Indycar | Svelato il calendario 2020

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Gardenal
2 Settembre 2019 - 15:15
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Nei minuti precedenti il GP di Portland, la Indycar Series ha svelato in diretta TV il proprio calendario per il 2020 e si può dire che non ci siano state grosse sorprese: come detto a più riprese nelle settimane scorso, la 500 Miglia di Pocono saluta la compagnia nonostante il crescente successo di pubblico nel corso degli anni, mentre al suo posto arriva lo short oval di Richmond, in Virginia, su cui la Indycar non correva dal 2009.

Oltre all’avvicendamento tra Pocono e Richmond ci saranno alcune novità anche per quanto riguarda le date delle singole gare: l’Indycar Classic di Austin è stato posticipato di un mese, da fine marzo a fine aprile, al fine di evitare la concomitanza con la 500 Miglia del Texas valida per la Nascar Cup Series, mentre la Mid-Ohio 200 è stata posticipata di 3 settimane, andando a prendere di fatto lo slot occupato in precedenza da Pocono, per evitare la concomitanza con le Olimpiadi di Tokyo che la NBC trasmetterà in diretta sul suolo americano. Per lo stesso motivo ci sarà una lunga pausa estiva di 4 settimane tra la Iowa 300 del 18 luglio e la Mid-Ohio 200 del 16 agosto.

La gara di Richmond andrà a riempire parzialmente il vuoto di 3 settimane tra Road America e Toronto collocandosi una settimana dopo l’appuntamento sullo stradale del Wisconsin; come tutte le altre gare ad eccezione di Indianapolis, anche l’appuntamento sullo short oval della Virginia si disputerà sabato sera sotto le luci artificiali, un format già utilizzato tra il 2001 e il 2009.

Non si conosce ancora la lunghezza che avrà la corsa al Richmond Raceway: tra il 2001 e il 2007 la Richmond Indy Challenge si è disputata sulla distanza dei 250 giri (187,5 miglia), mentre nelle ultime due edizioni la durata era stata estesa a 300 giri (225 miglia).

Modifiche marginali riguardano gli appuntamenti di Long Beach e Portland, entrambi posticipati di una settimana rispetto a quest’anno: il primo col fine di evitare la concomitanza con la Pasqua, il secondo per mantenere la sua collocazione nel weekend precedente il Labor Day, la Festa del Lavoro che negli Stati Uniti si celebra il primo lunedì di settembre.

Un ultimo cambiamento riguarda la data della prima gara stagionale, posticipata anch’essa di una settimana dal 10 al 15 marzo. Non ci sono novità per gli altri appuntamenti principali del campionato: la Indy 500 si disputerà domenica 24 maggio preceduta dalle qualifiche nel weekend precedente e dal GP sullo stradale sabato 9 maggio; l’ultima gara stagionale avrà infine luogo a Laguna Seca domenica 20 settembre. Nessuna modifica in programma per il GP dell’Alabama, il double header di Detroit, la Texas 600, i GP di Road America e Toronto, la Iowa 300 e la Gateway 500.

Questo è il calendario completo della Indycar 2020

Immagine di copertina da https://www.instagram.com/richmondraceway/

Foto del calendario da indycar.com

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