Indycar | Texas 2017 | Anteprima

AnteprimeIndyCar
Tempo di lettura: 5 minuti
di Andrea Gardenal
7 Giugno 2017 - 12:00
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Il tour de force che nell’ultimo mese ha visto la Indycar in pista in ogni weekend si concluderà nella notte tra sabato e domenica con la 600 km del Texas, ultimo appuntamento prima di una settimana di riposo per piloti, meccanici e ingegneri.

L’appuntamento di Fort Worth è l’unico in tutto il calendario della Indycar che si disputa in un ovale da un miglio e mezzo di lunghezza, che paradossalmente è invece una delle tipologie di anello più comune negli Stati Uniti. Le alte velocità che si raggiungono, la sede stradale particolarmente stretta e un asfalto molto abrasivo, che tende a “mangiare” le gomme, fanno sì che questo appuntamento sia uno dei più difficili ed impegnativi dell’intera stagione.

Un ulteriore elemento che aggiungerà interesse alla gara di questo fine settimana è legato alla conformazione del tracciato, che è stata rivista rispetto agli anni scorsi. Il cambiamento più significativo riguarda il banking delle curve 1 e 2, che passa da 24 a 20 gradi; viene così a crearsi un’asimmetria rispetto alle due curve finali della pista, la 3 e la 4, che hanno invece mantenuto l’inclinazione che c’era negli anni scorsi. Ciò inevitabilmente renderà necessario trovare nuovi compromessi negli assetti, in modo da essere veloci in entrambe le porzioni della pista.

Questi lavori, che sono stati svolti l’inverno scorso, hanno portato anche alla stesura di un nuovo impianto di drenaggio cui spetterà il compito di asciugare la pista il prima possibile in caso di pioggia. La mente torna agli eventi dell’anno scorso quando, proprio a causa del maltempo, la gara iniziò con un giorno di ritardo, domenica 12 giugno anziché sabato 11, per poi essere interrotta e posticipata al 27 agosto. In quella serata fu Graham Rahal a vincere, battendo in volata per appena 8 millesimi James Hinchcliffe, autentico dominatore della 600 km del Texas dell’anno scorso.

Rahal non è solamente il campione uscente di questo appuntamento, ma è anche stato il mattatore dello scorso weekend di Detroit: il pilota dell’Ohio è infatti stato il primo a vincere entrambi gli appuntamenti sul circuito cittadino di Belle Isle da quando si corre col format del double header; in questi anni solamente Scott Dixon è riuscito in un’impresa simile, quando nel 2013 è riuscito ad aggiudicarsi entrambi gli appuntamenti del Dual di Toronto. Un ulteriore buon piazzamento a Fort Worth potrebbe proiettare Rahal nel novero dei favoriti alla conquista del campionato.

Dopo 8 appuntamenti su 17 la classifica è ancora molto aperta con 6 piloti racchiusi in meno di 54 punti, ovvero il bottino massimo che un pilota può portare a casa al termine di una gara Indycar. Al comando del campionato c’è Scott Dixon con 303 punti, che precede Helio Castroneves di 8 lunghezze; nonostante la loro posizione in classifica, nessuno dei due è ancora riuscito ad aggiudicarsi una gara in questo campionato. Terzo è Takuma Sato, vincitore della 500 miglia di Indianapolis, davanti a Simon Pagenaud e Josef Newgarden per il Team Penske. Rahal, sesto, paga 52 punti di ritardo su Dixon, ma è l’unico pilota ad aver conquistato più di una vittoria in questa stagione.

Sul fronte piloti, la 600 km del Texas vedrà l’esordio stagionale di Tristan Vautier, scelto da Dale Coyne per sostituire Sebastien Bourdais. Nonostante un’esperienza tutto sommato positiva a Detroit, la Indycar ha deciso di non ammettere Esteban Gutierrez al via della gara di sabato sera perché il pilota messicano non ha mai girato su un ovale in vita sua e sarebbe quindi potuto essere un rischio per sé stesso e per gli altri piloti.

Con ogni probabilità Gutierrez tornerà al volante della DW12 #18 in occasione del Gran Premio di Road America di fine giugno e, nei limiti delle regole stabilite dalla Indycar, proverà a svolgere il suo primo test su ovale in modo da poter essere al via della Iowa Corn 300 che si disputerà tra quattro settimane.

A Fort Worth ci sarà inoltre il ritorno del team Harding, reduce dall’ottimo nono posto ottenuto ad Indianapolis da Gabby Chaves, mentre mancherà Oriol Servia, il cui contratto col team Rahal era limitato solamente alla Indy 500 e alle due gare di Detroit. Infine in seno al team Carpenter ci sarà il consueto avvicendamento tra Spencer Pigot e il pilota-team owner di Indianapolis al volante della monoposto #20.

La 600 km del Texas, che si disputerà quando in Italia sarà notte fonda, verrà regolarmente trasmessa in diretta sul canale Sky Sport 2.

2016 Rainguard Water Sealers 600
Round 09/17
09-10 Giugno 2017

INFO CIRCUITO

Tipologia del circuito: Ovale
Lunghezza del circuito
: 1,455 mi (2,342 km)
Giri da percorrere: 248
Distanza totale: 360,84 mi (580,716 km)
Numero di curve: 4 (tutte a sinistra)
Senso di marcia: antiorario
Prima Gara: 1997
Sanctioning body: USAC 1973-1979; IRL 1997-2010; INDYCAR 2011-2017
Sedi di gara: Texas World Speedway: 1973-1979; Texas Motor Speedway: 1997-2017

RECORD

Miglior giro: 22.542 – Paul Tracy – Team Green – 2001
Distanza: 1h52:47.8511 – Scott Dixon – Chip Ganassi Racing – 2015 (su 248 giri)
Vittorie pilota: 4 – AJ Foyt, Helio Castroneves
Vittorie team: 10 – Team Penske
Pole pilota: 4 – AJ Foyt
Pole team: 8 – Team Penske
Podi pilota: 8 – Tony Kanaan
Podi team: 23 – Team Penske

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Venerdì 09 Giugno
10:00-11:15 (17:00-18:15) Prove Libere 1
14:15-15:15 (21:15-22:15) Qualifiche
17:45-18:15 (00:45-01:15) Prove Libere 2

Sabato 10 Giugno
19:45 (02:45) Gara 1 – Diretta su Sky Sport 2 a partire dalle 02:20

Mappa del circuito e immagine di copertina dal sito ufficiale Indycar

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