Indycar | Santino Ferrucci torna a tempo pieno nella serie con il team Foyt

IndyCar
Tempo di lettura: 2 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
6 Ottobre 2022 - 20:52
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Dopo due stagioni di comparsate tra Nascar e la stessa IndyCar, Ferrucci affiancherà il debuttante Pedersen


Santino Ferrucci tornerà a correre full-time in IndyCar Series nel 2023 e lo farà con il team Foyt, affiancando il debuttante Benjamin Pedersen già annunciato qualche giorno fa. Il 24enne del Connecticut ha passato le ultime due stagioni tra presenze saltuarie nella stessa IndyCar e in Nascar ma ora sembra avere riabbracciato definitivamente la parrocchia delle ruote scoperte che lo ha sempre visto protagonista sin dai suoi esordi.

Ferrucci guiderà la storica vettura #14 dopo avere corso tre gare con altrettanti team differenti nel 2022: nono in Texas con Rahal Letterman Lanigan Racing, al posto dell’infortunato Jack Harvey, decimo nella Indy 500 con Dreyer&Reinbold Racing e 21° a Detroit con il team Juncos Hollinger in sostituzione di un altro pilota infortunato, Callum Ilott. L’obiettivo di Ferrucci sarà quantomeno quello di conquistare il primo podio in carriera in IndyCar, dopo i quattro quarti posti portati a casa tra il 2019 e il 2020.

La spiccata abilità sugli ovali ha spinto il nuovo pilota di Foyt a seguire anche la strada della Nascar e in nove gare nella Xfinity Series con il team di Sam Hunt sono arrivati anche buoni risultati, come il 13° posto dello scorso anno a Las Vegas, ma in assenza di sedili più prestigiosi Ferrucci ha deciso di ritornare sui propri passi per riprendere dai buoni campionati disputati con il team di Dale Coyne in passato.

“La IndyCar è diventata il mio obiettivo da quando ho lasciato il mondo della F1 nel 2018”, ha detto Ferrucci. “Ho concluso anticipatamente la mia stagione in Europa e sono stato chiamato a sostituire Pietro Fittipaldi a Detroit. Mi sono immediatamente innamorato di queste vetture, della tipologia di gare e di questa gente. Da lì ho capito che la IndyCar sarebbe stata la mia nuova casa.

Ho guidato ogni genere di vettura, dalle dirt cars alle F1 passando per stock car, kart e IndyCar e queste ultime richiedono uno stile di guida unico. Su questo tipo di auto se non ti senti a tuo agio vuol dire che sei veloce ed è difficile sentirsi a proprio agio nel disagio. Non c’è nulla come correre marcia dopo marcia, 3-wide, su una pista come quella dell’Iowa, o come andare a 240 miglia all’ora a Indianapolis. In tutto il motorsport, non esiste nulla di paragonabile. Non vedo l’ora che arrivi il 2023″.

Immagine copertina: foytracing.com

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