Indycar | St.Petersburg 2017 | Anteprima

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Andrea Gardenal
8 Marzo 2017 - 12:00
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Come accaduto negli ultimi anni, il campionato Indycar 2017 prende il via dalle strade della città di St.Petersburg, in Florida. Sono passati sei mesi dall’ultima volta che le monoposto americane sono scese in pista in occasione di un weekend di gara, quando Simon Pagenaud ha conquistato la sua prima Astor Cup, il trofeo che da qualche anno è riservato a chi vince il campionato Indycar: un titolo meritatissimo, ottenuto dominando la prima parte di stagione e contenendo alla grande il rientro di Will Power nella seconda; l’unico neo di una stagione altrimenti perfetta è stato l’incidente di Pocono.

Will Power è stato il principale antagonista del pilota francese nella scorsa stagione. Il suo campionato ha seguito un andamento per certi versi opposto a quello di Pagenaud: in difficoltà nella prima parte di stagione dopo aver saltato la gara inaugurale a causa di un’infezione all’orecchio interno, in forte ripresa da Detroit in poi. All’australiano non è poi mancata una certa dose di sfortuna: oltre al problema fisico che l’aveva tenuto a riposo a St.Petersburg, Power può recriminare per i punti persi in gara-1 a Detroit a causa di un dado fissato male durante un pit stop, per l’incidente con Kimball a Watkins Glen e per la frizione rotta a Sonoma. Al di là di tutto, la sensazione è che possa essere proprio Power il primo rivale di Pagenaud in questa stagione.

In questi mesi sono successe tante cose nel pianeta Indycar, sia dentro che fuori la pista. Anzitutto si sono tenuti a Phoenix gli unici due giorni di test collettivi previsti con JR Hildebrand che ha ottenuto il miglior tempo complessivo durante la prima giornata di prove; in entrambe le giornate si è visto il medesimo copione, con i team motorizzati Chevrolet più veloci al pomeriggio e con quelli dotati del propulsore Honda che sono invece emersi nei due turni serali.

Piloti e squadre non sono però stati impegnati solamente a Phoenix: il regolamento della Indycar permette infatti ad ogni squadra di svolgere tre giorni di prove private all’interno di una finestra che va dal 3 ottobre 2016 al 6 aprile 2017. Ciò ha permesso, ad esempio, di vedere il team Ganassi in azione a Sebring ad inizio gennaio, oppure il team Foyt sulla stessa pista alcune settimane dopo. Gli ultimi test “privati” si sono tenuti sempre a Sebring la scorsa settimana, quando tra il 28 febbraio ed il 1° marzo sono stati impegnati tutti i team iscritti al campionato (miglior tempo non ufficiale di Scott Dixon in 51.13 secondi).

Anche al di fuori della pista c’è stata molta “azione”. Sul fronte del mercato piloti il movimento più importante è stato l’ingaggio di Josef Newgarden da parte del Team Penske per sostituire Juan Pablo Montoya: il pilota colombiano correrà la 500 Miglia di Indianapolis per il team del Capitano e forse qualche altra nel campionato IMSA durante l’anno, ma con ogni probabilità si può pensare che la sua esperienza con le monoposto sia di fatto finita. Per sostituire Newgarden, Ed Carpenter si è rivolto a JR Hildebrand, che fino all’anno scorso era il pilota di riserva della sua squadra.

Line-up completamente nuove per due squadre: il team di AJ e Larry Foyt ha ingaggiato Carlos Muñoz e Conor Daly, mentre Dale Coyne schiererà due macchine per Sebastien Bourdais ed Edward Jones: quest’ultimo sarà anche l’unico rookie presente a tempo pieno nella categoria per la stagione 2017. Chip Ganassi, Sam Schmidt e Bobby Rahal hanno confermato in blocco i loro piloti mentre Michael Andretti ha sostituito Muñoz con Takuma Sato, pilota gradito alla Honda.

A proposito di Honda, parliamo brevemente del “mercato” che si è sviluppato nell’inverno sul fronte dei propulsori. Il motorista giapponese ha messo a segno un colpo eccellente instaurando una partnership col team di Chip Ganassi, col quale ha già vinto moltissimo in passato sia in Formula CART che nella Indycar. L’accordo giova ad entrambe le parti in causa: la Honda si assicura un team di primissimo livello che la possa aiutare a mettere a punto il proprio pacchetto, ampiamente deludente nelle ultime due stagioni se si esclude la vittoria di Alexander Rossi ad Indianapolis; Ganassi, dal canto suo, si garantisce i finanziamenti necessari per schierare in pista la monoposto #9 di Scott Dixon dopo l’uscita di scena dello storico sponsor Target. Il team Foyt ha invece compiuto il percorso inverso, passando dalla Honda alla Chevrolet.

Per chiudere il capitolo destinato alle squadre, c’è da segnalare che il loro numero quest’anno è sceso da 9 a 8: un paio di settimane fa, Kevin Kalkhoven e Jimmy Vasser hanno abbassato le serrande della loro struttura, ponendo fine alla vita del team KV Racing Technology. Ciò significa che il numero di monoposto impegnate a tempo pieno in Indycar passa da 22 a 21. Questi sono i piloti e le squadre impegnati a tempo pieno nel campionato Indycar 2017

A queste macchine, come sempre, si aggiungeranno una serie di concorrenti impegnati part-time, in particolare nella 500 Miglia di Indianapolis; al momento sono previste 7 iscrizioni “extra” per la gara sul catino dell’Indiana, ma è facile che il loro numero possa aumentare fino a raggiungere la fatidica soglia delle 33 vetture iscritte. Gli unici piloti part-time che sono sicuri di correre ad Indianapolis sono Juan Pablo Montoya per il team Penske, Sage Karam per il team Dreyer&Reinbold e Oriol Servia per il team Rahal; quest’ultimo ha un contratto per disputare anche le due successive gare di Detroit. Tra le novità di Indianapolis si annovera l’esordio del team Juncos Racing, già impegnato in Indy Lights, che metterà in pista due monoposto comprate dal team KV Racing.

Dal punto di vista del regolamento, si segnala l’apertura concessa ai team di poter sviluppare liberamente 25 “dettagli” tecnici della DW12, elencati minuziosamente nell’articolo 14.2.1 del regolamento. Le reazioni a tale decisione sono state contrastanti: da un lato questa misura introduce un minimo di libertà tecnica, fattore indubbiamente positivo in quello che ad oggi è un monomarca, dall’altro rischia di minare l’equilibrio attualmente presente nella serie favorendo i team più ricchi e meglio organizzati. Un’altra novità sul fronte regolamentare è legata al push to pass: il suo utilizzo sarà limitato dal tempo totale di utilizzo effettivo del dispositivo, non più dal numero totale delle sue attivazioni.

Concludiamo questa presentazione al campionato 2017 dicendo due parole sul calendario, che rispetto alla passata stagione è rimasto quasi immutato. L’unica novità di rilievo è rappresentata dal ritorno in calendario dell’ovale del Gateway Motorsports Park, al confine tra Illinois e Missouri; la Indycar non corre su questo tracciato dal 2003, quando vinse Helio Castroneves sulla Dallara-Toyota del Team Penske. L’unico altro cambiamento riguarda lo slittamento di quattro settimane della gara di Phoenix, che passa da inizio a fine aprile. Stando alle indiscrezioni circolate nei mesi scorsi, è probabile che anche per il 2018 possano essere confermate tutte le tappe previste per questo campionato.

Ecco il calendario completo previsto per quest’anno

Per quanto riguarda la trasmissione delle gare in Italia, Sky ha confermato il proprio impegno anche per il 2017.

2017 Firestone Grand Prix of St.Petersburg
Round 01/17
10-11-12 Marzo 2017

INFO CIRCUITO

Tipologia del circuito: Cittadino
Lunghezza del circuito
: 1,8 mi (2,897 km)
Giri da percorrere: 110
Distanza totale: 198,0 mi (318,650 km)
Numero di curve: 14 (9 a destra, 5 a sinistra)
Senso di marcia: orario
Primo Gran Premio: 2003
Sanctioning body: CART: 2003; IRL 2005-2010; INDYCAR 2011-2017

RECORD

Miglior giro: 1:00.2450 – Will Power – Team Penske – 2016
Distanza: 2h06:57.6288 – Will Power – Team Penske – 2014 (su 110 giri)
Vittorie pilota: 3 – Helio Castroneves
Vittorie team: 8 – Team Penske
Pole pilota: 6 – Will Power
Pole team: 7 – Team Penske
Podi pilota: 6 – Helio Castroneves, Tony Kanaan
Podi team: 15 – Team Penske

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Venerdì 10 Marzo
11:15-12:00 (17:15-18:00) Prove Libere 1
15:00-15:45 (21:00-21:45) Prove Libere 2

Sabato 11 Marzo
10:50-11:35 (16:50-17:35) Prove Libere 3
14:55-16:10 (20:55-22:10) Qualifiche

Domenica 12 Marzo
09:00-09:30 (14:00-14:30) Warm-Up
12:30 (17:30) Gara – La gara verrà trasmessa a partire dalle 18:30 su Sky Sport Mix HD (Canale 106)

Mappa del circuito e immagine di copertina dal sito ufficiale Indycar

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