IndyCar | St. Petersburg 2024: Newgarden domina la gara di apertura

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
10 Marzo 2024 - 20:25
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Josef Newgarden fa hat trick e solo le caution gli tolgono il grand chelem. Penske domina piazzando tre auto in top4 con il solo O’Ward ad infilarsi sul secondo gradino del podio


La disintossicazione da social ha funzionato, di sicuro però non è stato l’unico ingrediente. Josef Newgarden ha iniziato la stagione della IndyCar con un dominio netto sulla concorrenza: pole position, giro più veloce (fatto con ampio margine prima della sosta finale) e vittoria con 91 giri in testa sui 100 in programma. A togliergli è stata questa soddisfazione è stato Lundgaard, fuori sequenza per una foratura nel corso del primo giro. Il pilota del Team Penske rompe così il digiuno che durava dalla doppietta in Iowa la scorsa estate e che precedette un deludente finale di stagione.

È stato un trionfo però per la scuderia di Roger Penske dato che in top5, anzi in top4, si sono piazzati anche Scott McLaughlin sul terzo gradino del podio e Will Power con la medaglia di legno. Il neozelandese e l’australiano hanno rimontato dal fondo della top10 piazzando i sorpassi al momento giusto, con McLaughlin aggressivo fin dal via (due posizioni recuperate in un 4-wide in curva1) e Power che hanno conquistato le posizioni finali alla ripartenza dell’ultima caution sfruttando al meglio le gomme morbide.

Per un po’ Penske ha sognato addirittura la tripletta perché nel finale Pato O’Ward, pure su gomme dure, ha dovuto fare più fuel saving degli avversari creando un trenino staccandosi notevolmente da Newgarden e dovendosi guardare più volte negli specchietti. Alla fine non c’è mai stato un attacco deciso da parte di McLaughlin ed il messicano ha gestito al meglio un finale che poteva complicarsi notevolmente conquistando un buon secondo posto.

A completare la top5 è stato Colton Herta in una gara finalmente convincente seppur non del tutto. Abile al via nel sorpassare proprio O’Ward per la terza posizione, il pilota Andretti era stato l’unico a mettere efficacemente le ruote davanti a Newgarden dopo il primo giro di soste sotto caution, ma alla ripartenza Josef si è ripreso il posto di forza aprendo la porta anche a O’Ward e McLaughlin. La pit crew è stata abile anche nell’ultimo pit stop con il sorpasso su Scott e su Rosenqvist, tuttavia ha dovuto soccombere alle gomme morbide del neozelandese.

Sesto posto per uno spento Alex Palou, sì in recupero dalla deludente 13esima posizione in griglia, ma lontano dalle prestazioni del 2023. La macchia nera sulla gara dello spagnolo è al primo giro quando è sua la toccata nel traffico che fora la posteriore destra di Lundgaard rovinando la corsa al danese. Poi la solita costanza ed efficacia strategica, ma allo stesso nessun attacco deciso nel finale se non il sorpasso su Rosenqvist.

Settimo, appunto Felix che, dopo la clamorosa prima fila di ieri, ha mantenuto la seconda posizione fino alla prima sosta quando è stato superato da O’Ward, poi altre due posizioni perse nell’unico giro di soste sotto green a vantaggio di Herta e McLaughlin e le ultime nello stint finale a difendersi su gomme dure. Nel complesso una buona prestazione.

Questi i sette piloti che sono stati protagonisti della corsa, a seguire tante gare senza infamia e senza lode in una domenica nel complesso lineare e senza grosse battaglie, ma anche senza problemi. Rossi e Dixon hanno recuperato terreno di strategia mentre VeeKay, dopo un momento spumeggiante alla prima ripartenza con sorpasso su Power, si è spento improvvisamente ai -40 quando ha fatto da tappo al gruppetto dello stesso Will e poi ha dovuto cedere anche a Dixon resistendo però con un piccolo contatto a Grosjean. Alla fine il suo 10° posto può essere un punto di partenza.

Le successive cinque posizioni sono fatte di gare positive di piloti di seconda fascia: un Ferrucci che non ha esagerato, Kirkwood sempre lì anche se oggi senza spunto, Ilott chiamato da McLaren per sostituire Malukas, il rookie Simpson e Pietro Fittipaldi possono senz’altro uscire col sorriso da St.Petersburg.

Meno bene sicuramente chi ha chiuso la top20: Rahal è stato l’unico a sfruttare una strategia alternativa dopo la prima caution andando sulle tre soste, ma alla fine ha raccolto solo un 16° posto precedendo Blomqvist, Canapino (lungo nel finale in curva1 per tentare il sorpasso su Ilott), Harvey ed un deluso Lundgaard il cui recupero dopo la foratura del primo giro è stato impossibilitato anche da una caution arrivata nel momento peggiore.

Doppiati Rasmussen (problema alla frizione prima della partenza risolto in extremis) e Braun (debutto positivo per il bravo pilota endurance ex scuola Roush in NASCAR fino ad un lungo in curva10 in cui ha perso 1′ facendo manovra).

In chiusura di classifica gli incidentati: 23° Lundqvist mandato nelle gomme da Grosjean in curva10 con Romain poi ritirato per un problema al cambio (motore passato improvvisamente in folle pochi giri dopo la penalità ricevuta), 25° Ericsson, anch’egli con motore ko, 26° Robb (problema meccanico che ha provocato a un terzo di gara la caution che Lundgaard non avrebbe voluto), infine Armstrong, vittima anch’egli di curva10 quando, sbagliando in frenata, ha sbagliato di nuovo perché nell’indecisione fra andare nella via di fuga e tentare lo stesso di fare la curva è finito pure lui nelle gomme danneggiando pesantemente il lato destro.

Newgarden ovviamente è leader del campionato e per gli altri piloti la gara fuori campionato al Thermal Club fra due settimane, a questo punto, sarà un test fondamentale per capire se il dominio di Josef sia stato frutto di un weekend perfetto o qualcosa di più.

La classifica del Firestone GP 2024 a St.Petersburg e la generale piloti.


Immagine: Media IndyCar

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