Quella che scatterà il prossimo fine settimana sarà la 19esima stagione della IndyCar Series, campionato che ha le sue radici nell’AAA Championship nato nel 1905 e vinto da Barney Oldfield. Sarebbe dunque più corretto affermare che si tratta della 103esima edizione del campionato americano per monoposto, considerando che la IndyCar per come la conosciamo nacque nel 1996 (con il nome di Indy Racing League) dopo la separazione dalla Formula CART, divenuta poi Champ Car e defunta all’inizio del 2008.
Una stagione che presenta parecchie novità, specie sul fronte dei piloti: il ritorno più atteso è senz’altro quello di Juan Pablo Montoya, che dopo sette stagioni a corrente alternata nella Nascar ritorna a correre su quello che è il suo “pane”, vale a dire la monoposto. Un ritorno non facile quello del colombiano, sottoposto a dieta ferrea dal suo nuovo team principal, Roger Penske, per portarlo alla forma fisica adatta ad affrontare un campionato dal calendario molto serrato, come vedremo in seguito. Montoya andrà a sostituire sulla Dallara #2 AJ Allmendinger, che nel suo 2013 part-time si è distinto solo nella 500 Miglia di Indianapolis, conclusa al settimo posto. Gli altri due alfieri della squadra saranno, ovviamente, Will Power e Hélio Castroneves, entrambi tra i principali favoriti per il successo finale: il primo ha perso tre campionati consecutivi all’ultima gara tra il 2010 ed il 2012, il secondo non ha mai conquistato un titolo e l’anno scorso ha perduto probabilmente l’occasione della vita.
Parlando di drivers colombiani, un’altra new entry significativa è rappresentata proprio dal secondo classificato dell’ultima 500 Miglia: Carlos Muñoz, infatti, andrà a rimpiazzare l’inconcludente Ernesto Viso in seno al team Andretti, che ha inoltre confermato il campione 2012 Ryan Hunter-Reay, l’idolo dei tifosi americani James Hinchcliffe e il “figlio prediletto” Marco Andretti. Cambia anche la motorizzazione della squadra, da Chevrolet a Honda.
Ma il pilota da battere sarà ovviamente il campione in carica, il neozelandese Scott Dixon, autore di una formidabile rimonta che lo ha portato a strappare il titolo a Hélio Castroneves. Il team Ganassi, che per il 25° anno sarà legato allo sponsor Target passando però dai propulsori Honda agli Chevrolet, lo ha confermato al fianco del talentuoso Charlie Kimball, vincitore l’anno scorso del prestigioso appuntamento di Lexington. Il ritiro di Dario Franchitti, dovuto al terribile incidente patito dallo scozzese a Houston, ha liberato un sedile all’interno della compagine vincitrice di 10 titoli dal 1996 ad oggi: sulla monoposto #10 arriva nientemeno che Tony Kanaan, il dominatore della 500 Miglia di Indianapolis dello scorso maggio. Da quest’anno, a tempo pieno verrà schierato anche Ryan Briscoe.
Perso Kanaan, il team KV Racing che fa capo a Jimmy Vasser ha prontamente ingaggiato il pluricampione della Champ Car, Sébastien Bourdais, che andrà a ricomporre il duo che l’anno scorso gareggiava con la Dragon Racing, uscita dalla serie per dedicarsi alla neonata Formula E: la seconda guida sarà infatti il colombiano Sebastián Saavedra, che prenderà il posto di Simona de Silvestro, divenuta test driver della Sauber Formula 1. Annunciato protagonista è anche il francese Simon Pagenaud, confermato dal team Schmidt che ha tuttavia sostituito Tristan Vautier, a corto di denaro, con il campione 2010 della World Series by Renault, il russo Mikhail Aleshin.
Per quanto concerne gli altri team, abbiamo perlopiù delle conferme: Takuma Sato sarà nuovamente in forza al team Foyt, che nelle gare di Indianapolis schiererà anche Martin Plowman; Justin Wilson proseguirà con Coyne; Ed Carpenter rimarrà sulla sua Dallara autogestita, alternandosi con Mike Conway (il primo gareggerà sugli ovali, il secondo sui tracciati tradizionali); Graham Rahal è stato confermato dal team familiare, che in quattro occasioni gli affiancherà lo spagnolo Oriol Servià; Sarah Fisher ha rinnovato con Josef Newgarden. Due sono quindi i posti ancora liberi: la vettura numero 18 del team Coyne e la #4 del team Panther, i cui piloti verranno molto probabilmente annunciati in settimana.
E siamo alla nota dolente: il team gestito da Bryan Herta, dopo numerosi contatti e quattro gare corse l’anno passato, non ha annunciato Luca Filippi, preferendogli il britannico Jack Hawksworth. Si spera comunque di vedere all’opera il pilota di Savigliano durante la stagione.
Grandi sono anche i nomi annunciati al via per la sola Indianapolis: grande scalpore ha suscitato la notizia dell’accordo tra Sam Schmidt e Jacques Villeneuve, vincitore della corsa (e del campionato IndyCar) nel 1995, che tornerà a gareggiare negli USA dopo ben 19 anni, 11 dei quali passati in Formula 1. Non da meno è però Kurt Busch, campione Nascar nel 2004 e famosissimo al di là dell’oceano: Michael Andretti porterà quindi ben cinque vetture all’appuntamento più prestigioso della stagione e, cosa più sorprendente, Busch disputerà anche una gara Nascar a Charlotte nello stesso weekend.
Una importante variazione regolamentare riguarda proprio la qualifica della 500 Miglia, poiché da quest’anno la griglia di partenza si deciderà in due giornate anziché tre: al sabato si decideranno i 33 partenti con l’esclusione di eventuali partecipanti in più (quello che accadeva nel “Bump Day”), alla domenica si disputerà un turno per definire le posizioni dalla 10^ alla 33^ e uno per definire le prime tre file dello schieramento (il cosiddetto “Fast Nine Shootout”).
Per quanto riguarda il sistema di punteggio, è stato deciso di “ripianare” il gran numero di gare cittadine e su circuiti permanenti raddoppiando i punti assegnati nelle gare valide per la Triple Crown, ossia Indianapolis, Pocono e Fontana; più punti verranno assegnati anche alla qualifica della 500 Miglia, premiando ulteriormente i piloti che si giocheranno la “Fast Nine”. Sembra invece che in occasione della gara sull’ovale di Iowa la qualifica tornerà ad essere quella tradizionale, senza cioè l’arzigogolato schema usato l’anno scorso, con il consueto punto aggiuntivo assegnato all’autore della pole position.
Variato anche il sistema di penalità per quanto riguarda i motori: ogni vettura avrà a disposizione quattro motori (uno in meno dell’anno scorso), e ogni propulsore aggiuntivo utilizzato non comporterà penalità sulla griglia di partenza, bensì una decurtazione di 10 punti dalla classifica piloti e da quella dei costruttori.
Il calendario perde un appuntamento rispetto al 2013, ma sarà notevolmente più concentrato: in cinque mesi esatti, dal 30 marzo al 30 agosto, si correranno 18 gare, attraversando tutti gli Stati Uniti e sconfinando in un’occasione pure in Canada. Si parte ancora dal cittadino di Saint Petersburg in Florida per concludere sull’ovale californiano di Fontana. Escono di scena l’appuntamento brasiliano di San Paolo e quello di Baltimora, mentre per la prima volta si gareggerà sul circuito permanente di Indianapolis, utilizzato ora dal Motomondiale e in passato anche dalla Formula 1.
La copertura televisiva sarà offerta nuovamente da SkySport, che trasmetterà in diretta e in esclusiva tutte le gare.
Calendario:
Data | Gran Premio | Tracciato | Località | Tipologia |
30 marzo | Firestone Grand Prix of Saint Petersburg | Saint Petersburg Street Circuit | Saint Petersburg, Florida | Cittadino |
13 aprile | Toyota Grand Prix of Long Beach | Long Beach Street Circuit | Long Beach, California | Cittadino |
27 aprile | Honda Grand Prix of Alabama | Barber Motorsports Park | Birmingham, Alabama | Permanente |
10 maggio | Grand Prix of Indianapolis | Indianapolis Motor Speedway | Speedway, Indiana | Permanente |
25 maggio | Indianapolis 500-Mile Race | Indianapolis Motor Speedway | Speedway, Indiana | Ovale (Triple Crown) |
31 maggio-1 giugno | Chevrolet/Cadillac Grand Prix of Detroit | Belle Isle Park | Detroit, Michigan | Cittadino |
7 giugno | Firestone 600 | Texas Motor Speedway | Fort Worth, Texas | Ovale |
28-29 giugno | Shell and Pennzoil Grand Prix of Houston | Reliant Park | Houston, Texas | Cittadino |
6 luglio | Pocono IndyCar 500 Fueled by Sunoco | Pocono Raceway | Long Pond, Pennsylvania | Ovale (Triple Crown) |
12 luglio | Iowa Corn Indy 500 | Iowa Speedway | Newton, Iowa | Ovale |
19-20 luglio | Honda Indy Toronto | Exhibition Place | Toronto, Ontario (Canada) | Cittadino |
3 agosto | Honda Indy 200 at Mid-Ohio | Mid-Ohio Sports Car Course | Lexington, Ohio | Permanente |
17 agosto | ABC Supply Wisconsin 250 | The Milwaukee Mile | West Allis, Wisconsin | Ovale |
24 agosto | GoPro Indy Grand Prix of Sonoma | Sonoma Raceway | Sonoma, California | Permanente |
30 agosto | MAVTV 500 IndyCar World Championships | Auto Club Speedway | Fontana, California | Ovale |
Punteggi:
Posizione | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 | 32 | 33 |
Gara | 50 | 40 | 35 | 32 | 30 | 28 | 26 | 24 | 22 | 20 | 19 | 18 | 17 | 16 | 15 | 14 | 13 | 12 | 11 | 10 | 9 | 8 | 7 | 6 | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 |
Indy 500, Pocono, Fontana | 100 | 80 | 70 | 64 | 60 | 56 | 52 | 48 | 44 | 40 | 38 | 36 | 34 | 32 | 30 | 28 | 26 | 24 | 22 | 20 | 18 | 16 | 14 | 12 | 10 | 10 | 10 | 10 | 10 | 10 | 10 | 10 | 10 |
Qualifica Indy 500 | 33 | 32 | 31 | 30 | 29 | 28 | 27 | 26 | 25 | 24 | 23 | 22 | 21 | 20 | 19 | 18 | 17 | 16 | 15 | 14 | 13 | 12 | 11 | 10 | 9 | 8 | 7 | 6 | 5 | 4 | 3 | 2 | 1 |
Indy 500 Fast Nine | 9 | 8 | 7 | 6 | 5 | 4 | 3 | 2 | 1 |
Un punto aggiuntivo per la pole position (eccetto Indianapolis), due punti per chi percorre più giri in testa in gara, un punto ad ogni pilota che percorre almeno un giro in testa in gara.
Piloti:
N. | Pilota | Team | Motore | Gare |
2 | Juan Pablo Montoya | Team Penske | Chevrolet | Tutte |
3 | Hélio Castroneves | Team Penske | Chevrolet | Tutte |
4 | Panther Racing | Chevrolet | Tutte | |
5 | Jacques Villeneuve | Schmidt Peterson Hamilton Motorsports | Honda | Indy 500 |
7 | Mikhail Aleshin | Schmidt Peterson Hamilton Motorsports | Honda | Tutte |
8 | Ryan Briscoe | Chip Ganassi Racing | Chevrolet | Tutte |
9 | Scott Dixon | Chip Ganassi Racing | Chevrolet | Tutte |
10 | Tony Kanaan | Chip Ganassi Racing | Chevrolet | Tutte |
11 | Sébastien Bourdais | KV Racing Technology | Chevrolet | Tutte |
12 | Will Power | Team Penske | Chevrolet | Tutte |
14 | Takuma Sato | AJ Foyt Enterprises | Honda | Tutte |
15 | Graham Rahal | Rahal Letterman Lanigan Racing | Honda | Tutte |
16 | Oriol Servià | Rahal Letterman Lanigan Racing | Honda | Long Beach, Birmingham, Indianapolis |
17 | Sebastián Saavedra | KV Racing Technology | Chevrolet | Tutte |
18 | Dale Coyne Racing | Honda | Tutte | |
19 | Justin Wilson | Dale Coyne Racing | Honda | Tutte |
20 | Mike Conway | Ed Carpenter Racing | Chevrolet | Cittadini e permanenti |
20 | Ed Carpenter | Ed Carpenter Racing | Chevrolet | Ovali |
21 | John Hildebrand | Ed Carpenter Racing | Chevrolet | Indy 500 |
25 | Marco Andretti | Andretti Autosport | Honda | Tutte |
26 | Kurt Busch | Andretti Autosport | Honda | Indy 500 |
27 | James Hinchcliffe | Andretti Autosport | Honda | Tutte |
28 | Ryan Hunter-Reay | Andretti Autosport | Honda | Tutte |
34 | Carlos Muñoz | Andretti Autosport | Honda | Tutte |
41 | Martin Plowman | AJ Foyt Enterprises | Honda | Indianapolis |
67 | Josef Newgarden | Sarah Fisher Hartman Racing | Honda | Tutte |
68 | Alex Tagliani | Sarah Fisher Hartman Racing | Honda | Indy 500 |
77 | Simon Pagenaud | Schmidt Peterson Hamilton Motorsports | Honda | Tutte |
83 | Charlie Kimball | Chip Ganassi Racing | Chevrolet | Tutte |
98 | Jack Hawksworth | Bryan Herta Autosport | Honda | Tutte |
Così nei test collettivi di Birmingham:
Pos | Pilota | Team | Motore | Lunedì 17/3 | Martedì 18/3 | Distacco | Giri |
1 | Will Power | Team Penske | Chevrolet | 1’07″6492 | 1’07″0608 | 110 | |
2 | Justin Wilson | Dale Coyne Racing | Honda | 1’07″8863 | 1’07″0646 | 0″0038 | 82 |
3 | Scott Dixon | Chip Ganassi Racing | Chevrolet | 1’07″8225 | 1’07″0791 | 0″0183 | 99 |
4 | Takuma Sato | AJ Foyt Enterprises | Honda | 1’07″8619 | 1’07″3314 | 0″2706 | 96 |
5 | Ryan Briscoe | Chip Ganassi Racing | Chevrolet | 1’07″8834 | 1’07″3705 | 0″3097 | 92 |
6 | Hélio Castroneves | Team Penske | Chevrolet | 1’07″7214 | 1’07″4004 | 0″3396 | 105 |
7 | Ryan Hunter-Reay | Andretti Autosport | Honda | 1’08″3194 | 1’07″4495 | 0″3887 | 86 |
8 | James Hinchcliffe | Andretti Autosport | Honda | 1’08″1629 | 1’07″4639 | 0″4031 | 92 |
9 | Juan Pablo Montoya | Team Penske | Chevrolet | 1’07″7170 | 1’07″4764 | 0″4156 | 116 |
10 | Simon Pagenaud | Schmidt Peterson Hamilton Motorsports | Honda | 1’08″0682 | 1’07″5235 | 0″4627 | 107 |
11 | Tony Kanaan | Chip Ganassi Racing | Chevrolet | 1’08″3254 | 1’07″6126 | 0″5518 | 101 |
12 | Jack Hawksworth | Bryan Herta Autosport | Honda | 1’08″9223 | 1’07″6542 | 0″5934 | 100 |
13 | Charlie Kimball | Chip Ganassi Racing | Chevrolet | 1’08″3209 | 1’07″7064 | 0″6456 | 114 |
14 | Sébastien Bourdais | KV Racing Technology | Chevrolet | 1’09″6668 | 1’07″7118 | 0″6510 | 78 |
15 | Marco Andretti | Andretti Autosport | Honda | 1’08″6688 | 1’07″7942 | 0″7334 | 99 |
16 | Carlos Muñoz | Andretti Autosport | Honda | 1’08″9299 | 1’07″9437 | 0″8829 | 121 |
17 | Sebastián Saavedra | KV Racing Technology | Chevrolet | 1’08″6539 | 1’07″9736 | 0″9128 | 100 |
18 | Josef Newgarden | Sarah Fisher Racing | Honda | 1’08″5798 | 1’08″0757 | 1″0149 | 72 |
19 | Graham Rahal | Rahal Letterman Lanigan Racing | Honda | 1’08″4907 | 1’08″0833 | 1″0225 | 95 |
20 | Mikhail Aleshin | Schmidt Peterson Hamilton Motorsports | Honda | 1’08″7296 | 1’08″1970 | 1″1362 | 43 |
21 | Mike Conway | Ed Carpenter Racing | Chevrolet | 1’08″4734 | 1’08″2169 | 1″1561 | 112 |
22 | Oriol Servià | Rahal Letterman Lanigan Racing | Honda | 1’09″2164 | 1’08″3943 | 1″3335 | 58 |
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