Indycar | Texas 2018 | Anteprima

AnteprimeIndyCar
Tempo di lettura: 6 minuti
di Andrea Gardenal
7 Giugno 2018 - 18:00
Home  »  AnteprimeIndyCar

La 600 km del Texas rappresenta il giro di boa del campionato Indycar 2018: 8 gare sono già state disputate, 8 ne mancheranno una volta che verrà sventolata la bandiera a scacchi al termine di questa gara. La prova che attende i piloti sabato sera è particolarmente intensa ed impegnativa e per questo è molto attesa: 375 miglia da corrersi alla media di 220 miglia orarie su un ovale da un miglio e mezzo in cui si sta per la maggior parte del tempo in curva; ad aggiungere ulteriore difficoltà intervengono una sede stradale non troppo larga e un banking nelle quattro curve compreso tra i 20 e i 22°, una condizione unica nell’intero calendario della Indycar Series.

I due appuntamenti di Detroit ci hanno consegnato un team Andretti in splendida forma, in particolare con Ryan Hunter-Reay: il campione Indycar 2012 ha mancato di un soffio la doppietta centrata lo scorso anno da Graham Rahal uscendo dal weekend in Michigan con un secondo ed un primo posto, ottenuti entrambi grazie a prestazioni aggressive e molto convincenti. Dopo aver sofferto nelle ultime stagioni segnate dalla guerra degli aerokit, Hunter-Reay è finalmente tornato a lottare costantemente per le prime posizioni: nelle prime sei gare dell’anno aveva infatti accumulato un secondo e tre quinti posti, risultati che, combinati a quelli di Detroit, gli hanno permesso di risalire al quarto posto in classifica generale, in piena lotta per il titolo.

L’altro grande vincitore del weekend di Detroit è stato Will Power: dopo aver dominato il mese di maggio conquistando la sua prima vittoria alla Indy 500, Power ha corso egregiamente sulla difensiva sul circuito cittadino del Michigan conquistando un settimo ed un secondo posto e risultando in entrambe le gare il miglior pilota Chevy con ampio margine. Tra i 22 piloti che prenderanno il via sabato sera, l’australiano è forse quello che parte coi galloni di favorito, avendo vinto le ultime tre gare che si sono disputate su speedway o superspeedway, tra cui la Texas 600 dello scorso anno: una situazione inimmaginabile fino a pochi anni fa, quando gli ovali erano senza ombra di dubbio il punto debole di Power.

Il weekend di Detroit è stato positivo anche per Scott Dixon e Alexander Rossi, che si trovano a ridosso del leader del campionato staccati di pochi punti. Dixon, in particolare, è tornato al successo dopo quasi un anno, eguagliando Michael Andretti al terzo posto nella classifica dei piloti più vincenti in Indycar con 42 vittorie; davanti a lui restano Mario Andretti a 52 e AJ Foyt a 67. Meno bene è invece andata a Rossi: dopo aver dominato per larga parte la seconda gara del weekend è stato costretto ad una sosta d’emergenza da una foratura allo pneumatico anteriore sinistro, provocata da un paio di bloccaggi di troppo in frenata.

Il vero sconfitto di Detroit è senz’altro Josef Newgarden, che dopo il dominio al Barber Motorsports Park sembra aver perso un bel po’ di smalto: le due gare dello scorso settimana sono state un’agonia per il Campione in carica, che dopo non essere andato oltre il nono posto al sabato è stato anche protagonista di un incidente nella qualifica della domenica che ha compromesso la seconda gara del weekend. Le difficoltà incontrate nelle ultime gare l’hanno fatto precipitare fino al quinto posto in classifica generale dal primo che occupava dopo il GP dell’Alabama.

La gara del Texas si correrà con un pacchetto aerodinamico da bassissimo carico simile a quello visto ad Indianapolis; tuttavia, sulla base di quanto visto ad Indianapolis e delle alte temperature previste per la serata di sabato, la Indycar ha deciso di apportare delle piccole correzioni per evitare che ci sia pack racing. Nella zona del diffusore verranno rimosse le paratie laterali che si trovano al bordo d’uscita, mentre nella parte posteriore del fondo della macchina verrà inserito un Gurney Flap invertito; entrambi i provvedimenti avranno lo scopo di ridurre il carico aerodinamico generato dal fondo. Per compensare la riduzione globale di carico, alle squadre sarà concesso aumentare l’incidenza massima delle ali posteriori fino a -3°; per fare un confronto, ad Indianapolis l’angolo massimo di incidenza dell’ala posteriore era di -6°.

A completare il pacchetto di incognite tecniche, la Firestone ha deciso di portare una nuova mescola di pneumatici per la 600 km del Texas. Tutte queste novità renderanno sostanzialmente inefficaci le prove svolte nei mesi scorsi su questa pista dai due costruttori e dalle varie squadre: sarà così fondamentale usufruire al massimo dei 90 minuti di prove libere a disposizione prima delle qualifiche e soprattutto dell’ora prevista dopo le qualifiche, dove le condizioni ambientali saranno molto più simili a quelle previste per la gara.

La Texas 600 di domenica sarà la prima gara stagionale con sole 22 macchine iscritte: tra i team iscritti “part time” mancheranno infatti sia Shank che Juncos; quest’ultimo tornerà in pista a fine giugno per il Gran Premio di Road America, dove schiererà l’esordiente Alfonso Celis jr, mentre per rivedere il team Shank col suo pilota, Jack Harvey, sarà necessario aspettare l’appuntamento di Mid-Ohio. Infine Zachary Claman DeMelo tornerà al volante della #19 del team di Dale Coyne dopo essere stato sostituito nelle due gare di Detroit da Santino Ferrucci.

Per quanto riguarda le televisioni, da questo weekend si entra ufficialmente nel triennio di monopolio del gruppo NBC: le ultime 9 gare di quest’anno saranno trasmesse sul canale a pagamento NBCSN, mentre dal prossimo anno e fino al termine della stagione 2021 otto gare all’anno verranno trasmesse sul canale generalista NBC, le rimanenti su NBCSN; la speranza è che l’affidamento della trasmissione delle gare ad un unico network televisivo dopo 10 anni di duopolio aiuti a cementare la crescita che il campionato ha vissuto negli ultimi anni.

2018 DXC Technology 600
Round 09/17
08-09 Giugno 2018

INFO CIRCUITO

Tipologia del circuito: Ovale
Lunghezza del circuito
: 1,455 mi (2,342 km)
Giri da percorrere: 248
Distanza totale: 360,84 mi (580,716 km)
Numero di curve: 4 (tutte a sinistra)
Senso di marcia: antiorario
Prima Gara: 1997
Sanctioning body: USAC 1973-1979; IRL 1997-2010; INDYCAR 2011-2018
Sedi di gara: Texas World Speedway: 1973-1979; Texas Motor Speedway: 1997-2018

RECORD

Miglior giro: 22.542 – Paul Tracy – Team Green – 2001
Distanza: 1h52:47.8511 – Scott Dixon – Chip Ganassi Racing – 2015 (su 248 giri)
Vittorie pilota: 4 – AJ Foyt, Helio Castroneves
Vittorie team: 11 – Team Penske
Pole pilota: 4 – AJ Foyt
Pole team: 8 – Team Penske
Podi pilota: 9 – Tony Kanaan
Podi team: 25 – Team Penske

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Venerdì 08 Giugno
11:30-13:00 (18:30-20:00) Prove Libere 1
15:00-16:00 (22:00-23:00) Qualifiche
18:15-19:15 (01:15-02:15) Prove Libere 2

Sabato 09 Giugno
19:45 (02:45) Gara 1 – Diretta su Sky Sport 2 a partire dalle 02:35

Mappa del circuito dal sito ufficiale Indycar
Immagine di copertina da https://twitter.com/TXMotorSpeedway

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO