilota più in difficoltà, visto che in un paio di giri era sceso dalla settima alla decima posizione. Non è finita qua: al 51° giro Huertas è andato in testacoda all’ingresso della curva 3 causando un ingorgo che ha costretto la direzione gara ad esporre la bandiera rossa quando mancavano 4 minuti e mezzo alla fine della corsa.
Alla ripartenza Conway ha mantenuto comodamente il comando fino alla bandiera a scacchi mentre Kanaan e Power si sono liberati di Wilson conquistando la seconda e la terza posizione finali; quarta posizione per Kimball davanti ad un ottimo Sato e a Jack Hawksworth, migliore tra i debuttanti; solo settimo Scott Dixon davanti ad Andretti, Bourdais e Wilson, che chiude la top-10. Solo 12° Castroneves, sprofondato a centro gruppo dopo aver percorso gli ultimi giri con l’ala anteriore danneggiata a seguito del contatto con Saavedra.
La classifica del campionato vede Castroneves sempre al comando con 533 punti, ma Power gli si è avvicinato portandosi a 520 punti, solamente 13 in meno del suo compagno di squadra; perdono invece terreno Hunter-Reay e Pagenaud, rispettivamente a 464 e 462 punti.
Dopo aver disputato 6 gare in appena 4 weekend, l’Indycar si concederà una settimana di riposo prima del prossimo appuntamento di Mid Ohio, dove si correrà il 3 agosto.
Questa la classifica finale di gara-2
Pos. | Pilota | Motore | Team | Tempo |
1 | Mike Conway | Chevrolet | Carpenter | 56 giri in 1:20:35.5420 |
2 | Tony Kanaan | Chevrolet | Ganassi | a 3.5418 |
3 | Will Power | Chevrolet | Penske | a 5.1545 |
4 | Charlie Kimball | Chevrolet | Ganassi | a 5.4857 |
5 | Takuma Sato | Honda | Foyt | a 6.6210 |
6 | Jack Hawksworth | Honda | Herta | a 7.8701 |
7 | Scott Dixon | Chevrolet | Ganassi | a 7.9350 |
8 | Marco Andretti | Honda | Andretti | a 10.1765 |
9 | Sebastien Bourdais | Chevrolet | KV Racing | a 12.0212 |
10 | Justin Wilson | Honda | Coyne | a 15.7853 |
11 | Ryan Briscoe | Chevrolet | Ganassi | a 15.8671 |
12 | Helio Castroneves | Chevrolet | Penske | a 16.2205 |
13 | Josef Newgarden | Honda | Fisher | a 20.9127 |
14 | Ryan Hunter-Reay | Honda | Andretti | a 22.6140 |
15 | Carlos Huertas | Honda | Coyne | a 29.2715 |
16 | Luca Filippi | Honda | Rahal | a 46.4382 |
17 | Carlos Muñoz | Honda | Andretti | a 4 giri (problema meccanico) |
18 | James Hinchcliffe | Honda | Andretti | a 4 giri |
19 | Juan Pablo Montoya | Chevrolet | Penske | a 4 giri |
20 | Graham Rahal | Honda | Rahal | a 6 giri (problema meccanico) |
21 | Sebastian Saavedra | Chevrolet | KV Racing | a 7 giri (problema meccanico) |
22 | Simon Pagenaud | Honda | Schmidt | a 9 giri |
23 | Mikhail Aleshin | Honda | Schmidt | a 45 giri (Incidente) |
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