Indycar | Sato il più veloce nei primi test ad Indianapolis

IndyCar
Tempo di lettura: 4 minuti
di Andrea Gardenal
25 Aprile 2019 - 17:48
Home  »  IndyCar

Il “month of may” per la Indycar è cominciato ufficialmente nella giornata di ieri, quando sotto un cielo plumbeo si sono svolte le prime sessioni di test in preparazione all’edizione numero 103 della 500 Miglia di Indianapolis. Il programma originario prevedeva ben sette ore di attività in pista, dalle 11 alle 18, ma il maltempo ha obbligato le squadre a rivedere i propri piani e alla fine le monoposto hanno potuto girare sull’anello di Indianapolis per appena 3 ore effettive.

Come previsto in origine, la giornata è iniziata con i cosiddetti “veterani”, un gruppo comprendente buona parte dei piloti impegnati part-time e full-time nella Indycar Series; tra questi mancavano i rookie, sarebbero invece scesi in pista successivamente per il Rookie Orientation Program.

La bandiera verde è sventolata alle 11 con Ed Carpenter che si è portato rapidamente in prima posizione alla media di 220,8 mph, ma dopo soli 10 minuti la pioggia ha fatto capolino sulla pista portando all’esposizione della bandiera gialla. Le prove sono successivamente riprese dopo quattro ore di pausa: Power, campione uscente della Indy 500, si è portato al primo posto alla media di 226,2 mph prima di essere nuovamente scavalcato da Carpenter a 226,4 mph. La successiva caution è arrivata alle 16:07, meno di un’ora dopo la ripresa delle prove, a causa dell’esplosione del motore Chevrolet della Carlin di Max Chilton.

Una ventina di minuti dopo le prove sono riprese con Sato che ha scalzato Carpenter dalla prima posizione completando il suo miglior giro in 39,6488 secondi alla media di 226,993 mph; sarà questo il miglior tempo dell’intera giornata di test. Alle 16:50 le condizioni meteo hanno portato ad un’altra neutralizzazione che ha posto definitivamente fine alle prove riservate ai veterani: il turno si è concluso con Sato al primo posto davanti alle due ECR di Carpenter e Pigot; seguono poi tre vincitori della Indy 500 con Power davanti a Hunter-Reay e Dixon; settimo posto per Ed Jones davanti a Pagenaud, Bourdais e Rossi.

Oltre a Chilton, che ha interrotto le prove in anticipo a causa dell’esplosione del suo motore, anche Kanaan ha visto fortemente limitata la sua giornata di prove a causa di problemi tecnici, nello specifico una perdita d’olio sulla sua monoposto.

Alle 17:45 la bandiera verde è tornata a sventolare per il turno riservato ai rookie e a quei piloti che dopo la Indy 500 dell’anno scorso non hanno più disputato una gara Indycar in un ovale (come Castroneves o Hildebrand). Al contrario dei veterani, che hanno potuto svolgere le loro attività in totale libertà, gli esordienti e i “rientranti” sono stati costretti a seguire il Rookie Orientation Program o il Refresher Program, un programma in più fasi ideato per valutare le loro capacità di condurre una macchina su un ovale.

Tra i nove piloti presenti in pista, solamente i quattro rookies (Herta, Rosenqvist, Ferrucci ed Ericsson) e un “rientrante” (Daly) hanno completato tutte le fasi previste dal loro programma. gli altri quattro rientranti (Castroneves, Hildebrand, Serviá e Alonso) non hanno ancora completato tutti i 15 giri ad oltre 215 mph di media a loro richiesti; nello specifico ne mancano 2 ad Hildebrand, 3 a Castroneves, 8 a Serviá e 10 ad Alonso. A loro e a tutti gli altri piloti che non hanno effettuato i programmi riservati ai rookie/refresher (come Patricio O’Ward o Sage Karam) sarà riservata una parte delle prove del 14 maggio, il giorno in cui inizierà la settimana di prove libere in preparazione alla Indy 500.

Come accaduto nella prima sessione, anche la seconda è stata contrassegnata in parte dalla pioggia e in parte dai problemi meccanici che hanno obbligato i commissari a riportare alcune monoposto ai box: nello specifico, la McLaren #66 di Alonso si è fermata già nel corso dell’installation lap a causa di alcuni problemi elettrici, mentre la macchina #48 di JR Hildebrand si è arrestata pochi minuti dopo nel rettilineo opposto a quello dei box.

Alla fine delle prove il pilota più veloce è stato Colton Herta, che ha girato in 39,8040 secondi alla media di 226,108 mph; secondo posto per Castroneves davanti a Serviá e Rosenqvist; quinto tempo per Daly che ha preceduto Ferrucci, Ericsson, Hildebrand e infine Alonso.

Il prossimo appuntamento con la Indycar Series è per il 10-11 maggio, quando si disputerà la sesta edizione del Gran Premio di Indianapolis sul circuito stradale ricavato all’interno dell’ovale.

Questi i tempi di ieri:

Veterani

Rookie e “rientranti”

Immagine di copertina da indycar.com

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO