Una vera e propria bomba è esplosa nel mondo della Indycar Series: la Hulman&Company ha venduto la Indycar Series, l’Indianapolis Motor Speedway e la Indianapolis Motor Speedway Production alla Penske Entertainment Corporation, compagnia controllata da Penske Corporation di proprietà di Roger Penske. Alle 17 si svolgerà una conferenza stampa presso l’Indianapolis Motor Speedway alla quale presenzieranno Roger Penske, Tony George (chairman di Hulman&co) e Mark Miles (presidente e CEO di Hulman&co).
Con questo annuncio, la famiglia Hulman-George sparisce dalla scena del motorsport americano dopo quasi tre quarti di secolo: Tony Hulman, nonno di Tony George, aveva infatti comprato l’Indianapolis Motor Speedway nel lontano 1945 da Eddie Rickenbacker, asso dell’aviazione nella Prima Guerra Mondiale, amministrandolo fino alla sua morte giunta nell’ottobre del 1977; il controllo dell’impianto era successivamente passato prima alla moglie, Mary Fendrich Hulman, poi alla figlia, Mari Hulman George, e infine al nipote, Tony George; quest’ultimo, a sua volta, tra mille polemiche aveva dato vita alla moderna Indycar Series a metà del 1995 con il nome di Indy Racing League, categoria che aveva visto svolgersi la sua prima gara nel gennaio dell’anno successivo.
Per Penske si tratta di un ritorno all’antico: in passato infatti la Penske Motorsports deteneva la proprietà di quattro circuiti, tra i quali il California Speedway di Fontana (oggi Auto Club Speedway) e il Michigan International Speedway; la compagnia è stata poi venduta nel 1999 alla International Speedway Corporation di proprietà della famiglia France, la quale gestisce le varie categorie della NASCAR.
Immagine di copertina da https://twitter.com/Team_Penske
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