Indycar | Texas 300 2020: Dichiarazioni P9-P16

di Andrea Gardenal
Pubblicato il 8 Giugno 2020 - 08:30
Tempo di lettura: 5 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
Indycar | Texas 300 2020: Dichiarazioni P9-P16

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Seguono le dichiarazioni dei piloti che hanno concluso la Genesys 300, prima prova del campionato 2020 della NTT IndyCar Series che si è tenuta al Texas Motor Speedway, tra la nona e la sedicesima posizione.

OLIVER ASKEW (#7 Arrow McLaren SP Chevrolet, P9): “Alla fine è stata una giornata grandiosa per il team ‘Arrow McLaren SP’ e per la #7. L’intera crew e la Chevrolet mi hanno dato una grande macchina che ci ha permesso di eseguire alla perfezione il nostro gioco. Arrivare nella top-10 nella mia prima gara INDYCAR è più di quanto sperassi. Trasferiremo quest’inerzia nell’Indy GP e penso che come squadra possiamo solo diventare più forti. È un ottimo modo per iniziare la partnership tra Arrow, McLaren e Schmidt-Peterson e sono felice del buon risultato che abbiamo ottenuto dopo mesi di preparazione. Grazie a tutti al Texas Motor Speedway, alla INDYCAR, a Roger Penske e allo Stato del Texas per aver reso possibile questa gara”.

TONY KANAAN (#14 7-ELEVEN / AJ FOYT RACING Chevrolet, P10): “Una gara difficile. Ho fatto un piccolo errore in pit lane, per la prima volta in 23 anni ho superato il limite di velocità e questo errore ci ha fatto perdere la posizione in pista. Da quel momento abbiamo cercato di limitare i danni, perché la posizione era estremamente importante. Ho fatto una grande qualifica e alla fine della gara abbiamo avuto fortuna perché la caution è arrivata al momento giusto: abbiamo guadagnato sette posizioni e abbiamo chiuso nella top-10, un risultato che accetto volentieri”.

CHARLIE KIMBALL (#4 TRESIBA / AJ FOYT RACING Chevrolet, P11): “Un risultato deludente al termine di una grande serata per il team ‘Tresiba Chevrolet’. Fin dall’inizio la macchina era davvero buona e penso che siamo riusciti anche a migliorarla. La qualifica è andata molto bene e quando è scesa la bandiera verde la macchina mi dava sensazioni talmente buone che sono riuscito a fare sorpassi e guadagnare posizioni. Un piccolo errore di calcolo in pit lane ci ha obbligato ad effettuare una sosta non prevista, che è l’evento che ci ha portato indietro, e alla fine della gara abbiamo avuto un piccolo incidente. Ciononostante, due machine del team ‘AJ Foyt Racing’ hanno finito la gara in decima e undiesima posizione. Credo sia una buona base di partenza per il 2020 e non vedo l’ora di tornare in macchina per la prossima gara della NTT INDYCAR SERIES”.

PATO O’WARD (#5 Arrow McLaren SP Chevrolet, P12): “Credo che sia stata una buona gara per tutti noi di Arrow McLaren SP. Il nostro primo obiettivo era finire la gara e il secondo era arrivare tra i primi 10. Ho mancato l’obiettivo di due posizioni, ma il mio compagno di squadra Oliver ha fatto un lavoro fantastico e ha chiuso al nono posto. Sono arrivato 12° perché ho commesso un errore durante un pit stop. Penso che arrivare 12° dopo essere partito in fondo sia una cosa molto positiva, soprattutto perché non ho potuto provare molto e non conoscevo questo tracciato. Questo risultato ci permetterà di arrivare con la giusta inerzia sullo stradale di Indy tra un mese. Penso sia stato un grande inizio per l’intero team Arrow McLaren SP, per i nostri tifosi e per i nostri partner. Sicuramente ora vogliamo qualcosa in più”.

WILL POWER (#12 Verizon Team Penske Chevrolet, P13): “La macchina della ‘Verizon Chevy’ era molto buona, ma era molto difficile superare. Abbiamo avuto un inconveniente al pit stop che ci ha spedito in fondo, e poi ci sono state quattro macchine che hanno percorso 36 giri nel primo stint: credo che avrebbero dovuto essere penalizzate. È incredibile. Avrei guadagnato quattro posizioni in più. È stata una serata frustrante, abbiamo commesso un errore che ci ha messo in una brutta posizione”.

MARCO ANDRETTI (#98 U.S. Concrete / Curb Honda, P14): “Sono felice che sia iniziata la stagione per il team #98 ‘U.S. Concrete / Curb’. Complessivamente la macchina oggi ha dato buone sensazioni, siamo riusciti ad effettuare le regolazioni per chiudere nella top-5 le prove libere e la nostra qualifica è stata buona, ma la gara non è andata come avremmo voluto. La posizione in pista era fondamentale e in un paio di pit stop abbiamo perso delle posizioni quando invece avremmo dovuto guadagnarle. Con questi problemi e con il traffico, non abbiamo ottenuto il risultato che avremmo voluto”.

ALEXANDER ROSSI (#27 NAPA AUTO PARTS / AutoNation Honda, P15): “Penso che siamo arrivati a questo weekend con tante incognite. Durante le prove libere abbiamo provato molte soluzioni: probabilmente abbiamo perso un paio di posizioni in qualifica, ma penso che il nostro risultato fosse stato buono considerando i problemi avuti nelle libere. Per la gara eravamo abbastanza ottimisti, partivamo nelle prime file e per la serata eravamo a posto. Purtroppo non siamo riusciti ad avviare la macchina a causa di un problema alla ECU (la centralina). La stessa cosa è successa ad alcune altre macchine. Siamo dovuti partire dal fondo e abbiamo scontato un drive-through; durante la penalità c’è stato un problema col limitatore di velocità, quindi ne abbiamo ricevuta un’altra. La nostra serata è finita in quel momento, ma abbiamo comunque provato a limitare i danni. Terminare al 15° posto è meglio che niente: il lato positivo è che il team ‘NAPA / AutoNation’ si è comportato molto bene in pit lane, che è stato uno degli aspetti su cui ci siamo concentrati maggiormente durante la pausa invernale. È stato un passo nella giusta direzione e tra quattro settimane torneremo ad Indy”.

JACK HARVEY (#60 AutoNation/Sirius XM Honda, P16): “È stata una giornata molto impegnativa: durante la gara siamo migliorati molto e abbiamo vissuto alcuni buoni momenti. Nel suo complesso, quella del Texas è una gara molto difficile: non ero mai stato qui, non avevo mai corso su un ovale al di fuori di Indy, quindi è stato un grande impegno venire qui e imparare tutto in un solo giorno. Inoltre la nostra piazzola ai box non era una delle migliori, era difficile entrarci. È stata una buona giornata: non è andata come avremmo voluto, ma almeno abbiamo portato a casa la macchina tutta intera”.

Immagine di copertina da INDYCAR Media/Chris Owens

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